Era il 27 febbraio del 380 dopo Cristo, quando l’imperatore Teodosio promulgò l’editto di Tessalonica che sanciva il Cristianesimo come religione di stato romana, soppiantando così il paganesimo. Undici anni dopo arrivarono anche quelli che oggi chiameremmo “decreti attuativi”, che impedivano di fatto ai pagani di professare la loro religione. Il più noto fu quello del 24 febbraio 391 dopo Cristo, che sanciva il divieto di ingresso nei templi pagani, proibiva l’atto di avvicinarsi ai loro santuari e l’adorazione di statue o manufatti. Esattamente 1620 anni dopo quell’editto, domani si terranno delle celebrazioni per ricordare quei giorni drammatici per i pagani, che nei secoli successivi furono i primi “perseguitati” della neonata Chiesa dell’Amore. Sulla giornata, giunta ormai alla quinta edizione, ci parla Manuela Simeoni, della Federazione Pagana. (...)
Giornata pagana della memoria, intervista a Manuela Simeoni: "Ma non siamo neopagani"