Sunday, October 23, 2005

sempre schiavitu'

salve,
dal sito del vaticano vi riporto una lunga parte di un
intervento di un vescovo nigeriano.
alcuni quotidiani hanno riportato parti di questo
intervento non pubblicate <<ufficialmente>>.
le dichiarazioni ufficiali forniscono elementi di
valutazione piu’ che sufficienti.
il vescovo dichiara che nel cattolicesimo c’e’ << il
desiderio di sopravvivenza>> , di conseguenza per
sopravvivere si e’ disposti a fare molto, anzi troppo.
ma non e’ questa la dichiarazione piu’ grave.
l’episcopo aggiunge: << (…)reclutare in modo
indiscriminato le giovani donne nei territori di
missione. Queste giovani vengono sradicate dalla loro
cultura e dalla loro tradizione(..)>>.
in quali altre parole potremmo tradurre simili azioni?
ipotizzo che qualcuno non abbia difficolta’ nel
definire questo comportamento come schiavismo.
se non fosse per il dramma che riguarda queste donne,
quando questo vescovo dice: <<Inevitabilmente, molte
di loro cadono vittima delle persone e delle
situazioni>> avrebbe quasi un sapore comico.
il discorso di questo vescovo comunque non e’ certo
una novita’ scrive <<il giornale>> del 15/10/2005:
<< La denuncia-choc non è tuttavia nuova. Nel 2001
esplose il caso di alcune religiose africane
violentate da missionari, sia nel Paese d’origine che
in Occidente. >>.
perche’ questo prete non ci parla nei metodi con cui
queste donne vengono convinte ad entrare negli ordini
religiosi. una idea ci viene fornita da
Arun Shourie nel libro << Missionaries in India>> (
New Delhi, ASA Publications, 1994): << "To gain acces
to non-Christian households, counsels the
'Catholic Dharma ka Pracharak,' [How to Preach the
Catholic Religion] the preacher should know something
of medicine. He will then be sought after whenever
there is some illness in the house. Once there, he
should try to prevail upon the parents that he should
be allowed to baptize the child as the baptism would
aid the child's recovery.
If they do not agree, says the guide: 'If it is clear
to you that the father is not going to agree to the
child being baptised, and, as far as you can see, the
child is close to death, then, on the pretext of
administering some medicine, sprinkle water on his
head in some secret way and pronounce the words of
baptism. O, preacher, should the child die, you would
have opened the gates of heaven for this child. Is
this not a good deed?
Now, if every preacher were to devote himself to his
work, then how many children would they send to heaven
in a year?' >>.
queste istruzioni raccomandano al predicatore di
conoscere qualche nozione di medicina. e quando sara’
cercato per essere d’aiuto in qualche malattia dovra’
convincere che il battesimo del bambino permettara’ la
sua guarigione.

c’e’ da chiedersi, ma perche’ questi attenti uomini di
chiesa lasciano che cio’ accada? dov’e’ la loro
ispirazazione? dov’e’ la loro umanita’?
quando si e’ monoteisti dell’uomo e del mondo non si
ha piu’ interesse. quando si pensa agli altri come
peccatori c’e’ solo la condanna per il loro peccato.
il monoteismo non puo’ essere altrimenti. il
monoteista deve provocare la sofferenza, ama la
sofferenza.

un libro come <<la posizione della missionaria>>, ci
illustra le imprese di madre teresa di Calcutta, per
comprendere come per il monoteismo il vedere le
persone soffrire e’ un successo. nel libro viene
riportato il seguente fatto:
<<’’Stai soffrendo come Cristo sulla Croce, perciò
sicuramente Gesù ti sta baciando’’, disse Madre Teresa
di Calcutta a un moribondo. E il sofferente rispose:
‘’Allora per favore digli di smettere di baciarmi’’.>>

pensate alla crudelta’ di un padre pio che scrive ad
una moribonda: <<Il tuo soffrire è voluto da Gesù per
il tuo perfezionamento, ed egli gode a tenerti sulla
croce insieme a lui. Se le piaghe non basteranno,
allora vorrà dire che faremo piaghe su piaghe>>.

pensate questo vescovo che parla di queste donne
<<sradicate>> per la loro sofferenza ha la
definizione di << corpo spezzato di Cristo>>, ed e’
sincero quando dice questo. a tutti i cristiani
importa solo questo, la sottomissione all’immagine
malata e perversa del crocefisso. quando un monoteista
parla della vita la vede solo come via alla
sofferenza.
per definire l’immagine di cristo Raoul Vaneigem ha
giustamente scritto: << Ha servito da pennacchio, da
cartello indicatore, da spaventapasseri per conservare
in pace i morti e in ginocchio i vivi>>.
un pensatore laico come Michel Onfray scrive nel suo
<<trattato di ateologia>>:
<< (…) nonostante le differenze storiche e geografiche
e nonostante l’odio che da secoli separa i fedeli
delle tre principali religioni (ebraismo,
cristianesimo e islam), esse si possono in sostanza
ridurre a un identico fondo comune: in sintesi,
l’esortazione alla rinuncia alla vita e la
celebrazione della pulsione di morte (con tutto ciò
che ne deriva in termini di odio dell’intelligenza a
cui viene preferita l’obbediente sottomissione, odio
per questo mondo sempre svalorizzato rispetto al
beatifico aldilà, odio per il corpo corruttibile e i
piaceri che da esso derivano rispetto all’anima eterna
e immortale, odio per le donne origine di tutti i
peccati).
>>.
Nietzsche in un suo aforisma intitolato <<nuove
battaglie>> scriveva:
<<
Dio è morto: ma, come è nella natura degli uomini,
forse ci saranno ancora per millenni caverne in cui si
indicherà la sua ombra. E noi - noi dovremo
sconfiggere anche la sua ombra!
>>
lo scontro del presente e’ tra il politeismo e il
monoteismo.
saluti.
francesco scanagatta

--------------------
http://www.vatican.va/news_services/press/sinodo/documents/bollettino_21_xi-ordinaria-2005/01_italiano/b21_01.html

<<
S.E.R. Mons. Felix Alaba Adeosin JOB, Arcivescovo di
Ibadan (NIGERIA)

Cura pastorale degli immigranti
(…)
La cura delle immigranti religiose è più complessa e
merita una maggiore attenzione. La vita consacrata è
una testimonianza di Cristo nella Chiesa e la loro
presenza è una benedizione per la Chiesa locale.
Tuttavia, esse non devono risiedere in una Chiesa
locale senza l’autorizzazione scritta dell’ordinario
locale. In questi tempi, la diminuzione del numero di
religiosi nell’antica Chiesa e il desiderio di
sopravvivenza e di continuità hanno portato a
reclutare in modo indiscriminato le giovani donne nei
territori di missione. Queste giovani vengono
sradicate dalla loro cultura e dalla loro tradizione e
trapiantate in Europa e in America, dove spesso sono
sopraffatte dal clima, dalla cultura e dalle usanze e
vengono espulse dalle istituzioni. Inevitabilmente,
molte di loro cadono vittima delle persone e delle
situazioni. La loro situazione come corpo spezzato di
Cristo deve essere guardata con compassione e amore.
Esse sono parte del corpo di Cristo, la Chiesa.
(…)
A guidare la vocazione delle religiose nella sua
diocesi attraverso l’amministrazione adeguata dei
sacramenti nei loro conventi e il controllo del
reclutamento indiscriminato delle giovani donne al di
fuori della sua diocesi, che potrebbe portare ad
abusi.
>>


___________________________________
Yahoo! Messenger: chiamate gratuite in tutto il mondo
http://it.messenger.yahoo.com

Thursday, October 13, 2005

Processione sacra: 14 ottobre 2005

Processione sacra
Padova-Jesolo, 14 ottobre 2005

Salve,
venerdi' 14 ottobre 2005 la prima statua, del tempio
pagano del bosco sacro di jesolo, verra' collocata.
La statua e' una bella riproduzione della Nike di
Samotracia.
Per l'occasione abbiamo organizzato una piccola
processione sacra. Tutti possono parteciparvi. Chi
vuole puo' assistere all'introduzione della statua nel
bosco sacro ed al successivo rito di consacrazione.
Ci sono due punti di incontro.
Il primo e' alle 19,30 a radio gamma 5 in via belzoni
9 a Cadoneghe (padova). Io con il teoforo ed altri
pagani si partira' dalla radio per raggiungere il
luogo ove si trova la statua.
Allo stesso orario il pontefice della federazione
pagana con il flamine del bosco sacro ed altri pagani
inizieranno i lavori rituali all'interno del bosco
sacro di Jesolo ed attenderanno il nostro arrivo.
Ai pagani la scelta se partecipare alla sacra
processione da padova a jesolo, o partecipare al rito
di collazione della statua all'interno del bosco
sacro.
Per chi parte con me dalla radio raccomando la massima
puntualita', appena giunto il teoforo si parte
immediatamente.
Per informazioni il numero di cellulare e': 349
7554994.
in alternativa potete chiamare il pontefice della
federazione pagana: 041 933185 .
Vorrei ricordarvi che questo e' un rito religioso, ed
e' un nuovo grande passo che il paganesimo italiano
compie.
Saluti
Francescco scanagatta




___________________________________
Yahoo! Mail - 1GB di spazio, Agenda, Rubrica, Antispam, Antivirus e invio/ricezione allegati da 10 MB.
http://mail.yahoo.it

Monday, October 10, 2005

il crocifisso e� inquinamento

il crocifisso e’ inquinamento
salve,
vi segnalo questa bella iniziativa.
questa notizia dimostra che chi attendo al mondo, chi
osserva la realta’, chi entra in contatto con la
natura percepisce il cristianesimo come forma di
inquinamento. anche in passato alcuni gruppi hanno
segnalato che volendo installare croci, si sono aperte
strade, si sono sbancati monti.
concordiamo pienamente con la dichiarazione: <<C’è
ormai una smisurata fioritura di croci e lapidi che,
con il ritiro dei ghiacciai, è diventata la grande
piaga delle nostre alte montagne>>.
precisi studi storici hanno dimostrato come il
disseminare croci sui monti, fosse finalizzato al solo
scopo di marcare la proprieta'. della sacralita’ dei
monti ai monoteisti nulla importa.
ancora di piu’ ci riconosciamo in queste parole: <<
Bisogna finirla con lo sfruttamento delle cime, le
montagne sono già un simbolo del divino, non hanno
bisogno di emblemi religiosi.>>
ricordiamoci le parole dell’inno omerico a Pan, le
cime dei monti sono sacre a questo Dio.
un ricordo. nel 1986 noi politeisti vicentini abbiamo
intrapreso la lotta per traslare la croce del Monte
Summano in altro luogo, la lotta continua.
nelle nostre richieste abbiamo sempre chiesto <<la
traslazione della croce in posto piu’ acconcio>>.
volutamente abbiamo parlato di traslazione, termine
riferito alle salme. la croce e’ solamente un simbolo
di morte, un patibolo. c’e’ chi giustamente ha
sottolineato che esporre una croce non sia niente di
diverso che di esporre un patibolo, la ghighiottina e
la sedia elettrica.
gli autori di questa meritevole iniziativa giustamente
hanno dichiarato: << contrapporre ai tanti simboli di
morte e sofferenza>>.
leggere un simile notizia e’ riconferma di quanto
fosse giusta e fondata la nostra lotta, ed anche
dimostrazione di quanto da noi iniziato si diffonda in
chi ha retto sentire.
ciao
francesco scanagatta
------------------------------
da: http://www.vaol.it/DetRub.jsp?idrub=13089
Pizzo Badile: buddha al posto della croce?

Quattro alpinisti chiedono vette libere dai simboli
sacri.
L'iniziativa è partita da un gruppo di alpinisti
locali che in spalla hanno portato in cima al Badile
la statua di un buddha .
La statua è stata collocata sulla sommintà della
vetta. La spiegazione fornita dagli autori di questa
iniziativa è stata la seguente: "L'augurio più grande
è che si restituisca alla montagna la sua essenza di
luogo libero da ogni simbolo: via lapidi, croci e
altre effigi sacre, per lasciare solo il puro spazio
di relazione tra l'uomo e la sua spiritualità,
qualsiasi essa sia. Il buddha - hanno spiegato Mario
Scarpa, Jacopo Merizzi, Luca Maspes e Giovanna
Novella, autori della trovata -, emblema di religione
universale, si contrapporre ai tanti simboli di morte
e sofferenza che normalmente tempestano le nostre
montagne

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/29/buddha.shtml
A dare il via la polemica una provocazione contro
l'inquinamento delle cime Buddha o croce, la sfida in
vetta Sondrio, statua orientale sul Pizzo Badile.
Messner: via tutti i simboli. Da Polenza: i simboli
religiosi parte della tradizione STRUMENTIVERSIONE
STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

La statua di Buddha troneggia sulla vetta del Pizzo
Badile (Corsera)
MILANO - «Se voi non tirate giù le vostre croci noi
non tireremo giù il nostro Buddha». E’ «guerra santa»
sulle vette. Partita come provocazione di un gruppetto
di guide alpine valtellinesi, la polemica adesso
rischia di esplodere. Proprio come quella sul
crocifisso a scuola o nelle aule del tribunale.
Tutto inizia qualche giorno fa, quando sulla cima del
Pizzo Badile (3308 metri), in Valmasino (Sondrio),
viene issata una statua di Buddha alta un metro e
trenta e pesante venti chili. La portano sulla vetta
Jacopo Merizzi, 46 anni, guida alpina che ha aperto
decine di vie, Lupa Maspes, 33, scalatore di punta con
imprese anche sull’Himalaya, Mario Scarpa, 33, e
Giovanna Novella, 25. «Ci siamo divertiti da matti -
dicono - poi abbiamo deciso di lasciarla lì. Almeno
sino a quando sulle vette non spariranno tutti i
simboli religiosi. C’è ormai una smisurata fioritura
di croci e lapidi che, con il ritiro dei ghiacciai, è
diventata la grande piaga delle nostre alte montagne».


Gli alpinisti che hanno portato il Buddah in vetta
(Corsera)
Un pretesto «ecologico» che però ha aperto il
dibattito: le croci sono testimonianza di fede o
inquinamento ambientale? E soprattutto, se ci stanno i
simboli di una religione perché non ci possono stare
quelli di un altra? E’ categorico Reinhold Messner:
«Né croci, né Buddha». «Bisogna finirla con lo
sfruttamento delle cime - dice -, le montagne sono già
un simbolo del divino, non hanno bisogno di emblemi
religiosi. Quando si arriva in vetta basta fare come
si usava una volta, costruire un ometto di sassi».
Don Josef Hurton, parroco di Solda, uno dei padri del
soccorso alpino italiano, la pensa però diversamente:
«Perché mai dovrebbero sparire le croci? Da duemila
anni fanno parte della nostra cultura e rappresentano
il massimo valore del cristianesimo, un segno portato
proprio dove l’uomo è più vicino a Dio. Le altre
religioni devono rispettare questo. Chi porterebbe mai
delle croci sulle vette dell’India? E poi - continua
don Josef - qualcuno si è chiesto la gente del posto
sarebbe d’accordo?». «Ma via, siamo seri», dice il
senatore Fiorello Provera (Lega), presidente della
Provincia di Sondrio. «Le croci sulle nostre montagne
in molti casi ricordano persone, civili ma anche
militari, che hanno perso la vita in quei luoghi. Ci
vuole rispetto. Non è così che si dimostra il laicismo
della nostra società che in secoli di storia è
cresciuto parallelamente alla religione. L’iniziativa
del Buddha mi pare ridicola».
Anche Agostino Da Polenza, capo della spedizione
italiana sul K2 nel 2004, taglia corto: «I simboli
religiosi sulle montagne fanno parte della nostra
tradizione e della nostra cultura. Detto questo mi
pare altrettanto legittima l’iniziativa di chi invece
della croce vuole mettere un Buddha». «La montagna è
già bella così, non ha bisogno di simboli», sostiene
invece Marco Columbro, che si definisce libero
cercatore dello spirito. «Se si vuole arrivare a
parificare le religioni, non è questa la strada. Il
chiasso non serve. Bisogna sedersi a un tavolo e
discutere. E magari iniziare facendo studiare tutte le
religioni a scuola».
Luigi Corvi
29 settembre 2005



___________________________________
Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da 10MB
http://mail.yahoo.it

il nazismo NON e' pagano:

salve,
una delle tante menzogne della chiesa cattolica e’ di
definire il nazismo come neo-paganesimo.
voglio sottolineare questa definizione di
neo-paganesimo.
durante il nazismo tutti i gruppi pagani furono messi
fuori legge. vari pagani furono incarcerati.
non si puo’ definire paganesimo il libro di Rosemberg
<<il mito del del xx secolo>>. chi lo ha potuto
leggere, in tedesco, non vi ha riscontrato nulla di
pagano. questo testo puo’ essere comodamente definito
come un libro di visione protestante di polemica
verso la chiesa cattolica di roma, tipico argomento di
tutte le riforme protestanti. questo testo ha una
curiosa storia. Rosemberg divenne ministro tedesco nel
1933.
la chiesa cattolica chiese ad Hitler se doveva
considerare le tesi del rosemberg come idee condivise
dal partito nazista. hitler rispose che le idee di
rosemberg erano esclusivamente personali. dopo circa
sei mesi, da questa dichiarazione, la chiesa cattolica
mise il libro all’indice. sottolineo i tempi, prima di
procedere la chiesa cattolica chiese il <<consenso>>
ad hitler.
ricordo che in suo discorso il ministro della
propaganda Gobbels si scaglio contro il presidente
americano Roosvelt che citava spesso la bibbia. il
motivo e’ presto detto. Gobbles reputava che la bibbia
fosse un testo cosi’ sacro che non doveva essere
utilizzato per creare discordia tra i combattenti
cristiani e non dovesse essere utilizzata per la
propaganda di guerra. considerato che gobbels e’
sempre stato considerato un grandissimo propagandista,
si puo’ comprendere da questo sua presa di posizione
l’importanza che per lui rivestiva un libro come la
bibbia.
Nel suo libro <<Mein Kampf>> Hitler non si occupa in
maniera predominante di questioni religiose. chi lo ha
potuto leggere, in tedesco, non vi ha mai trovato
nessun accenno al paganesimo e nemmeno al pensiero di
Nietzsche.
scrive in proposito, il noto scrittore cattolico
franco cardini: <<Se ad esempio si scorrono il Mein
Kampf o i suoi discorsi e le sue dichiarazioni
ufficiali, si è colpiti dalla frequenza con la quale
egli chiama in causa il «Creatore», il «Signore del
mondo», la «Provvidenza»: tutte espressioni che, per
quanto generiche, rimandano alla concezione di un Dio
creatore e personale. Insomma, il Dio cristiano. Nel
Mein Kampf, Hitler rievoca con parole commosse la sua
infanzia, le sue visite all’abbazia di Lambach, il
«signor abate».>>.

se si vuole conosce qualcosa di piu’ della posizione
religiosa di hitler, si possono leggere i tre volumi
de <<idee sul destino del mondo>>. in esso vi
troverete giudizi positivi sul cattolicesimo, in
alcuni sue parti hilter afferma che i cattolici sono
piu’ furbi del protestanti.
vorrei ricordare che il generale delle ss leon
degrelle era un fervente cattolico.
un dato che e’ poco conosciuto e’ il gigantesco lavoro
svolto dal nazismo nel cercare di dimostrare le
origini ariane di cristo. ci furono vari studi per
dimostrare questo, si parlo’ anche di un cristo
nordico.
l’unico contrasto che si ebbe tra chiesa cattolica e
nazismo, derivava dalla difficolta’ iniziale di
stipulare un <<concordato>>, ma non pensate ad un
lungo scontro. hitler vinse le elezioni nel gennaio
del 1933 ed entro lo stesso anno venne firmato il
desiderato e agognato concordato.
i movimenti pagani tedeschi non trovarono mai spazio e
sostegno nel nazismo. scrive il cattolico Franco
Cardini: << La verità, sul carattere «religioso» del
nazionalsocialismo, non sta nelle sue connessioni con
ambienti o riti neopagani di sorta. >>.
in quel periodo storico sono esistiti anche movimenti
culturali che si richiamavano all’antica cultura
germanica. mi riferisco in particolare alla cosiddetta
<<rivoluzione conservatrice>>. movimento che si oppose
sempre ad hitler, e da hitler stesso sempre
disprezzato.
neanche Wagner, cosi’ ammirato dal
nazional-socialismo, puo’ essere considerato
<<pagano>>. Wagner e’ stato un grandissimo musicista
nel senso tecnico del termine, ma tutte le sue opere
sono state una demonizzazione di antichi miti.
andatevi a leggere i testi delle sue opere. la
mitologia nelle sue opere e’ stata completamente
stravolta e mistificata al solo scopo di esaltare il
cristianesimo.
quando la chiesa cattolica parla del nazismo come
neo-paganesimo compie solo propaganda.
basti pensare cosa ha scritto vittorio messori:
<<(…)sin dal 1930, i protestanti si fossero
organizzati nella "Chiesa del Reich" dei Deutsche
Christen, i "Cristiani Tedeschi", che avevano come
motto: «Una Nazione, una Razza, un Führer». Il loro
grido: «La Germania è la nostra missione, Cristo la
nostra forza».>>

si sono dette molte parole sul valore dello svastica
(piccolo inciso svastica e’ di genere maschile ed
attualmente esiste un movimento internazionale per la
sua rivalutazione). anche in questo caso ci vengono
d’aiuto le parole del pastore cristiano protestante
Wieneke-Soldin:
<< La croce a forma di svastica e la croce cristiana
sono una cosa sola. Se Gesù dovesse apparire oggi tra
noi sarebbe il leader della nostra lotta contro il
marxismo e contro il cosmopolitismo
antinazionale>>(time, 17/04/1933).
pensate che il profondo legame nazismo-cristianesimo
e’ confermato anche da un certo il cardinale Joseph
Ratzinger: «Il fenomeno dei "Cristiani Tedeschi" mette
in luce il tipico pericolo al quale si trovava esposto
il protestantesimo nei confronti dei nazisti. La
concezione luterana dì un cristianesimo nazionale,
germanico, anti-latino, offrì a Hitler un buon punto
di aggancio, (…)>>, questa dichiarazione e’ riportata
nel libro di Vittorio Messori <<Pensare la storia>>,
San Paolo, Milano 1992, p. 284.
ci sembra proprio che le origini del
nazional-socialismo siano alquanto cristiane.
saluti
francesco scanagatta



___________________________________
Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da 10MB
http://mail.yahoo.it

Thursday, October 06, 2005

il politeismo

<<Il monoteismo - ebraico, cristiano, islamico - crede
in un dio unico che trascende il mondo e in una
salvezza che si persegue entro una comunità ecclesiale
diversa dalle comunità politiche. Il politeismo, di
contro, implica che gli dei siano molteplici: in
quanto tali, non sono né onniscienti, né onnipotenti,
né infiniti, né assoluti. Questi dei fanno parte del
mondo e si sono differenziati con esso a partire dal
Vuoto (Chaos) e da Gaia, la terra. C'è del divino nel
mondo e del mondano nella divinità: può essere divino
un corpo celeste, un fiume, un monte, una passione
(Eros), una nozione morale e sociale (Dike, Eunomia).
Il politeismo non riposa su una rivelazione, ma sul
nomos, cioè sulla convenzione e sulla consuetudine.
C'è dunque una continuità fra religioso e sociale: la
religione degli antichi è una religione civica.>>
(…)
<< Nella religione formatasi fra l'VIII e il IV
secolo, manca di ogni forma di rivelazione e di figure
di profeti o di messia. La tradizione religiosa, senza
casta sacerdotale e senza libro, non può essere
dogmatica. Il credente riceve la sua religione con la
tradizione e i miti, trasmessi prima come favole, poi
tramite i poeti, che svolgono un ruolo pubblico e
istituzionale.
La tradizione poetica è oggetto di interpretazione.>>

J.-P. Vernant, Mito e religione in Grecia antica Roma,
Donzelli, 2003



___________________________________
Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da 10MB
http://mail.yahoo.it

Sunday, October 02, 2005

poveri e beneficenza

salve,
ogni monoteismo si basa sempre sul derubare gli altri.
che sia della loro vita, del loro sapere, delle loro
conquiste, dei loro beni.
solo tramite la poverta' il monoteista pensa di potere
conquistare il regno dei cieli.
nel cattolicesimo c'e' bisogno dei povere affinche'
si possa raggiungere la <<santita'>>.
la lettura de <<la posizione della missionaria>> e’
piu’ che sufficiente per comprendere questo.
nell'islam uno dei precetti della fede e' la carita'
ai poveri.
e se non ci fossero i poveri?
questo per i monoteisti sarebbe un dramma.
per loro la poverta' e' il mezzo per la realizzazione
della loro fede.
nella visione cristiana protestante la poverta' e la
manifestazione di una punizione di dio.
la recente legge sull'esenzione dall'ici degli edifici
di proprieta' cattolica e' la dimostrazione di
come, ancora una volta, si voglia scaricare sui
cittadini il peso della religione monoteista.
si vuole esentare dal pagamento dell'ici anche quegli
edifici, di proprieta’ della chiesa cattolica, in cui
viene
esercitata un'attivita' commerciale.
certo, tutte le forze politiche ci vengono a parlare
di libero mercato. ma ci sara’ differenza tra chi
svolge un’attivita’ commerciale e paga l’ici e chi no.
certo che i comuni che si troveranno ad incassare meno
tributi da qualche parte i soldi li dovranno pur
sempre recuperare. dovranno tagliare i servizi.
molte persone si troveranno in una condizione di
disagio. i poveri avranno maggiori problemi nel vedere
ridotti i sostegni pubblici. nuova poverta' e nuovi
poveri.
nessun problema, per la chiesa cattolica ottime
prospettive. sapete come fanno incassare i poveri
usati per la campagna dell'otto per mille.
saluti
francesco scanagatta

---------
dalla Bibbia, dal vangelo di Marco:
3 Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il
lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un
vaso di alabastro di olio profumato di autentico
nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di
alabastro, glielo versò sul capo.
4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: "Perché
tutto questo spreco di olio?
5 Poiché si poteva vendere quest'olio per più di
trecento denari e darli ai poveri". Ed erano indignati
contro di lei.
6 Ma Gesù disse: "Lasciatela fare; perché le date
fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di
me.
7 Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando
volete, potete far loro del bene, ma non avrete sempre
me.

----------------
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=44911
Regalo elettorale: la Chiesa non paga l'Ici
di red

Dal governo è in arrivo un nuovo “condono”, un regalo
per la Chiesa: esenzione dal pagamento dell’Ici per
tutte le attività commerciali di proprietà
ecclesiastica. Scuole private, ristoranti e ostelli
non dovranno pagare la tassa comunale. Ma forse il
regalo se lo è voluto fare la maggioranza mirando ai
voti dei cattolici. Naturalmente a farne le spesa
ancora una volta saranno i comuni che perderanno circa
300 milioni di euro.

«La volontà del governo di strangolare gli enti locali
– ha denunciato il senatore diessino Esterino Montino
- sta andando oltre ogni immaginazione. Mentre con la
Finanziaria si stanno tagliando 3 miliardi di euro di
trasferimenti, si vuole scippare ai Comuni l'Ici
dovuta per gli immobili di proprietà degli enti
religiosi» E il danno non sarebbe di poco conto:
l'Anci lo ha quantificato in circa 200-300 milioni di
euro in meno, dei quali ben 20-25 solo per Roma. Sono
infatti oltre mila in Italia soltanto le strutture
ricettive. «Difatti l’articolo introdotto - denuncia
Montino - «estende anche agli immobili di proprietà
ecclesiastica utilizzati per attività commerciali le
agevolazioni già previste per i luoghi di culto. In
pratica, se fino ad ora l'Ici, giustamente, non doveva
essere corrisposta per chiese, oratori, conventi o
monasteri, ora verrebbero esentate, per fare qualche
esempio, anche scuole private, case di cura,
ristoranti, foresterie e ostelli di proprietà di enti
ecclesiastici».

Una norma non solo discriminante nei confronti delle
altre confessioni religiose ma che mette a nudo la
volontà del governo: «È evidente – tuona Montino - che
con una norma del genere Berlusconi e la sua
maggioranza vogliono senza pudicizia trarre qualche
vantaggio elettorale facendo interamente pagare il
conto agli enti locali e ai cittadini»

Nel provvedimento sono compresi anche tutti quegli
edifici che durante il Giubileo sono stati
«convertiti» ad uso diverso da quello originario. Per
ora il decreto ha ottenuto il via libera della
Commissione Affari costituzionali che ha comunque
invitato la Commissione di merito a valutarne le
condizioni di applicabilità. Intanto il testo è
arrivato al Senato che dovrà votare una norma che apre
il conflitto di competenza tra Stato e Regioni
penalizzando gli enti locali già colpiti dai tagli
ingenti alla spesa corrente. È la rivolta dei sindaci
ma la posta in gioco per la maggioranza è troppo alta.
Le elezioni sono in arrivo.

------------
per leggere il verbale della commissione:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=14&id=148779



___________________________________
Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da 10MB
http://mail.yahoo.it

Rivelazioni e menzogne

Rivelazioni e menzogne.
salve,
un recente premio e’ stato attribuito ad Othmar Keel.
non conoscevo questo scrittore, ma la lettura della
motivazione del premio e di un suo testo mi hanno
permesso di inserirlo tra tutti quei studiosi che ci
dimostrano come il monoteismo sia un’invenzione. anche
questo autore ci porta a comprendere come il
monoteismo si sia lentamente solidificato e
organizzato, cioe’ sia un’invenzione
politica/culturale o meglio una malattia che ha avuto
un suo sviluppo e una sua crescita.
significativa la motivazione del premio: <<mostrando
che il monoteismo ebraico si è costituito
progressivamente e sottolineando la stretta parentela
storica e culturale che lega le tre grandi religioni
monoteiste del Medio Oriente, non solamente tra di
loro, ma anche al politeismo che le ha precedute.
>>(1).

<<
in suo testo ha scritto: <<
La divinità solare, proprietaria del santuario in
origine, deve dichiarare che non si oppone al fatto
che Jahvè, il dio del Sinai, dio della montagna, della
tempesta e della guerra, si installi nella nube (=
tenebra) del Santo dei santi. Ma Jahvè non ha preso
alla divinità solare solo il luogo di culto, ma anche
gli attributi e le storie.
(…) Un altro attributo mutuato dal dio solare è
costituito dalla personificazione della giustizia. La
divinità del giusto (sedeq) ordine nella società e nel
mondo non ha, di sua natura, nulla in comune con
Jahvè. Essa è strettamente legata alla divinità solare
e a Gerusalemme (cf i nomi portati a Gerusalemme:
adoni-sedeq, "il Signore è giustizia", melki-sedeq,
"il re è giustizia"). Poco prima, Gerusalemme era una
"città di sedeq" (Is 1,21). Ecco che è diventata come
Sodoma (Is 1,9). Il dio del sole è il giudice di tutta
la terra. Ogni mattina, egli ricostituisce la
giustizia e il diritto (Sof 3,5; Sal 101,8; Gb
38,12-15). >> il testo completo lo trovate su:
http://www.archeogate.it .
>>.
dunque ulteriore dimostrazione nella menzogna della
rivelazione, della falsita’ dei profeti e
dell’inesistenza del dio dei monoteisti.
francesco scanagatta

(1)
http://www.swissinfo.org/sit/swissinfo.html?siteSect=106&sid=6116248&cKey=1127739697000



___________________________________
Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da 10MB
http://mail.yahoo.it