Friday, December 15, 2006

Il passato di certi preti...

salve,
questa sera in una rubrica del tg c'è stato
l'intervento di don Aldo Bonaiuto.
Dal Tg2 abbiamo appreso che questo prete è il
collaboratore della nuova sas, la squadra anti-sette.
Il Don Bonaiuto, collaboratore di Don Benzi, sarebbe
un esperto di sette.
Don Benzi ha visto, nel mese di ottobre, smentite dal
tribunale di Pescara le sue affermazioni sul caso
degli "angeli di Sodoma".
Gli imputati sono stati assolti da tutti i reati
elencanti nella trasmissione, dell'ottobre 2002, nella
trasmissione "Porta a Porta". Durante la trasmissione
Don Benzi venne pubblicamente smentito dalla polizia.
Don Benzi aveva affermato che venti bambini ogni anno
venivano sacrificati a satana.
Sotto vi riporto una notizia che riguarda il don
Bonaiuto, non sappiamo come la vicenda si sia
conclusa. sappiamo che questa notizia è rimasta
confinata sulle pagine di un giornale locale. Lo
stesso trattamento non è stato certo riservato agli
inventanti "satanisti" di Pescara.
saluti.
francesco scanagatta
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http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1040042_comment.php

un prete pedofilo impegnato contro il male
by kloro al klero Friday, Apr. 07, 2006 at 11:13 AM
mail:

Venerdi 27/06/2003
Pedofilia, don Aldo Bonaiuto:' Credo nella giustizia'
Il religioso, responsabile della comunità Papa
Giovanni XXII e braccio destro di don Oreste Benzi, è
accusato da un bimbo di 5 anni per presunta violenza
sessuale
Don Aldo Bonaiuti è indagato per presunta violenza
sessuale nei confronti di un bimbo di 5 anni (609/bis
del codice penale forma più lieve). Sul braccio destro
di Don Oreste Benzi, e prete responsabile della
comunità di Papa Giovanni XIII di Fabriano c'è un
accusa infamante.
Il religioso, parroco di tre frazioni di Fabriano e
testimonial della Cei nello spot della Cei sull’otto
per mille, ha salvato centinaia di prostitute dalla
strada. Ora sul suo nome c'è l'ombra di un'accusa
pesante .
A chiamarlo in causa sono state le parole di un bimbo
di 5 anni, figlio di una “lucciola” dell’ex Jugoslavia
che don Bonaiuto aveva sottratto dal marciapiede ed
ospitato nella sua casa-famiglia "Papa Giovanni
XXIII".
Secondo quanto ipotizza il pubblico ministero di
Ancona, Marco Pupilli, nella sua richiesta di
incidente probatorio, il bimbo sarebbe stato attirato
dal religioso e da un collaboratore croato del
parroco( di cui non sono state rese note le
generalità), in una stanza e poi molestato.
I fatti si sarebbero verificati fino all'ottobre del
2002, quando il bambino venne trasferito dalla
comunità fabrianese in un'altra struttura sociale. Lì
avrebbe raccontato ai dirigenti del servizio sociale,
le presunte attenzioni da parte di don Bonaiuto e da
un suo collaboratore.
La posizione del bimbo è garantita da un curatore
speciale nominato dall’autorità giudiziaria.
Nel fascicolo aperto dal pm Pupilli, sarebbero state
raccolte decine di disegni del minore, la cui
interpretazione verrà sottoposta ad una perizia
psico-sociologica.
Don Bonaiuto, il parroco inquisito si cela su questa
vicenda infamante in un no comment. Le poche parole
che riusciamo a strappare al religioso sono:"Non avrei
nulla di concreto da dire visto che su alcuni punti
dell’accusa che mi viene imputata sono completamente
all’oscuro. Tutti mi conoscono, sanno cosa faccio e
come vivo e credo fortemente nella giustizia".
Per il legale romano del sacerdote, Daniela De Zordo,
"la notifica dell’atto da parte della procura di
Ancona è stata una bruttissima sorpresa. Tuttavia è
ancora presto per esprimere una qualsiasi replica".
Ma c’è un episodio nel passato di don Aldo Bonaiuti
che merita di esser ricordato. Il parroco cercò di
aiutare la prostituta nigeriana Evelyn Okodua, uccisa
a Senigallia il 26 febbraio del 2000, mettendosi
contro i suoi presunti sfruttatori. Denunciati dalla
polizia, non sono mai stati arrestati. La causa del
delitto della nigeriana fu la volontà di uscire dal
giro della prostituzione , a cui i suoi sfruttatori si
sono opposti ferocemente. Evelyn dieci giorni prima
della sua uccisione chiese aiuto a don Bonaiuto e a
don Benzi. Il suo corpo straziato fu ritrovato in
mezzo ad una sterpata di Passo di Ripe dove si
prostituiva.
Forse quell’accusa infamante di pedofilia potrebbe
essere un segno di ritorsione dei sfruttatori
danneggiati dall’impegno sociale del parroco. E la
procura sta seguendo indagini anche verso questa
ipotesi, quella della malavita organizzata sul racket
delle prostitute.
(tratto da http://www.vivacity.it - scritto da Anna
Germoni)
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