Saturday, March 09, 2024

Cerere

 Cerere


Colla falce, e col grano in fronte, e a piedi,

Da strumenti rural cinta d’ intorno,

Per ogni parte idolatrar la vedi

Scorrendo ogni tugurio, ogni soggiorno.

Sono i cultor del suo favor gl’ eredi,

Ed o che cade il sole, o fà ritorno

Regna ne campi, e all’ opre sue se credi

Non verserai il tuo sudor con scorno.

Anima della terra e di mortali,

Tutto mostra il poter della natura,

E salva il mondo dagl’ acerbi mali.

L’uomo per essa ne travagli indura,

L’augel per essa spiega allegro l’ ali.

Cerere è questa onor d’ agricoltura


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


Thursday, March 07, 2024

Ipazia di Alessandria

 Ad Alessandria c'era una donna di nome Ipazia, figlia del filosofo Teone, che raggiunse risultati tali in campo letterario e scientifico da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo. Succeduta alla scuola di Platone e Plotino, spiegava i principi della filosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ricevere le sue istruzioni. Grazie alla disinvoltura e alla disinvoltura che aveva acquisito grazie alla coltivazione della sua mente, non di rado si presentava in pubblico alla presenza dei magistrati. Né si sentiva in imbarazzo nel presentarsi a un'assemblea di uomini. Tutti gli uomini, infatti, a causa della sua straordinaria dignità e virtù, la ammiravano di più. Tuttavia, anche lei fu vittima della gelosia politica che regnava a quel tempo. Infatti, poiché aveva frequenti colloqui con Oreste, tra la popolazione cristiana si diffuse la calunnia che fosse lei a impedire che Oreste si riconciliasse con il vescovo. Alcuni di loro, quindi, spinti da uno zelo feroce e bigotto, il cui capofila era un lettore di nome Pietro, la bloccarono mentre tornava a casa e, trascinandola via dalla carrozza, la portarono nella chiesa di Cesareo, dove la spogliarono completamente e poi la uccisero con le tegole. Dopo aver fatto a pezzi il suo corpo, portarono le sue membra maciullate in un luogo chiamato Cinaron e lì le bruciarono. Questa vicenda portò il minimo biasimo non solo a Cirillo, ma anche a tutta la Chiesa alessandrina. E di certo nulla può essere più lontano dallo spirito del cristianesimo del permettere massacri, combattimenti e operazioni di questo tipo. Ciò avvenne nel mese di marzo, durante la Quaresima, nel quarto anno di episcopato di Cirillo, sotto il decimo consolato di Onorio e il sesto di Teodosio [415 d.C.]".


Storia ecclesiastica (VII.15)


Saturday, February 03, 2024

Giunone

 Giunone


Giunto a Giove germana eletta figlia

D’opi funesta, che pur regna in Cielo,

Che per l’ aria talor da noi si piglia

Arbitra di procelle, e calma, e gelo.

Pronuba delle nozze in bianco velo,

Che a Lucina nell’ opre ella somiglia,

Spesso geloso amor turba, e sconsiglia,

E spesso lancia a donne infide il telo.

Europa, Danae, ed Alcmene un giorno

Destaron nel suo sen la voglia rea

Di punir l’opre di fatal rio scorno.

Essa è madre, essa è Diva, ed essa crea

I fenomeni infausti al sole intorno :

Costretta a lagrimar quantunque Dea.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


Saturday, January 06, 2024

Apollo

 Apollo


Con bionda chioma, e con aurata lira,

Con fiamma in petto, e con bel lauro al crine,

Dovunque il guardo dignitoso Ei gira

Per tutto splender fà fiamme divine.

Scioglie il suo fiato le gelate brine,

Ogni mortal il suo pote sospira,

Ad esso intorno il globo ognor s’aggira,

E toglie ogni vivente alle ruine.

Cantor di versi, e curator d’affanni,

Splendono a lui tesori eccelsi intorno,

Chè la terra salvar Ei sa da danni.

Fulge il suo carro di saffiri adorno,

Nè invecchia mai per lungo volger d’anni :

Eccovi il Nume apportator del giorno.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


Saturday, December 02, 2023

Mercurio

 Mercurio


Aligero, eloquente, furbo, e astuto

Col caduceo in man, col piè veloce,

Che vola allor che passa, e resta muto

Qualunque nel parlar abbia pìù voce.

Egli porta i precetti a Giove, e a Pluto,

Turba colle sue frodi, e a lutti nuoce,

L’alme a Caronte guida, e porge aiuto,

Cerbero fa tacer benchè feroce.

Speme a raggiratori, ed a mercanti,

Desta, ed ammorza al cor ogni desio,

Spesso s’usurpa ancor non propri i vanti.

Scorre il cielo, e ne’ regni dell’obblio

Il riso spesso fa mutare in pianti :

Questo è Mercurio delle frodi il Dio.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


Tuesday, October 31, 2023

Novembre

Novembre. Diana era la divinità protettrice di questo mese. Ausonio lo ha caratterizzato con dei simboli legati ad un sacerdote di Iside, la cui festa si celebrava il primo novembre. Nei tempi moderni è raffigurato con un vestito del colore delle foglie morte e coronato con un ramo d'ulivo; da una mano si appoggia al segno dello Scorpione e dall'altra tiene una cornucopia da cui fuoriescono varie radici, ultimo dono che ci fa la terra. 

Saturday, October 07, 2023

Marte

 Marte


Terribil Dio alla pietà crudele,

Nemico de’ mortali ogni momento,

Che tien seguaci suoi ira, e spavento,

Che si pasce di sangue, e di querele.

Che attosca l’alma con continuo fiele,

Avido sol di risse, e di cimento,

Infausto a’ Regi, a’regni ognor tormento,

Che corre il mar di sangue a piene vele.

Fonte, e cagion di stragge, e di ruina,

Autor di pianto per qualunque stato,

Che l’uom più fiero a piedi suoi s’inchina.

Dal mondo sol per lui fù il ben scacciato,

E mentre a danni crudelmente inclina

Il flagello di Dio Marte è chiamato.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841