Sunday, September 16, 2007

Nigeria, il dramma dei bimbi-cavia

il Riformista
26.6.07
Nigeria, il dramma dei bimbi-cavia
di Paolo Soldini
È il 1996. In Nigeria si diffonde un'epidemia di meningite che provoca, in poche settimane, 15mila morti, soprattutto bambini. II governo di Abuja chiede aiuto all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e alle industrie farmaceutiche internazionali. Una risponde: la Pflzer, l'azienda americana famosa per il Viagra. Un team di medici inviati da New York si mette al lavoro in uno degli ospedali da campo in cui vengono accolti i piccoli malati. Hanno un farmaco nuovo, si chiama Trovan, appena prodotto dai laboratori della Pfizer. Nell'ospedale c'è anche un'équipe di Medici senza frontiere (Msf), ma né a loro né ai genitori dei bambini né a chiunque altro viene chiesto se sia il caso o no di testare il farmaco su 200 piccoli malati. I medici del team americano avrebbero anche nascosto ai familiari il fatto che nello stesso ospedale i bambini potevano essere curati con gli antibiotici di cui gli operatori di Msf erano abbondantemente fomiti.Insomma: duecento cavie umane, trattate come cavie e basta in nome del profitto. Duecento bambini usati come oggetti senza valore per scoprire che la medicina non funziona e, soprattutto, che ha effetti collaterali micidiali. Dei 200 piccoli malati, infatti, I11 muoiono, molti restano paralizzati, molti perdono la vista, altri l'udito. Tutti, senza eccezioni, soffrono conseguenze gravi.Oggi sulla vicenda, che ricorda in modo impressionante la trama dell'ultimo romanzo di John Le Carré The Constant Gardercer (e del film che ne è stato tratto), ad Abuja comincia un processo che potrebbe fare storia. II governo nigeriano, dopo aver a lungo esitato di fronte alle richieste disperate dei genitori delle piccole vittime, si decide a chiedere alla Pfizer un risarcimento di 7 miliardi di dollari. L'entità della richiesta è motivata anche da un "effetto collaterale" che nessuno avrebbe mai potuto prevedere: nel nord del Paese, dominato dai clan musulmani, dopo lo scoppio dello scandalo si è diffusa la fobia delle medicine fornite "dagli occidentali", i quali, secondo i fanatici islamici, starebbero operando una vera e propria sterilizzazione di massa per cancellare dal Paese tutti i seguaci di Allah. Molti ambulatori sono stati distrutti e nella regione viene boicottata violentemente la distribuzione di ogni vaccino che venga dall'estero. La conseguenza è che, secondo l'Oms, la poliomielite e altre malattie infettive starebbero infuriando di nuovo in zone da cui erano state sradicate.La Pfizer si difende sostenendo che non si può affermare con certezza che la trovafexocina, il principio attivo del Trovan, sia stato l'effettiva causa delle morti e delle gravissime menomazioni. Ma a smentirli c'è, oltre al modo clandestino con cui il farmaco veniva somministrato, un preciso warming lanciato nel '99 dalla Food and drug amministration (Fda). Secondo l'ente federale statunitense, l'uso del Trovan, che non è mai stato approvato per il trattamento della meningite, è "legato a tossicità epatica e mortalità". L'elenco delle controindicazioni pubblicato dal British Medical Journal (Bmj) d'altra parte riempie pagine e pagine: ci sono scritti tutti i motivi per cui quella medicina non avrebbe mai dovuto essere somministrata a 200 poveri innocenti

La ninfa del silenzio

scrive Eva Cantarella, su National Geographic,:
Come dimostra la storia di un´antica divinità dal nome molto significativo, Tacita Muta. Prima di assumere questo nome, leggiamo nei Fasti di Ovidio, Tacita era una ninfa di nome Lara (dal verbo greco laleo, parlare), che, purtroppo per lei, un giorno ebbe la pessima idea di svelare alla sorella Giuturna l´amore che Giove nutriva per lei, rendendo vani i tentativi di seduzione del dio. Per punirla, Giove le strappò la lingua, e partire da quel giorno Lara divenne Tacita, e fu onorata come dea del silenzio.
[...]
Molteplici sono i significati che potremmo trarre da questo racconto, ma prima di tutto possiamo far emergere che il parlare della ninfa rende inpossibile a Giove i tentativi di seduzione. Come a dire che i rapporti con gli Dei hanno una caratteristica prima di tutto fisica, cioè sperimentale e non "metafisica".

Non c'è bisogno di nessun dio monoteista

[...]
di fronte alla pretesa di imporre a tutti, con mezzi spesso discutibili, comportamenti giustificati da considerazioni di ordine religioso e per giunta spacciati per argomentazioni razionali, la cultura indipendente dovrebbe avere il coraggio di dire che queste convinzioni private proposte come base per decisioni pubbliche sono imposture.Non è cosa di poco conto: le imposture possono essere propagandate con successo se non sono state scoperte, possono essere propagandate e basta se sono state riconosciute come tali. Per difendere i cittadini dalla propaganda religiosa bisogna anzitutto riconooscere che quella religiosa è propaganda, che significa ammettere di sapere che si basa su presupposti gratuiti e surrettizi, ispirati a un sapere fittizio e attinti da libri pieni di falsi.Dunque, un mondo che basta a se stesso e non ha bisogno della metafisica per orientarsi, ha il diritto di scegliere da solo le regole che debbono essere utili per stabilire compiti, confini e limiti della ricerca scientifica: non è cosa nuova e, soprattutto, non è cosa difficile.
[...]
scrive Carlo Flamigni, su "il manifesto" del 11/09/2007
Il paganesimo e il politeismo hanno sempre condiviso questa visione del mondo. Questo dimostra che non esiste una religione, ma che esistono le religioni. Vi è un grande abisso tra quello che il monoteismo vorrebbe imporre e quello che il politeismo percepisce. L'affermazione che il mondo basta a se stesso è un punto cardine del politeismo. I politeisti hanno sempre saputo che ogni cosa ha una sua volontà, che non vi un dio creatore.
Speriamo che i laici si accorgano di questa differenza.

Embrioni umano-bovini, dov'è lo scandalo di cui parla la Chiesa?

Liberazione 13.9.07
Embrioni umano-bovini, dov'è lo scandalo di cui parla la Chiesa?
Gli scienziati inglesi hanno imboccato questa strada perché è difficile reperire oociti umani per la ricerca.
Le cellule staminali che si ottengono sono di grande interesse scientifico e promettono la sconfitta di malattie oggi incurabilidi
Carlo Flamigni
L 'Autorità inglese che controlla la ricerca scientifica sulla fertilizzazione umana e l'embriologia ha autorizzato la formazione di embrioni ibridi prodotti utilizzando il nucleo di una cellula umana e l'ooplasma di un oocita di mucca, cioè un uovo di un mammifero non umano privato del suo nucleo. La tecnica è quella del trasferimento nucleare, la stessa che viene generalmente chiamata clonazione terapeutica e che serve per la produzione di cellule staminali embrionali: in questo caso utilizza anche uova di mammiferi, come la mucca e la coniglia, per la difficoltà di ottenere oociti umani per la ricerca. Dopo il trasferimento del nucleo, la nuova cellula inizia a svilupparsi con un patrimonio genetico (di Dna) umano per oltre il 99% e bovino per meno dell'1%; il Dna non umano è tutto mitocondriale e serve solo per attivare energeticamente i processi metabolici e di divisione cellulare, non ha niente a che fare con il modo in cui l'individuo si struttura. Dopo 5 giorni di permanenza in coltura si forma una blastocisti , cioè un embrione che ha cellule esterne utili per l'impianto nell'utero e una massa cellulare interna dalla quale prenderebbe inizio la formazione dell'embrione vero e proprio se la blastocisti fosse trasferita in un utero, cosa che non potrà avvenire perché l'Autorità ne ha disposto la distruzione entro il 14° giorno di sviluppo. Le cellule della massa cellulare interna sono cellule staminali embrionali, di straordinario interesse scientifico e che saranno utilizzate solo per acquisire nuove informazioni che potranno essere utilizzate in vista della sempre più probabile possibilità di poter guarire, per loro tramite, malattie attualmente incurabili. Non vedremo né centauri né sirene, che lo lascia supporre o non ha capito niente o è in malafede. Stiamo parlando di ricerca scientifica, importante, essenziale ricerca scientifica, autorizzata da persone serie e di buon senso (oltretutto l'autorizzazione non è ancora definitiva, il consenso finale dovrebbe arrivare entro l'anno).La reazione del mondo cattolico che conta (lasciamo stare i nostri uomini politici, proprio perché in questo campo proprio non contano) è stata convulsa e isterica. Lasciatemi esaminare le principali motivazioni di queste critiche e il modo in cui sono state argomentate."Viene vilipesa la dignità della persona umana perché si formeranno embrioni umani con un genoma ibrido". Avrei molti modi per rispondere a questa critica, userò quello che mi sembra più pragmatico. Dunque il Magistero cattolico ha finalmente scelto, tra le molte teorie (tutte cattoliche) disponibili quella che considera come inizio della vita personale il momento in cui lo spermatozoo tocca l'uovo: ci sono filosofi e teologi cattolici insigni e molto ascoltati che non ci stanno e indicano fasi del tutto diverse del processo della fertilizzazione, ma lasciamo perdere. Vediamo invece quanto è solida questa teoria (apparentemente inespugnabile, perché figlia di una verità che non ammette critiche e dissensi) dal punto di vista pratico, cioè quanto regge in realtà alle intemperie.Saprete certamente che l'Irlanda, oltre ad essere la nazione più cattolica d'Europa, è l'unico Paese europeo che ha inserito nella propria Costituzione una norma che riconosce il diritto alla vita del non ancora nato, nel rispetto dell'uguale diritto alla vita della madre. Per ragioni troppo lunghe da spiegare il governo irlandese aveva deciso di modificare questa norma proponendo oltretutto una modifica della legge anti-aborto; nella nuova versione l'aborto volontario veniva definito come "la distruzione intenzionale della vita umana non ancora nata dopo che sia stata impiantata nell'utero". Questa è un'ipotesi completamente diversa da quella sostenuta dal Magistero romano, perché non considera vita umana personale quella dell'embrione in vitro, fuori dal grembo materno: assomiglia alla teoria del personalismo relazionale degli evangelici, a quelle di molti filosofi cattolici e consente di disporre dell'embrione in provetta, di prelevargli cellule staminali, di utilizzare mezzi di controllo delle nascite come la pillola del giorno dopo e la spirale: un vero disastro per la morale cattolica tradizionale. Nel 2002 gli irlandesi vanno al referendum (vi dico subito che questa proposta verrà bocciata) e guarda un po' chi si schiera con grande energia a favore di una novità tanto simile a una eresia: tutto l'episcopato che dirige la Chiesa irlandese, con i suoi 26 vescovi titolari e i 9 vescovi ausiliari. La ragione di questa straordinaria scelta l'hanno scoperta i cattolici integralisti ed è comparsa più volte sui loro giornali : incombeva ancora la questione degli ingenti risarcimenti da destinare alle centinaia di vittime di abusi sessuali e di violenze compiuti tra gli anni Cinquanta e Sessanta dai membri del clero ai danni di bambini affidati alle loro cure, e una serie di discreti negoziati (cito da www.irlandanews.com) «hanno prodotto un non decentissimo compromesso: il governo accettava che l'onere maggiore dei risarcimenti venisse assunto dallo Stato invece che dalla Chiesa e in cambio la Chiesa dava il suo visto alla proposta governativa sull'aborto». C'è bisogno di commenti?"Questa orribile commistione da specie diverse è un pendio scivoloso che ci condurrà ad accettare le più ignobili intromissioni della scienza in quanto c'è di più nobile e sacro nella natura dell'uomo". Anche qui avrei tantissime cose da dire, ma mi limito alla più concreta: nel 2000, al congresso internazionale di Roma sui trapianti d'organo, Giovanni Paolo II dichiarò che la pratica degli xenotrapianti era ammissibile purché servisse al bene dell'uomo e non comportasse rischi eccessivi. Uno xenotrapianto consiste nel sostituire il fegato di un uomo malato di cirrosi con quello di un maiale e il rene di un paziente costretto alla dialisi con quello di una scimmia. Debbo dunque concludere che questa reale e concreta contaminazione dell'uomo con l'animale va bene mentre non va per niente bene (anzi, è mostruoso) uno studio scientifico che non ha alcuna velleità di applicazione clinica diretta, ma deve servire solo ad acquisire conoscenza? C'è qualcuno che ci vede un minimo di logica ?"Queste ricerche sono motivate da una vergognosa sete di guadagno, dietro a queste ipotesi pseudo-scientifiche ci sono interessi economici neppure immaginabili". Qui ho proprio qualche problema. Quando ero molto più giovane ho lavorato in un laboratorio inglese, per un lungo periodo di tempo. Avevo un confortevole stipendio dell'Oms e mi potevo permettere l'affitto di una casa in Chelsea, vicino al centro di ricerca, mentre tutti i miei colleghi - la maggior parte dei quali copriva ruoli più importanti del mio - si faceva ogni giorno almeno un'ora di treno o di autobus per venire al lavoro, perché gli affitti di Londra erano troppo cari : posso anche assicurarvi che i loro stipendi erano quasi da fame. La richiesta di poter lavorare sugli ibridi non viene da qualche bastardo rappresentante di una multinazionale, viene da quella stessa categoria di ricercatori con i quali ho lavorato, gente che i mobili di casa se li monta da sola e che ha poco da scialare.Ho già scritto in altra sede che quando si dicono queste cose bisogna dimostrarle, altrimenti si può essere legittimamente considerati dei calunniatori. So anche a chi vengono indirizzate queste menzogne: ai compagni, ai lavoratori, alla gente che non accetta che la ricerca scientifica venga utilizzata per arricchirsi, per tirarli dalla propria parte. Non facciamoci imbrogliare."L'Autorità, gli scienziati, i ricercatori inglesi hanno turlupinato l'ingenua opinione pubblica inglese, raccontando tristi fandonie e nascondendo la vera ragione di queste sperimentazioni" (che sarebbero poi quelle di cui parlavo, cioè i favolosi guadagni e i vergognosi interessi). Qui siamo nella vera e propria follia. In questo momento quasi tutti i sociologi stanno considerando con interesse - e molti con ammirazione - il metodo che è stato utilizzato in Inghilterra per informare i cittadini e per metterli in grado di capire, giudicare e decidere. E' un metodo trasparente, onesto e democratico che dà a tutti il potere di prendere una decisione sui grandi temi della modernità, per prima cosa sui limiti che debbono essere posti alla ricerca scientifica, un compito che spetta di diritto ai cittadini. Che ci sia ancora qualcuno che pensa che questo sia un privilegio delle religioni, della loro ossificata morale, dei loro libri pieni di menzogne, costruiti sulle più obsolete leggende e sui più incredibili miti, che dovremmo oltretutto immaginare incisi sulla pietra viva da grandi mani invisibili che impugnavano un fulmine stilografico , non è nemmeno più divertente.Ultimo punto, una proposta personale. L'Italia è l'unico Paese nel quale, come conseguenza della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, si congela una grande quantità di oociti, molti dei quali divengono rapidamente inutili e vengono distrutti. Visto che per una considerevole parte dei cattolici la formazione di embrioni ibridi rappresenta una ragione di sofferenza (si tratta, ha detto monsignor Sgreccia, di un evento mostruoso) perché non si fanno promotori, questi stessi cattolici, di una semplice iniziativa, proponendo ai ricercatori inglesi di utilizzare i nostri gameti congelati e di rinunciare alla loro "mostruosa" esperienza? Aspetto, fiducioso, un segno di consenso .

Tuesday, September 11, 2007

Veneto Pagan Moot 13/09/2007

Incontro Wicca e Pagano -
Pagan Moot Veneto 13 settembre 2007

salve,
giovedi' 13 settembre 2007.
Montegrotto Terme ore 20,45.
al pub Imbolc,
Via Aureliana 11 Montegrotto Terme (PD)
si terra' l'incontro mensile dei pagani e wiccan
veneti.

In particolare in questo giovedì si avrà la proiezione
delle foto del back-stage del film "La Dea", girato
nell'alto vicentino nel mese di giugno, e in avanzata
fase di montaggio. Il film ricostruisce con cura un
culto ginecocratico del neolitico.

Incontro periodico mensile ogni secondo giovedì del
mese.
Il primo Pagan Moot Veneto è avvenuto nel dicembre
2005.

<< Durante il pellegrinaggio della vita, il politeista
si reca da un tempio all'altro, pratica differenti
rituali, differenti modi di vita, differenti metodi di
sviluppo interiore. Resta costantemente cosciente
della coesistenza di una moltitudine di vie che
portano al divino… il monoteista non può vedere in
modo chiaro, fianco a fianco, i diversi stadi del suo
sviluppo passato e futuro, illustrati da diversi
simboli, diversi Dèi, diversi culti, diversi
comportamenti religiosi, ogni suo tentativo per
superare i limiti dei dogmi e delle leggi del sistema
in cui si trova immerso tende a fargli perdere
l'equilibrio. >>, uso le parole Alain Danielou per
cercare di far capire lo spirito che anima molti dei
partecipanti al moot.


Cos'è un moot?
<< Un Moot è semplicemente un incontro tenuto in un
locale pubblico (solitamente un pub o simile) ad
intervalli fissi in cui le persone si possono
incontrare per conoscersi, discutere, consigliarsi e
quant' altro. Il fatto che l' incontro si tenga sempre
con la stessa periodicità facilita l' organizzazione
per tutti, visto che non si deve cercare di contattare
tutti ogni volta per mettersi d' accordo, e che le
persone hanno la possibilità di organizzare i propri
impegni per tempo sapendo quando c'è il Moot. Inoltre
tutte le persone nuove nella comunità possono andare
ad un Moot>>
saluti

francesco scanagatta

cell 349 7554994.


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Monday, September 10, 2007

DEI, MORTALI E CAMPI ELISI IN UNA TOMBA DIPINTADALL’ANTICA CAPUA

Foto visibile all'URL dell'articolo qui:http://www.culturalnews.it/Article.aspx?c=39&a=3721
DEI, MORTALI E CAMPI ELISI IN UNA TOMBA DIPINTADALL’ANTICA CAPUA

La scoperta è stata fatta dagli archeologi dellaSoprintendenza archeologica di Napoli nel corso diindagini che si stanno effettuando in prossimità delcimitero dell’odierna Santa Maria Capua Vetere e in unsettore della grande necropoli romana situata lungo lavia che conduceva al tempio di Diana Tifatina. Lasepoltura, costruita in “opera incerta”, usando pocamalta e molto materiale tufaceo, secondo ValeriaSampaolo, l’archeologa responsabile dell’area che l’hariportata alla luce assieme ad altre 259 sepolture,risalirebbe a un periodo compreso tra il II e il Isecolo avanti Cristo. Particolarmente interessane è ladecorazione dell’ambiente che propone una scena in cuila giovane Stallia scendendo dalla nave che l’hacondotta nel mondo dei morti, saluta il dio Ade,signore dei Campi Elisi con la frase dipinta «DeivePater, Salve» ovvero “Salve dio padre”. La scopertadella sepoltura, inviolata, ha consentito il recuperodel corredo funerario: un boccale a pareti sottili eun attingitoio, sei contenitori, in alabastro, perprofumi e unguenti. Quindi si sono stati recuperati iresti di una cassettina in osso e quelli di duespecchi. Sulle pareti lunghe, poi, il pittore cheaffrescò l’intonaco riportò delle di ghirlande difiori e rami, intrecciate, sulle quali, durante lefeste o nelle ricorrenze religiose, per mezzo dichiodi e ganci venivano sospese ghirlande reali. “Lasepoltura – ha annunciato la soprintendente archeologaMaria Luisa Nava – sarà smontata e arricchirà lecollezioni del Museo dell’antica Capua. In questo modonon solo assicuriamo al contenitore un pezzo veramenteeccezionale ma lo rendiamo fruibile ai visitatoriassieme all’intero corredo tombale”. Per l’interaoperazione verranno utilizzati fondi provenienti da unfinanziamento richiesto da Stefano De Caro, attualedirettore generale del settore archeologia delMinistero per i Beni Culturali, e assicurato dalsegretariato generale, Giuseppe Proietti.

Campidoglio, frana la rupe: corsa contro il tempo

Campidoglio, frana la rupe: corsa contro il tempo
di Giacomo Legame- sabato 08 settembre 2007, il giornale
Una porzione di Campidoglio frana e si corre airipari. A rischio è la rupe capitolina sul lato diMonte Caprino, quello che dà su piazza dellaConsolazione, dove stanno prendendo il via i lavori diconsolidamento, sotto l’egida dell’assessorato allepolitiche culturali del Comune di Roma, condotti dallaSoprintendenza.«Lavori quanto mai urgenti - spiega il soprintendenteai beni culturali del Comune di Roma Eugenio La Rocca- perché le condizioni rischiano di diventaredrammatiche. Si sono registrati diversi distaccamentidella pietra che devono essere contenuti anche perl’incolumità della gente. La natura tufacea del collenon aiuta. È una pietra friabile, che non si consolidanel tempo, e le superfici tendono a sfarinarsi.L’azione della pioggia, poi, accentua questidistacchi. Bisogna anche considerare che negli anniTrenta il Campidoglio è stato isolato, sono statedemolite tutte le case sulle pendici, cosa che ha resola rupe separata dal contesto cittadino. Pertanto ilcolle ha solamente pareti di tufo. Una condizione chetre anni fa è stata già affrontata con lavori sullarupe sotto la Terrazza Caffarelli».«Si tratta di un programma di manutenzione solotecnicamente straordinario - aggiunge la Rocca -. Inrealtà questo appartiene a quella categoria diinterventi necessari per una corretta manutenzionedovuta alla natura tufacea del colle». «Ripeto ascanso di equivoci: nessun pericolo di frana dellarupe. Lavori e interventi di tal genere sonoall’ordine del giorno, basti ricordare l’intervento diconsolidamento eseguito sotto la Terrazza Caffarelli,di fronte al palazzo Senatorio, in occasione dellafirma del Trattato di Roma».«L’appalto dei lavori è stato già aggiudicato e tratre mesi partiranno gli interventi - avverte PorfirioOttolini, dirigente dell’ufficio tecnico dell’ediliziamonumentale della soprintendenza comunale -. Intantola zona è stata completamente recintata e interdettaal pubblico. Con un costo complessivo di circa 1,3milioni di euro, i lavori termineranno entro laprimavera del 2009».Articolato è l’intervento di consolidamento: «Questaporzione di rupe capitolina è caratterizzata dallapresenza di grottoni scavati nella roccia - raccontaOttolini - ai cui lati emergono ancora muri inlaterizio originari di vecchie costruzioni demolitenegli anni Trenta. Il nostro intervento mira arafforzare tutte queste murature che oramai fungono dacontenimento della rupe». Ma si lavora anche a livellodel terreno mediante «incatenamenti con tirantiorizzontali laddove la terra è di riporto», spiegaOttolini. Particolare attenzione anche alla rocciatufacea che, continua il dirigente dell’ufficiotecnico dell’edilizia monumentale della soprintendenzacomunale, «verrà consolidata».(fonte: www.patrimoniosos.it)

Wednesday, September 05, 2007

Campagna per Evo Morales Nobel per la Pace 2007

E' in corso una campagna internazionale per assegnare il Premio Nobel per la pace 2007 al
presidente boliviano Evo Morales.
Anche questo blog aderisce a questa iniziativa.
Per comprendere alcune delle ragioni di questa campagna, pubblichiamo un articolo che fornisce alcune interessanti notizie storiche sulle popolazione indie che hanno contribuito alla elezione di Evo Morales a presidente della Bolivia.
Ricordiamo che Domenica 9 settembre 2007, a Cittadella (padova), nella piazza principale, per tutta la giornata sarà allestino un tavolo per poter sottoscrivere la petizione a favore di Evo Morales.
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La Repubblica, 29 Gennaio 2006
Inti, Pachamama, Viracocha e gli altri sopravvissuti allo zelo dei missionari
Nel 1599 il vescovo di Lima, nella relazione a Roma sullo stato della diocesi, scrisse che gli indios, seppure battezzati, erano "externa facie christianos, interna facie idolatras"; essi inoltre veneravano i loro idoli e feticci in grotte, spelonche e rupi, sugli alti monti. "Oltre al sole ed alla luna, adorano una gran quantità di dei, che superano in numero quelli dei Greci e dei Romani"; hanno tantissimi idoli, di pietra, legno o fusi in metallo; pregano i lari e i penati; credono in antiche favole, nelle metamorfosi, nelle magie; vengono indotti a simulare la fede cristiana permanendo nell' idolatria. Quello che fu l' immenso impero Inca, dall' Ecuador al nord del Cile, era - due generazioni dopo l' arrivo di Pizarro - soggiogato e "pacificato" ma, a dispetto delle formali conversioni, l' anima degli indios non era stata conquistata. Più di un secolo e mezzo dopo, nel 1759, il vescovo di Arequipa, nella sua relazione, descrive gli indios "in summa paupertate", di apparente umile e docile indole, ma inclini a conservare l' idolatria per il sole e per la luna, dediti a malefizi e magie, indifferenti alla predicazione dei parroci. La lettura delle relazioni - conservate nell' Archivio Segreto Vaticano - relative ad altre diocesi in Ecuador, Perù o Bolivia, porta alla luce analoghi giudizi, e fa ritenere che la vita spirituale e religiosa continuasse a lungo a svolgersi su due piani, quello esteriore, conforme al cattolicesimo, e quello interiore, ancora impregnato di religiosità tradizionale. La Conquista dei regni americani che avevano evidenti capacità "politiche" venne giustificata dalla necessità di ricondurre gli infedeli alla "vera fede", che essi non potevano conoscere. La cristianizzazione degli indios divenne finalità primaria della Conquista a giustificazione morale e giuridica del soggiogamento di interi popoli. Tra i primi atti di Cortés ci fu la richiesta a Carlo V di inviare religiosi in Messico per procedere all' opera di evangelizzazione. Francescani, Domenicani e Agostiniani - e più tardi i Gesuiti ed altri ordini - affluirono nel Nuovo Mondo, fondando conventi, chiese e parrocchie, procedendo a conversioni di massa, battezzando e celebrando nozze e funerali, indottrinando e catechizzando. Quest' opera immane ebbe un buon successo in Messico, dove la cristianizzazione si radicò con rapidità e con intima adesione della popolazione. In altre aree - nelle isole e nelle coste dei Caraibi, nel profondo delle civiltà Maya, in Brasile - si generò spesso un sincretismo religioso che mescolava motivi originari, elementi cristiani ed africani (nelle regioni dove la schiavitù era diffusa), in un impasto che la Chiesa finì per tollerare. Nell' area andina, invece, sembra rimanere a lungo la separazione tra religiosità tradizionale e cristianesimo della quale il vescovo di Lima, come tutto il clero, era ben cosciente. Eppure ogni sforzo era stato fatto per sradicare i culti tradizionali e distruggerne i simboli: dopo le lunghe guerre civili tra le fazioni di spagnoli, fiancheggiati da decine di migliaia di ausiliari indios di etnie e tribù diverse, il paese, verso la metà del Cinquecento, era devastato, le popolazioni disperse lontano dai centri o dalle le vie di comunicazione, fuori della portata degli spagnoli, e un' irriducibile ridotta leale all' Inca era insediata in valli inaccessibili come una spina nel fianco per gli Spagnoli. Negli anni Settanta di quel secolo, il Viceré Toledo fu un deciso, inflessibile e capace normalizzatore del paese, e operò con successo la relocalizzazione della popolazione dispersa in nuovi villaggi. Nel suo memoriale a Filippo II, al termine del mandato, scrisse: "Non era possibile indottrinare questi indios né farli vivere in ordine politico senza sottrarli ai loro nascondigli… si trasferirono e condussero ai villaggi… e si tracciarono strade a scacchiera, secondo il piano dei villaggi abitati da spagnoli, ponendo le porte delle case rivolte alla strada perché potessero essere visti e visitati dalla giustizia e dai sacerdoti". I villaggi inoltre dovevano essere posti in luoghi lontani da quelli di culto e dai santuari indigeni. Ciò che si sa sulla religiosità, sulle deità, sulle cerimonie degli indios anteriormente alla Conquista proviene, per lo più, da testimoni, cronisti e storici spagnoli - come Cieza de Leon, Juan de Betanzos, Cristobal da Molina - o che guardavano il mondo indigeno con gli occhi degli spagnoli - come nel caso di Garcilaso de la Vega, figlio di una principessa Inca e di un conquistador, autore dei famosissimi Commentari reali degli Incas e completamente ispanizzato. Esistevano anche ecclesiastici il cui compito particolare era quello di sradicare l' idolatria, e che ne descrivono vari aspetti in scritti e trattati, sermoni e rapporti. La religione degli Inca era "un amalgama di culti naturisti, di feticismo elementare, di credenze animiste, di voli teologici e di cerimonie complesse e raffinate fortemente venate di magia" (Métraux). Una religione dominata dal dio Sole (Inti) e dal suo culto, servito da un gran numero di sacerdoti e da quattromila sacerdotesse - si dice - nella città di Cuzco. Una deità cui si facevano sacrifici, si rendevano offerte di oro, argento e ricchi tessuti, che possedeva terre e greggi. Per la quale fu eretto il magnifico tempio del Sole a Cuzco. Altrettanto importante fu il culto di Viracocha, il creatore e l' eroe civilizzatore, che assume preminenza nel pantheon incaico con l' imperatore Pachacuti. Molto riverito era anche il dio Tuono, signore dei fulmini, della grandine e della pioggia. Idoli, simboli e feticci erano adorati nei santuari, o huaca, ma questa parola si usava anche per tutto ciò che era eccezionale, strano, mostruoso, o comunque manifestazione del sovrannaturale. Uno dei miti dice che il dio Viracocha emerse dalle acque del lago Titicaca e creò nella vicina Tiwanako il sole, il giorno, la luna e le stelle: Tiwanako, che fu al centro di una civiltà di cui gli Inca furono eredi, e nel cui maestoso sito archeologico si è insediato con una solenne cerimonia indigena il neo-presidente boliviano Evo Morales. Memore, sicuramente, che nell' animo indigeno le antiche radici non sono mai state definitivamente strappate.
"La Repubblica" Massimo Livi Bacci

Saturday, September 01, 2007

Con la Dea Reitia a Cittadella 9 settembre 2007

Con Reitia a Cittadella

Domenica 9 settembre 2007,
Cittadella (padova)
Festa dei Veneti
quarta edizione.

La festa di svolge nelle piazze all'interno della
cinta muraria della città.
la Festa dei Veneti ha degli eventi anche il venerdì e
il sabato sera.
la manifestazione intorno alle mura della città
partirà
domenica, 9 settembre 2007, alle ore 15,00 circa.

La Festa dei Veneti è il più grande evento di cultura
veneta, durante l'edizione 2005 ventimila sono state
le presenze, nell'edizione 2006 la partecipazione è
salita a 30000 persone.

Anche quest'anno, come è avvenuto in tutte le altre
edizioni della festa, i politeisti, i pagani e i
wiccan veneti sfileranno, attorno alle mure di
Cittadella, con gli stendardi e gli emblemi della Dea
Reitia.

== le nostre mostre durante la festa
come politeisti, pagani e wiccan veneti saremo
presenti con tre gazebi, alcuni tavoli e due mostre.
Tutte e due le mostre saranno incentrate sulla figura
di scrittori veneti e la tematica della religione
nelle loro opere.

Nel corso del 2006 la mostra realizzata da Sacre
Radici verteva sui 400 anni
dell'interdizione della Repubblica Serenissima e al
pensiero di Paolo Sarpi, proseguendo in questa
direzione la mostra di quest'anno sarà incentrata
sulle poesie di Giorgio Baffo.


=== maglietta della Dea Reitia
per chi vuole c'e' a disposizione la maglietta della
Dea Reitia, la trovate ai nostri tavoli. lo scorso
anno numerose persone hanno partecipato alla sfilata
indossando questa maglietta.

= nota sulla Festa dei Veneti
voglio ricordare che la Festa dei Veneti è
esclusivamente una manifestazione culturale, gli
organizzatori hanno sempre fatto di tutto per evitare
contaminazioni di tipo "politico".
La festa ha lo scopo di rappresentare tutto il
panorama culturale del veneto. Raixe Venete, che
organizza la festa, non ha mai fatto preclusioni di
nessun tipo. è per questo motivo che i politeisti, i
pagani e wiccan veneti vi partecipano.
La festa ha raggiunto un'importanza notevole, infatti
da diverso tempo esiste la voce di wikipedia "Festa

dei veneti":
http://it.wikipedia.org/wiki/Festa_dei_Veneti

= la festa e le foto della Dea Reitia
in internet è reperibile una copiosa documentazione,
sia in fotografie che in video, della sfilata dei
politeisti, dei pagani e dei wiccan veneti con gli
stendardi della Dea Reitia.
un buon albun fotografico è stato realizzato dagli
amici della Wicca di Reitia.
questi sono alcuni dei link dove trovare della
documentazione fotografica:
http://www.federazionepagana.it/cittadella2005.html

http://www.federazionepagana.it/cittadella2006.html
un video è reperebile a questo link:
http://video.google.it/videoplay?docid=476...erazione+pagana
inoltre sui video di google sono presenti numerosi
filmati che documentano la Festa dei Veneti, in tutti
i suo aspetti, è sufficiente effettuare una ricerca
con le parole chiave "festa dei veneti".

=== campagna per Evo Morales premio Nobel per la pace
2007
durante tutta la giornata uno dei nostri tavoli sarà
completamente dedicato alla raccolta firme per Evo
Morales premio Nobel per la pace 2007.

saluti
francesco scanagatta
Cell: 349 7554994
il mio blog: http://paganesimo.blogspot.com

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