Friday, December 30, 2005

la mafia e il dio dei cristiani

la mafia e il dio dei cristiani
salve,
vi riporto, in calce, alcune risposte di un’intervista
a Roberto Scarpinato, uno dei tre Pubblici Ministeri
del processo Andreotti e ora Procuratore aggiunto
della Repubblica di Palermo.
a parte l’uso improprio ed errato del termine
politeismo, l’intervista offre alcuni punti
interessanti.
il particolare il problema della chiesa cattolica e
del suo dio. l’intervistato non ha ancora appreso a
fondo i meccanismi di controllo mentale del
cristianesimo. in lui c’e’ ancora stupore per il fatto
che le vittime e i carnefici si ritrovino a
sottomettersi al medesimo dio, ma e’ proprio qui il
potere del monoteismo.
significativa la dichiarazione: << Il mafioso ha un
rapporto con Dio che non è conflittuale perché il
mediatore con Dio che lui stesso sceglie è espressione
della sua stessa cultura.>>, certo possiamo dire che
il mafioso si sente piccolo e impotente quando deve
pensare alle capacita’ di annientamento, in tutti i
sensi, del dio dei cristiani.
per risolvere il problema di come i vittime e
carnefici non abbiamo problemi ad essere sottoposti
allo stesso dio basterebbe leggere quanto Raoul
Vaneigem scriveva di cristo: << Lo si e' visto come
mercante di sofferenze, commesso di grazie,
socialista, antifascista, stalinista, barbuto,
reichiano, anarchico.
E' stato sotto tutte le insegne, sotto tutte le
bandiere, ai due lati del bastone, nella maggior parte
delle esecuzioni capitali, dove ha tenuto sia la mano
del carnefice che quella del condannato.
Ha il suo posto nei commissariati, nelle prigioni,
nelle scuole, nei bordelli, nelle caserme, nei grandi
magazzini, nelle zone di guerriglia. Ha servito da
pennacchio, da cartello indicatore, da spaventapasseri
per conservare in pace i morti e in ginocchio i vivi,
da tortura e da regime dimagrante.>>
il magistrato dichiara: <<Perché quello che mi ha
colpito nella mia frequentazione dei mafiosi è l'avere
constatato che si tratta in moltissimi casi di
cattolici credenti e praticanti, e non c'è
simulazione.>>, basta una lettura attenta della bibbia
per trovare la fonte di ispirazione dei mafiosi.
un libro che permette di comprendere le astuzie e le
furbizie con cui il cristianesimo riesce a mantenere
il suo dominio e’ “la miseria del cristianesimo”. nel
testo vengono analizzati vari strumenti che
permettono di risolvere e fronteggiare quello che ad
alcuni sembra una contraddizione. scrive l’autore per
i: teologi << Ciò che l’uno respinge come opinione
inconciliabile con la Weltanschauung cristiana, per
l’altro è il Vangelo più sacro. Ciò che l’uno offre
come quintessenza della fede, l’altro lo condanna come
«totale svendita teologica». E sono tutti professori
ordinari di «teologia evangelica»!>>. e aggiunge <<
Qual è l’origine della miseria cronica dei teologi?
(...) Basandosi sulla tradizione autoritaria degli
autori del passato, chiamata Rivelazione, quel passato
normativo può essere adattato alle esigenze del
presente solo per mezzo di trucchi ermeneutici. E così
perdono entrambe le cose: il vero passato e il vero
presente >> (..) << La tesi dell’ottundimento degli
uomini per mezzo del cristianesimo non è impudente
menzogna di alcuni liberi pensatori, ma un amaro dato
di fatto.>>.
per la gran parte delle persone e’ difficile liberarsi
dalla sciavitu’ intellettuale cristiana, ricordiamoci
di Gregorio Nazianzeno quando scrive: "Noi facciamo
prigioniero ogni pensiero per Cristo.", e gli evasi
dal campo di prigionia e detenzione cristiana sono
ancor ben pochi.
saluti
francesco scanagatta

fonte: http://www.adistaonline.it/
da una intervista un’intervista a Roberto Scarpinato,
uno dei tre Pubblici Ministeri del processo Andreotti
e ora Procuratore aggiunto della Repubblica di
Palermo:
<<Uno dei problemi che più mi ha occupato, coinvolto,
e intrigato in questi lunghi anni di frequentazione
degli assassini e dei loro complici è stato il
problema del rapporto con Dio e l'atteggiamento della
Chiesa cattolica. Ho cercato di dare una risposta a
una domanda, che non potevo fare a meno di pormi. E
cioè: com'è possibile che vittime e carnefici siedano
nello stesso banco della chiesa e preghino lo stesso
Dio? Perché quello che mi ha colpito nella mia
frequentazione dei mafiosi è l'avere constatato che si
tratta in moltissimi casi di cattolici credenti e
praticanti, e non c'è simulazione. Gli esempi sono
noti: da Nitto Santapaola che si era fatto perfino la
cappella nel luogo di latitanza a Piero Aglieri che
faceva venire un frate per celebrare messa a tanti
altri casi. Come è compatibile il fatto che questi
uomini uccidono, sono mafiosi eppure sono in pace con
se stessi e con Dio? La conclusione a cui sono
arrivato è che in realtà non pregano lo stesso Dio,
pregano un Dio diverso. Pregano un Dio diverso perché
nella cultura cattolica il rapporto tra il singolo e
Dio è gestito da un mediatore culturale: ciascuna
articolazione sociale esprime dal suo interno un
mediatore. E così abbiamo i sacerdoti della mafia e i
sacerdoti dell'antimafia. Abbiamo un padre Puglisi che
viene assassinato perché cerca di strappare i ragazzi
del suo quartiere a un destino di mafia e abbiamo
altri sacerdoti i quali non sono immuni dalla
contaminazione della cultura mafiosa e paramafiosa.
Il mafioso ha un rapporto con Dio che non è
conflittuale perché il mediatore con Dio che lui
stesso sceglie è espressione della sua stessa cultura.
Vi sono delle chiese che sono piene la domenica del
popolo di mafia, dove ci sono dei sacerdoti che
mediano il rapporto con Dio in modo da eliminare
qualsiasi attrito e qualsiasi frizione. Per cui la
morale resta imperniata su quella sessuale e sul
dovere di obbedienza. Questo del resto è un fenomeno
universale: anche il dittatore cileno Pinochet, per
esempio, crede in Dio e si sente in pace con se stesso
e con Dio perché ha un rapporto con Dio mediato da
vescovi che la pensano come lui. In Cile, così come in
altri Paesi dell'America Latina che hanno subito delle
feroci e sanguinose dittature, ci sono i prelati che
la pensano come i dittatori ed altri che stanno dalla
parte delle vittime che sono state trucidate.
E qui arriviamo all'atteggiamento dei vertici della
Chiesa cattolica. Jean Paul Sartre ha scritto che
l'etica consiste nello scegliere ("Noi siamo le nostre
scelte"). Da questa prospettiva laica si potrebbe
forse dire che la Chiesa cattolica ha avuto un
atteggiamento antietico perché nel corso della sua
storia la sua scelta è stata troppo spesso quella di
non scegliere, consentendo così a ciascuno di avere il
proprio Dio. E quindi c'è il Dio dell'aristocrazia, il
Dio dell'alta borghesia, della media borghesia, della
piccola borghesia, il Dio dei dittatori, il Dio delle
vittime, il Dio dei mafiosi e il Dio degli
antimafiosi. A ciascuno il suo. A ciascuno il suo Dio,
con un vertice cattolico che in qualche modo non
sceglie quasi mai, e in questo suo non scegliere
alimenta una sorta di politeismo segreto e moderno,
che consente al Dio degli assassini di convivere con
il Dio delle vittime.>>
(…)
<<In una intercettazione abbiamo captato una
conversazione di una moglie di un capomafia; a questa
donna un altro mafioso comunicava che tizio, pure
appartenente a Cosa Nostra, era entrato in una
profonda crisi e che forse c'era il pericolo che
iniziasse a collaborare. E la moglie del mafioso
commentò: lui se si deve pentire si deve pentire
dinanzi a Dio e non dinanzi agli uomini.
Cioè, sostanzialmente: lui si deve affidare al
mediatore culturale, che evita l'assunzione di
responsabilità nei confronti degli altri. Ed è questo
il nodo fondamentale. >>

i brani dell’intervista sono ripresi da:
http://www.adistaonline.it/



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Wednesday, December 28, 2005

il nazismo: per la chiesa cattolica una "buona pianta"

il nazismo: per la chiesa cattolica una <<buona
pianta>>
salve,
i cattolici cercano di accreditare l'immagine di cattolicesimo in lotta con il nazismo.
niente di più falso.
per sostenere la tesi di un'opposizione cattolica al nazismo usano un'arma logora, l'enciclica «MIT BRENNENDER SORGE», in italiano viene tradotta «CON VIVA ANSIA», di pio xi emanata nel 1937.
già alla prima lettura questa enciclica è ben chiara nei suoi intenti e della positiva attenzione verso il nazismo, infatti vi troviamo scritto: << La
moderazione da Noi finora mostrata, nonostante tutto
ciò, non Ci è stata suggerita da calcoli di interessi
terreni né tanto meno da debolezza, ma semplicemente
dalla volontà di non strappare, insieme con la
zizzania, anche qualche buona pianta>>. cioe’ il
nazismo promette un buon raccolto.
c’e’ chi giustamente ha scritto: <<Si usa l'immagine
della zizzania e del grano tratta dalla parabola
riportata da Matteo (XIII, 24 - XIII, 30 ). Si
chiarisce, dunque, il pensiero del papa che non vuole
condannare tutto il nazismo (il grano) a causa della
presenza di alcuni elementi contrari alla religione
cattolica (la zizzania) ma rivendica il rispetto del
concordato e assume, come il padrone della parabola,
l'atteggiamento di non voler estirpare la zizzania per
non correre il rischio di danneggiare il raccolto.>>
il raccolto era piu’ che garantito. Hitler aveva
dichiarato nel 1935: <<lo Stato nazional-socialista
professa il cristianesimo positivo. Sarà mio sincero
sforzo proteggere le due grandi confessioni cristiane
nei loro diritti e salvaguardarle nelle loro dottrine,
dalle interferenze, e nei loro doveri di produrre
armonia con gli obblighi e le richieste dello stato
attuale>>.
e questa non era solo una <<posizione personale>>:
<<Il Partito come tale rappresenta il punto di vista
del "Cristianesimo positivo" senza essere vincolato
confessionalmente ad una particolare confessione
religiosa.>> non e’ il programma di qualche partito
democristiano, ma e’ quanto possiamo leggere al Punto
24 del Programma del Partito Tedesco
Nazional-Socialista dei Lavoratori.
non era solo una dichiarazione di comodo. il punto era
condiviso da tutta la gerarchia del partito: <<Noi
crediamo che c’è un Dio nei cieli che ci ha creato, ci
ha guidato e ha pubblicamente riversato la sua
benedizione su di noi. Noi crediamo che Dio ci ha
mandato Adolf Hitler così che la Germania possa
ricevere un fondamento per la sua esistenza attraverso
tutta l’eternità.>> sono le parole di Robert Ley,
capo del Fronte Tedesco del Lavoro.
l’enciclica «MIT BRENNENDER SORGE» non rappresento
niente di particolarmente traumatico nel rapporto
cattolici nazisti. solo due anni dopo, nel 1939,
leggiamo in una lettera pastorale dei vescovi
cattolici della Germania: <<In quest'ora decisiva
esortiamo i nostri soldati cattolici a fare il loro
dovere in ubbidienza al Fuhrer e ad essere pronti a
sacrificarsi completamente.>>.
era un ricambiare le promesse fatte.
Hitler aveva dichiaro, il 1° febbraio 1933, al suo
primo discorso come nuovo Cancelliere, che i membri
del suo Governo <<avrebbero rispettato e difeso i
principi di base su cui è stata eretta la nostra
nazione. Essi considerano il cristianesimo una base
della nostra moralità nazionale>>.
qual’e’ il motivo di questa enciclica: <<Chi quindi
vuole banditi dalla Chiesa e dalla scuola la storia
biblica e i saggi insegnamenti dell'Antico Testamento,
bestemmia la parola di Dio, bestemmia il piano della
salute dell'Onnipotente ed erige a giudice dei piani
divini un angusto e ristretto pensiero umano. Egli
rinnega la fede in Gesù Cristo, apparso nella realtà
della Sua carne, il quale prese natura umana da un
popolo, che doveva poi configgerlo in croce. Non
comprende nulla del dramma mondiale del Figlio di Dio,
il quale oppose al misfatto dei Suoi crocifissori,
qual sommo sacerdote, l'azione divina della morte
redentrice e fece così trovare all'Antico Testamento
il suo compimento, la sua fine e la sua sublimazione
nel Nuovo Testamento.>> ed ancora: << I Libri Santi
dell’Antico Testamento sono tutti parole di Dio, parte
organica della Sua Rivelazione.>>.
ai cattolici e al loro papa non piace l’Avversione al
Cattolicesimo, l’odio per la Romanità che sono dei
pilastri del cristianesimo germanico, come era
concepito da Arthur Rosemberg.
l’odio anti-romano del rosemberg nell’enciclica viene
cosi’ contrastato: <<La fede nella Chiesa non si
manterrà pura e incontaminata, se non sarà appoggiata
nella fede al Primato del Vescovo di Roma.>>
una semplice disputa su chi e’ il capo.
lo stesso hitler aveva fatto presente di considerare
le idee del rosemberg solo opinioni personali.
nella Germania nazista in alcuni ambienti si sosteneva
il culto di un Cristo ariano di matrice non giudaica.
Molti studiosi delle chiese cristiane, in particolare
quelle luterane, resero marginale il testo del Vecchio
Testamento nell’intento di negare le radici ebraiche
del Cristianesimo, si arrivò anche ad escludere la
nascita in seno al popolo ebraico di Gesù Cristo,
presentato come un ariano tradito dai Giudei.
la zizzania, per la chiesa cattolica, era tentativo di
alcuni nazisti di cancellare la radice
veterotestamentaria del Cristianesimo.
la chiesa cattolica voleva mantenere l’esclusiva
dell’anti-giudaismo. Pio XI rivendica per i cristiani
di essere «spiritualmente semiti». la chiesa cattolica
si considera il vero popolo di dio, il vero popolo
d’israele, la chiesa cattolica si reputa di essere
l’autentico ebraismo. vediamo di capire questo
passaggio:
<< Monsignor Mattioli scrive: “Dal popolo ebraico
doveva nascere il Messia… Israele aveva una missione
storico-salvifica da compiere. Ora con la nascita di
Cristo questa missione si è adempiuta… A Israele,
popolo delle promesse, è succeduta la Chiesa
cristiana, popolo della realizzazione”>>(da "IL VOSTRO
PADRE È IL DIAVOLO" di don Curzio Nitoglia).
la chiesa cattolica ricordava al nazismo il suo
diritto esclusivo di perseguitare il <<popolo
deicida>>.
<<Nello stesso programma nazista di recide le radici
biblico-ebraiche della civilta’ europea, pio xi
ravvisava (encliclica “mit brenneder sorge”, 1937)
risonanze marcionite: condannando l’antisemitismo
hitleriano, ricordava la condanna del marcionismo. Ma
condannando il marcionismo, assumendo l’”antico
testamento” come una radice e una premessa del “nuovo
testamento”, il cristianesimo si e’ trovato a
contendere con gli ebrei il monopolio su una
tradizione, contesa tanto piu’ imbarazzante in quanto
l’ebraismo non ha lasciato il campo all’avvento del
cristianesimo, ma ha continuato a sussistere. Ed
ereditare la ricchezza (la bibbia, nella fattispecie)
da un vivente invece che da un defunto, e’ un caso
classico di faida familiare: gli eredi si dibattono di
fronte all’alternativa o della soppressione del
vegliardo che non ha alcuna intenzione di estinguersi,
o della dichiarazione notarile della sua
(sopraggiunta o congenita) incapacita’ di intendere e
di volere. E questa e’ appunto l’alternativa su cui ha
continuato ad oscillare il cristianesimo nei confronti
degli ebrei. Talvolta ha istigato al massacro, alla
soppressione; constantemente ha elaborato l’idea che
gli ebrei fossero incapaci di intendere le loro stesse
scritture – se intendono secondo la carne e non
secondo lo spirito, aveva sentenziato san paolo -; e
dunque il cristianesimo le ereditava a buon diritto e
a pieno titolo.>> (stefano levi della torre in
“intolerranza e societa’”).
l'enciclica «MIT BRENNENDER SORGE» era solo un richiamo fraterno al nazismo di non tramutarsi in un'eresia cristiana.
la chiesa cattolica non poteva tollerare nessun affacciarsi di <<eresie cristiane>>, considerava il nazismo un buon raccolto, non voleva permettere alla zizzania di propagarsi. e da come abbiamo visto il richiamo all'ordine venne prontamente accolto.
saluti.
Francesco scanagatta

L�OPERA DEI MISSIONARI MESSA IN DISCUSSIONE

L’OPERA DEI MISSIONARI MESSA IN DISCUSSIONE

<< Il presidente del Venezuela sta cacciando gli
evangelisti dal paese sostenendo si tratti di spie per
conto degli Stati Uniti. Il loro ruolo all’interno
delle tribù indigene è stato controverso.
(..)
Lo scorso mese Chavez ha ordinato l’espulsione dalla
foresta amazzonica di circa 200 missionari evangelici
appartenenti alla chiesa battista. La sua accusa è che
si tratti di spie impegnate ad insidiare e sfruttare
le tribù locali usando le piste d’atterraggio della
giungla per la “penetrazione imperialista”. Dalla
scorsa settimana i missionari hanno 90 giorni di tempo
per lasciare la zona.
(…)
Gary Greenwood, scrupoloso missionario timorato di
Dio, (…) Sebbene abbia ammesso insieme ad altri
missionari che il loro scopo principale era quello di
convertire gli indiani al cristianesimo, il giovane
trentatreenne afferma di aver passato la maggior parte
del tempo ad aiutarli.
(…)
Alcuni osservatori vedono questa espulsione, che ha
colpito la Nuova Missione della Florida e le sue
propaggini, come parte di un irrigidimento verso i
gruppi religiosi da quando il predicatore televisivo
statunitense Pat Robertson lo scorso agosto suggerì
l’assassinio di Chavez. La Chiesa di Gesù Cristo dei
Santi degli Ultimi Giorni di base nell’ Utah annunciò
il mese scorso di aver ritirato tutti i suoi 219
missionari dal paese a causa dei crescenti ritardi e
difficoltà per ottenere o rinnovare i visti. Chavez è
in dissidio anche con la Chiesa Cattolica Romana.
(..)
Alcuni antropologi e funzionari di governo hanno
acclamato l’azione di Chavez, sostenendo che
l’espulsione sia la giusta conclusione di un dibattito
che in Venezuela si protrae da 60 anni e riguarda la
possibilità che gli evangelisti, pur fornendo servizi
essenziali, minaccino la diversità culturale delle
etnie venezuelane attraverso l’imposizione
dell’assimilazione e della modernità. Affermano che i
problemi creati dai missionari non sono lo spionaggio
o il capitalismo sfrenato bensì i cambiamenti
religiosi e comportamentali che vengono imposti alle
tribù in cambio di materiali e assistenza medica.
Secondo i critici questi cambiamenti stanno
distruggendo i riti primitivi delle tribù e derubano
la gente di ciò che le Nazioni Unite ha definito
patrimonio culturale mondiale. "L’attività delle Nuove
Tribù costituisce un genocidio culturale e lo stato
deve risponderne," afferma l’ex senatore ed
antropologo Alexander Luzardo in un’intervista
rilasciata nella capitale Caracas.
"Per troppo tempo lo stato ha tollerato la loro
presenza in quelle aree demandando loro le
responsabilità nei settori della sanità e
dell’educazione."
(..)
Greenwood non ha negato di voler insegnare agli
Indiani la Bibbia,che è stata tradotta nel linguaggio
Yanomami e di mostrare loro "la strada del Signore."
Questi insegnamenti includono lo scoraggiare gli
Yanomami dall’assumere sostanze alcoliche o
allucinatorie, dal praticare la poligamia e l’incesto
nonché dalla violenza fra tribù. Ha però ribadito che
a nessun indiano di Cuwa sono stati negati vestiti,
cibo o medicine perché non aveva rispettato i suoi
insegnamenti religiosi.
(..)
Alcuni sostenitori dell’espulsione la considerano un
segno positivo di impegno da parte del governo
venezuelano che finalmente assume le proprie
responsabilità riguardo alle popolazioni native.
(..)
Liborio Guarulla, il primo governatore nativo dello
stato di Amazonas ed alleato di Chavez, ha dichiarato
in un’intervista che Chavez stava difendendo la
diversità in Venezuela. Guarulla l’ha definita
un’inversione rispetto alla politica presidenziale del
passato atta a favorire l”unità culturale” un
obiettivo che secondo lui i missionari hanno portato
vicino velocizzando l’assimilazione delle tribù. "Ne
emerge un quadro davvero sconcertante che vedeva la
Missione delle Nuove Tribù impegnata ad imporre ai
nativi una visione apocalittica ed obbligatoria
secondo cui la fine del mondo era vicina”, afferma
Guarulla. Aggiunge che il governo di Chavez si sta
davvero impegnando per fornire quei servizi sanitari
ed educativi finora garantiti dai missionari.
>>(1)

(1)
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1625



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Sunday, December 25, 2005

cristianesimo e nazismo

cristianesimo e nazismo
salve,
l’uscita del libro <<Il santo Reich>> conferma
quello che noi pagani da sempre sosteniamo: il nazismo
e’ stato un movimento cristiano. abbiamo piu’ volte
documentato come il paganesimo non fosse presente nel
nazismo.
c’e’ da ricordare che le idee definite come
<<pagane>>, presenti in questo movimento, in realta’
erano solo posizioni anti-romane e anti-cattoliche
ispirate dalla riforma protestante.
il termine <<paganisti>> non deve trarre in inganno,
lo stesso autore parla di ambivalenza di questa
corrente. << Tra i "paganisti" di maggior rilievo nel
movimento nazionalsocialista figura senza dubbio
Alfred Rosenberg, l'autore del "Mito del XX secolo".
Egli "in ultima istanza sostiene che il cristianesimo
può essere riformato e salvato dalle infezioni
"giudaico-romane" del clero che lo rappresenta".
Rosenberg, al pari del suo "grande mentore" Houston
Stewart Chamberlain, era convinto che "Gesù fosse
stato ariano" e sosteneva che "per quanto Gesù fosse
nato all'interno di una cultura ebraica, "non vi era
la benché minima ragione" per supporre che fosse
ebreo. L'insegnamento di Cristo secondo cui il Regno
dei cieli è dentro di noi era un insegnamento mistico,
e assolutamente non-giudaico".
>>.
al riguardo il <<paganista>> Rosemberg dichiarava:
<< Oggi Gesù appare a noi come Signore [Herr] sicuro
di sé, nel migliore e più alto significato della
parola. E' la sua vita che per le genti germaniche
acquista significato, non la sua morte tormentata, che
è l'immagine sua tra i popoli delle Alpi e del
Mediterraneo. Il potente predicatore, incollerito nel
tempio, l'uomo che trascinva i suoi seguaci, è
l'ideale che oggi scaturisce risplendente dai Vangeli,
non l'agnello sacrificale dei profeti ebraici, non il
crocefisso>>.
nel suo programma originario il partito nazista
scriveva: << Il Partito si schiera a favore di un
cristianesimo positivo, senza legarsi a nessuna
particolare confessione>>.
adolf hitler aveva una grande considerazione di gesu’
cristo. hilter scriveva nella seconda parte del <<Main
Kampf>>: <<Gesù Cristo non occultò le sue opinioni
sul popolo ebraico; e, quando fu necessario, mise mano
perfino alla frusta per scacciare dal tempio di Dio
questi nemici di tutto il genere umano, che allora
come adesso vedevano nella religione soltanto un mezzo
per concludere affari. Quella fu la ragione per la
quale egli fu crocifisso, mentre il nostro attuale
cristianesimo politico si abbassa, in tempo di
elezioni, a mendicare i voti ebraici - salvo dopo
concludere accordi politici con partiti giudaici atei
anche a svantaggio del proprio popolo.>>

da quello che mi risultata questo testo ha avuto un
paio di recensione sui quotidiani. all’estero di
questo libro si e’ scritto: << “il santo reich” è un
lavoro brillante e provocatorio che rimaneggerà il
dibattito intero sul cristianesimo e sul nazismo. ci
si puo’ rendere conto che il cristianesimo ha
abbracciato il nazismo di più di quanto noi abbiamo
usato credere>>. non e’ difficile pensare che, in
italia, ci sara’ qualcuno che si impegnera’ affinche’
gli italiani non abbiamo da dubitare delle
affermazioni del signor ratzinger.

ho trovato, in internet, questa recensione che ci
permette di comprendere il contenuto del libro.
saluti.
francesco scanagatta

Il santo Reich di
Steigmann-Gall Richard

Editore: Boroli Editore
recensione tratta da:
http://www.bol.it/libri/scheda/ea978887493051.html
Negli ultimi anni pressoché tutti gli aspetti del
nazismo sono stati passati al vaglio dell'analisi
storica. Ci si è chiesti se il nazismo fosse moderno o
antimoderno, progressista o reazionario, capitalista o
socialista, espressione della classe media o
interclassista; è stata messa in discussione persino
la centralità dell'antisemitismo nel movimento. Un
aspetto di fondo è rimasto invece incontestato: la
convinzione che il nazismo fosse un movimento
profondamente anticristiano e che blandì il
cristianesimo in modo cinico e opportunista, dapprima
per ottenere vantaggi nella lotta elettorale, in
seguito per mantenere l'ordine sociale. Passando in
rassegna le concezioni religiose dei gerarchi nazisti,
anche attraverso gli scritti privati e le
dichiarazioni rese a porte chiuse, Steigmann-Gall
rimette in esame questo assunto. Egli indaga sul ruolo
del cristianesimo nel movimento e scopre che sotto
diversi aspetti il nazismo pretese di essere erede
della cultura cristiana, soprattutto del
protestantesimo tedesco, e che molti leader si
consideravano buoni cristiani. Dimostra altresì che il
richiamo al cristianesimo rappresentò per i nazisti
una risorsa: le battaglie contro i nemici della
Germania furono presentate come una guerra in nome del
cristianesimo, in difesa del bene e contro il male,
per Dio e contro il demonio, per il popolo e contro il
giudaismo. Nel nazismo si contrapposero due correnti
di pensiero religioso. I cosiddetti "cristiani
positivi" ritenevano che il nazismo fosse compatibile
con il cristianesimo, o addirittura che affondasse in
esso le sue radici, e concepivano il movimento come la
risposta cristiana, al di sopra delle confessioni, ai
profondi sconvolgimenti che la guerra aveva portato
nella società tedesca. I "paganisti" respingevano
invece il cristianesimo e si proponevano di creare una
religione ispirata ai miti nordici. Steigmann-Gall
dimostra però che la loro negazione del cristianesimo
era solo parziale, e che nella nuova religione essi
integravano aspetti del pensiero cristiano,
soprattutto nella versione protestante tedesca. Molti
capi nazisti poi, sia paganisti sia cristiani,
riverivano in Gesù il primo "ariano" e antisemita,
strumentalizzando la sua lotta al giudaismo corrotto.
Lutero, poi, era visto da molti come un grande eroe
nazionale: non solo il primo protestante ma anche il
primo con una piena identità tedesca e quindi il primo
nazista 'ante litteram'. Di qui il particolare
interesse per le Chiese protestanti e il tentativo di
creare una Chiesa unificata protestante del Reich sul
modello della Chiesa anglicana. Anche se dopo il
fallimento di questi tentativi il movimento accentuò i
caratteri antireligiosi, molti nazisti restarono
convinti che il cristianesimo avesse un grande rilievo
nella loro ideologia.


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Friday, November 04, 2005

PRIMO CONGRESSO DI STUDI LAICI SUL CRISTIANESIMO

PRIMO CONGRESSO DI STUDI LAICI SUL CRISTIANESIMO
MONTEGROTTO TERME (padova)

salve,
vi invio il programma del <<primo congresso di studi
laici sul cristianesimo>> che avra’ per tema: << GESU'
... YESHUA>>.
i nomi dei relatori sono gia’ indice dell’importanza e
della qualita’ del congresso.
in un momento in cui l’integralismo monoteista si
impegna per ripristinare i roghi dell’inquisizione, e’
fondamentale che anche i laici si impegnino alla
demolizione del mostro monoteista.
tra i relatori voglio citare Roberto Vacca. penso che
alcuni abbiamo avuto la fortuna di vederlo in una
puntata, della fine dello scorso anno, della
trasmissione <<porta a porta>> in cui si trattava di
religione.
il suo intervento si puo’ considerare favoloso.
quando bruno vespa ha affermato che in italia c’e’
liberta’ di religione, roberto vacca gli ha ricordato
che esiste una sola religione che e’ discriminata, ed
e’ quella dei <<gentili>>.
sempre durante questa trasmissione roberto vacca, e’
invitato da bruno vespa a definirsi. un commentatore
l’ha cosi’ definita: << egli non si definiva
"agnostico", poichè questa parola identifica chi è
senza sapere, nè tantomeno "ateo", poichè questa
parola identifica colui a cui manca qualcosa, mentre
invece è agli altri che "cresce". per definire se
stesso usava il termine "gentile" (termine che gli
ebrei utilizzano per definire coloro che non fanno
parte della loro comunità) che significa letteralmente
"tribale",dal latino"gens". >>
nella trasmissione, tranne lui, tutti a raccontare di
un cristianesimo buono. roberto vacca
ha smascherato la falsita’ di questa affermazione
semplicemente aprendo una bibbia e cominciando a
leggere alcuni versetti. uno dei primi che ha letto:
<< Non lascerai vivere la strega>> .
tutto cio’ che ha detto in quella trasmissione
meriterebbe di essere riportato.
se non avete visto ed ascoltato roberto vacca a
<<porta a porta>> potete recuperare venendo al
congresso.
voglio anche far rilevare la presenza di luigi
cascioli.
luigi cascioli ha denunciato il prete del suo paese
perche’ sosteneva la storicita’ dell’esistenza di
Gesu’.
in una delle sue denuncie scrive che << Con il
presente esposto non si vuole contestare la libertà
dei cristiani di professare la propria fede, sancita
dall'art. 19 della Costituzione, ma si vuole
stigmatizzare l'abuso che Chiesa Cattolica commette
avvalendosi del proprio prestigio per inculcare come
fatti reali e storici quelle che non sono altro che
invenzioni >>.
un uomo di coraggio che merita di essere ascoltato.
l’occasione mi permette di ricordare anche il giudice
Luigi Tosti
a cui deve andare tutta la nostra solidarieta’ e
sostengo.
voglio anche ringraziare gli amici dell’associazione
<<salute e ambiente>> che cosi’ tanto si sono
impegnati per realizzare questo congresso.
come un grandissimo ringraziamento deve essere rivolto
a tutte quelle associazione che hanno promosso e
sostenuto
questo congresso.
un particolare non secondario: l’ingresso e’ gratuito!
al congresso e’ stato invitato anche l’autore della
monumentale << Storia criminale del cristianesimo>>
Karlheinz Deschner, speriamo di poterlo vedere al
congresso.
ci vediamo al congresso.
ciao
francesco scanagatta

------il programma:---
PRIMO CONGRESSO DI STUDI LAICI SUL CRISTIANESIMO
argomento: - GESU' ... YESHUA

DOMENICA 27 NOVEMBRE 2005 inizio alle ORE 09:30
PALAZZO DEI CONGRESSI
VIA SCAVI, 14 - MONTEGROTTO TERME (padova)

INGRESSO LIBERO

relazioni:
ROBERTO VACCA : RAZIONALISMO, RELIGIONE E
SUPERSTIZIONE
ENRICO GALAVOTTI: GLI STUDI LAICI SULLE RELIGIONI IN
INTERNET
DAVID DONNINI: GESU' UNA VICENDA STORICA DA
RISCOPRIRE?
LUIGI CASCIOLI, autore de "la favola di Cristo": UN
PROCESSO SULL'ESISTENZA DI GESU'
LODOVICO MAZZERO: QUALI VERITA' SU GESU' CRISTO?

con il contributo speciale di PIERGIORGIO ODIFREDDI,
professore di logica e matematica, autore di saggi e
libri divulgativi sulla scienza e la religione.

moderatore: PINO NICOTRI giornalista de L'Espresso

(per informazioni sul congresso: num. di telefono:
338/796.39.68 )



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Wednesday, November 02, 2005

"COLPEVOLI DI SCHIAVISMO, COMPLICI DI HITLER: LE CHIESE CRISTIANE AL TEMPO DEL NAZISMO"

<<COLPEVOLI DI SCHIAVISMO, COMPLICI DI HITLER:
LE CHIESE CRISTIANE AL TEMPO DEL NAZISMO>>
salve,
il ratzinger beatificando un vescovo tedesco ha
dichiarato: <<In nome di Dio, denunciò l’ideologia
neopagana del nazionalsocialismo, difendendo la
libertà della Chiesa e i diritti umani gravemente
violati(…)>>.
certo per il pubblico e per i creduloni basta far
credere che la chiesa sia stata perseguitata dal
nazismo. in realta’ questa persecuzione non e’ mai
esistita. esiste una notizia che dimostra esattamente
il contrario. il fatto storico e’ confermato anche da
fonti cattoliche. questa notizia e’ stata quasi
completamente ignorata dai mezzi di comunicazione.
la chiesa cattolica tedesca ha risarcito dei
deportati, deportati dal nazismo, che furono costretti
a lavorare per gli enti religiosi cristiani.
il Cardinale Lehmann ha fornito questa motivazione
<<per adempiere più celermente alla responsabilità
specificatamente religiosa per aver impiegato
lavoratori nelle istituzioni cattoliche di allora.>>
strana forma di persecuzione!
tutti i monoteismi sono impegnati nella lotta contro
il paganesimo. per attaccare i pagani ogni argomento
e’ buono.
d’altronde la menzogna e’ connatura al monoteismo,
basti pensare all’invenzione di un dio creatore.
sono certo che qualcuno sara’ piu’ realista del re.
sicuramente <<i soliti>> metteranno in discussione
anche le stesse fonti cattoliche.
se non bastasse, una piccola documentazione
fotografica,
dei buoni rapporti tra la chiesa cattolica e il
nazismo, la trovate in:
http://emperors-clothes.com/vatican/cpix.htm
saluti.
francesco scanagatta
----------------------

Fonte Adista.
http://www.adista.it/numeri/adista00/adista57.htm#t1

<<
30474. BERLINO-ADISTA. La Chiesa cattolica tedesca e
quella protestante, durante il regime nazista,
utilizzarono il lavoro dei cosiddetti "schiavi del
Terzo Reich", i prigionieri deportati dalle SS e
detenuti in condizioni disumane. Lo hanno rivelato in
questi giorni i quotidiani tedeschi "Tagesspiegel" e
"Suddeutsche Zeitung", affermando che durante la
seconda guerra mondiale, nel monastero di Ettal, in
alta Baviera, la Chiesa cattolica utilizzò 39
deportati sovietici, polacchi e francesi per
sostituire, nei lavori manuali, i preti partiti per il
fronte ed i molti dipendenti laici del monastero che
lavoravano nella Wehrmacht. (…)
Resta l'attesa per un impegno finanziario da parte
della Chiesa cattolica. Secondo quanto riporta la
"Suddeutsche Zeitung" (21/7), il portavoce della
Conferenza episcopale, Rudolf Hammerschmidt, i vescovi
prenderanno in esame l'ipotesi di partecipare al
risarcimento nel corso della loro prossima riunione,
che avrà luogo alla fine di agosto.
>>

http://www.rom.diplo.de/it/Nachrichten__09__05/01__09__seite.html
La Chiesa Cattolica risarcisce circa 590 ex lavoratori
forzati
A 60 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale la
Chiesa Cattolica ha risarcito circa 590 ex lavoratori
forzati con 1,49 milioni di euro.
Il Presidente della Conferenza Episcopale tedesca, il
Cardinale Karl Lehmann, ha comunicato ieri che
ciascuno ha ricevuto 2556 euro. Si tratta di un gesto
di scusa e riconciliazione che riveste grande
importanza per tutti gli interessati.
Lehmann ha definito il quinquennio di lavoro condotto
dalle varie istituzioni religiose per individuare i
circa 5000 ex lavoratori forzati che durante la
Seconda Guerra furono impiegati in strutture religiose
“l'impresa più impegnativa della ricerca storiografica
religiosa”. Oltre al fondo per il risarcimento la
Chiesa nel 2000 aveva istituito anche un fondo per i
progetti di riconciliazione del valore di 5 milioni di
euro che sono serviti a finanziare ben 175 iniziative.
La maggior parte dei 594 risarcimenti effettuati è
stata assegnata in Polonia (289). 150 sono stati i
casi risarciti in Ucraina. Negli archivi sono elencati
4519 nominativi ma le ricerche ne hanno segnalati
4951. Molti di questi non sono più stati reperibili e
dei 1417 individuati, 823 erano già deceduti.
La Conferenza Episcopale cattolica, a differenza della
Chiesa Evangelica, non ha partecipato alla Fondazione
dell’Economia Tedesca per il risarcimento degli ex
lavoratori forzati e il Cardinale Lehmann ha così
spiegato questa via: “per adempiere più celermente
alla responsabilità specificatamente religiosa per
aver impiegato lavoratori nelle istituzioni cattoliche
di allora.”
(Fonte: dpa, 01.09.2005)

http://diocesi.perugia.it/raccordo/archivio/180292000.htm
Con lettera del 14 dicembre 2000, S.E. Mons. Karl
Lehmann, Presidente della Conferenza Episcopale
Tedesca ha comunicato la decisione di quella
Conferenza Episcopale di costituire un fondo di
indennizzo a beneficio di persone costrette ai lavori
forzati al tempo del nazismo in strutture collegate
con la Chiesa Cattolica. Si tratta di un gesto assai
significativo, con cui la Chiesa tedesca esprime la
sua premura per la giustizia e la riconciliazione.

S.E. Mons. Lehmann chiede alla Conferenza Episcopale
Italiana che sia data la più ampia divulgazione a
questo gesto, cosi che si possano raggiungere
concretamente le finalità prefisse. Si è provveduto
pertanto a tradurre la lettera, con i relativi
allegati, e con la presente viene inviata a tutti i
Vescovi delle Diocesi italiane, con l'invito a
individuare le forme più adatte a diffondere presso i
possibili interessati la notizia della costituzione
del fondo e le modalità con cui mettersi in contatto
con l'apposito ufficio presso la Caritas Tedesca.



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Tuesday, November 01, 2005

halloween "pagana" contro pedofilia cristiana

halloween <<pagana>> contro pedofilia cristiana

salve,
anche quest’anno i monoteisti in tutte le salse si
sono impegnate contro la festa di Halloween.
la festa ha avuto un grande successo. sono trascorsi
solo pochi anni da quanto solo noi pagani celebravamo
questo evento. certo halloween e’ stata recuperata
dal mercato e dal consumismo. ma questo non e’
importante. nel suo significato questo momento
rappresenta un cambiamento di prospettiva su come i
bambini affrontino una festa.
le feste presenti nel nostro calendario hanno
un’impronta troppo cristiana. anche le ricorrenze
laiche sono inflazionate dalla presenza di esponenti
religiosi.
anche se sono alcuni anni che non celebro piu’ rituali
durante halloween, sono sempre di sostengo a chi vuole
festeggiare in questo giorno.
reputo halloween una festa educativa per i bambini.
perche’ insegna ai giovani un diverso e migliore
rapporto con gli adulti. e’ bello vedere il coraggio
dei bambini che girano per le case e suonano i
campanelli e ti dicono: <<dolcetto o scherzetto?>>. e’
importante vedere i ragazzi che si organizzano da
soli, che si fanno coraggio per suonare i campanelli,
che si fanno forza per chiedere porre la classica
domanda agli adulti.
il loro agire non e’ controllato da nessuno. non fanno
questa per la parrocchia. cercano il divertimento. non
dipendono da nessuno.
si puo’ capire perche’ un vescovo ha dichiarato:
<<La festa di Halloween è uno sgarro all'identità
cristiana e non ha niente a che vedere con la visione
cristiana della vita". >>
non abbiamo alcun problema nel concordare con quanto
dice.
facendo una piccola rassegna stampa sulla festa di
halloween ho trovato una dichiarazione incredibile.
scrivono quelli del telefono antiplagio: <<il
capodanno esoterico, la festa piu' importante per i
seguaci di Satana. (..) Le origini di Halloween,
quindi, sono connesse alla magia e al satanismo. (…) I
bambini, purtroppo, sono le persone piu'
influenzabili. (…) Halloween puo' essere anche
un'occasione per fare sacrifici, perfino umani, e
messe nere. >>(1)
per capire questi elementi basta visitare il loro
sito, e leggere i loro principi. la loro ispirazione
viene dalla bibbia e sul loro sito riportano questo
versetto: <<Devi far morire la donna che pratica la
magia. (Esodo 22,17)>>. penso che ogni commento sia
superfluo.
a tutti i cristiani importa impedire che i giovani
crescano.
ho letto dichiarazione incredibili e folli dei
cristiani contro una festa, ma non ho trovato simili
parole contro la pedofilia dei loro sacerdoti.
certo per un cristiano un bambino che ha coraggio, che
e’ indipendente, che e’ sicuro, diventa una preda
difficile.
mentre leggevo le dichiarazioni di questi cristiani ho
trovato una notizia che risale a pochi giorni prima
della festa di halloween.
la notizia viene da un paese profondamente cattolico
come l’irlanda.
nella cattolica irlanda la pedofilia cattolica e’
emersa.
in un paese cattolico, un uomo politico cattolico si
trova a dichiarare: << A nome del governo condanno le
gravi mancanze di quanti si trovavano in posizioni di
responsabilità nella diocesi di Ferns>>.
vi chiede ancora perche’ i cristiani attacchino la
festa di halloween?.
saluti
francesco scanagatta

(1)
http://www.comunicati.net/comunicati/societa_civile/varie/16503.html
---------------------------
dal sito:
http://www.irlandando.it/news/news.asp?id=557
26/10/2005
Il governo irlandese accusa la Chiesa per la copertura
di abusi sessuali
La Chiesa cattolica irlandese nella bufera per un
nuovo scandalo di pedofilia.Al termine di un'inchiesta
durata anni, il governo di Dublino ha concluso che la
Diocesi di Ferns, pur sapendo, non ha preso
provvedimenti contro 21 sacerdoti accusati di abusi
sessuali.
Nel 2002 il vescovo, Brendan Comiskey, fu costretto
alle dimissioni quando si scoprì che era al corrente
degli abusi commessi da un ecclesiastico della
diocesi: Padre Sean Fortune, suicidatosi tre anni
prima - travolto dagli scandali.
Nel rapporto dell'esecutivo, presentato ieri dal
ministro irlandese per l'infanzia Brian Lenihan, si
dettagliano un centinaio di casi risalenti sino a metà
degli anni '60 e si biasima la Chiesa per non aver
protetto le giovani vittime.
"A nome del governo condanno le gravi mancanze di
quanti si trovavano in posizioni di responsabilità
nella diocesi di Ferns", ha detto Lenihan.
L'arcivescovo Sean Brady, Primate d'Irlanda, ha
espresso la "vergogna della Chiesa" per l'"orrendo
tradimento della fiducia".
Tre anni fa la gerarchia cattolica accettò di pagare
128 milioni di euro di risarcimento alle vittime di
altri abusi sessuali perpetrati in istituti religiosi.

dal sito:
http://www.megachip.info/modules.php?name=News&file=article&sid=1710
<< Un fatto emerso non spontaneamente, purtroppo, ma
soltanto per ordine del tribunale che ha imposto alla
diocesi di aprire gli archivi ai 560 querelanti che la
assediano.

Soltanto la paura, l'arroganza, forse il senso di
impunità di cui la gerarchia soffriva possono spiegare
casi come quello del Padre (parola che si usa in
questo caso con un brivido) Michael Baker che
spontaneamente, volontariamente, confessò all'allora
arcivescovo Mahony di essere un molestatore di
bambini, nel 1985. La risposta fu di mettere tutto a
tacere, di sospenderlo dalla sua parrocchia, di
proibirgli contatti con i minorenni e di sottoporlo a
una serie di sedute con psichiatri e psicologi.

Soddisfatta, la curia lo riassegnò ad altre parrocchie
in Arizona dove Baker ricadde prevedibilmente nelle
sue abitudini. Almeno dieci sono i casi documentati di
bambini che egli molestò gravemente dopo la sua
"riabilitazione" e dunque certamente assi più
numerosi, visti il pudore le vergogna che hanno
impedito a molte vittime di farsi avanti.

Si dovette aspettare il 2000, quindici anni dopo la
sua confessione, per vederlo finalmente spretato ed
espulso dalla Chiesa.

Quello di spostare sulla scacchiera i pezzi marci e
colpiti dalle accuse più gravi era il metodo scelto
dagli arcivescovi per mettere a tacere gli scandali,
insieme con qualche forma di risarcimento in danaro
alle famiglie colpite dai predatori in clergy. Fino al
2002, quando la tragedia dei preti pedofili esplose
incontenibile a Boston portando la curia quasi alla
bancarotta finanziaria oltre che morale, la diocesi di
Los Angeles, la più estesa d'America con cinque
milioni di fedeli sui 60 milioni di cattolici
americani, aveva sborsato 10 milioni di dollari.

Una piccola somma, ricordando che il primo caso
registrato di "silenzio comperato" risaliva al
lontanissimo 1935. Ma la collaudata e triste formula
manzoniana del "sopire e sedare" è stata spazzata via
dall'uragano che si abbatté nel 2002 su Boston, altro
caposaldo dell'America cattolica sulla costa opposta,
dove 500 preti furono accusati di pedofilia, uno
condannato al carcere per violenza carnale su bambini
e un assegno da 100 milioni di dollari è stato pagato
per danni alle famiglie.

Un conto che potrebbe impallidire davanti al disastro
che queste ultime rivelazioni prospettano a Los
Angeles. Lo scorso anno, la diocesi di Orange County,
sobborgo losangeleno, è stata condannata a 100 milioni
di danni per gli 85 casi di pedofilia provata in
tribunale. Dal 2002, le denunce, sicuramente stimolate
anche dal successo delle precedenti e dalla
sostanziosa ricompensa, sono lievitate.

Centoventisei sacerdoti e altrettanti diaconi e
personale non ordinato, per un totale di 250
dipendenti dalla archidiocesi di Los Angeles sono
stati denunciati e gli avvocati di parte stimano in
500 milioni il possibile "pay off", il conto finale.

Ma neppure la lezione di Boston, dove la resistenza
passiva del cardinale Law servì soltanto a ingigantire
lo scandalo e a turbare il gregge, è stata imparata a
Los Angeles, dove ancora si è tentato di insabbiare.
La curia aveva ammesso che ancora quattro sacerdoti
riconosciuti pedofili sono in attività. Ma quando i
cassetti dei segreti si sono aperti, e i documenti
sono stati pubblicati sul sito della arcidiocesi, si è
scoperto che erano, che sono, il doppio, otto.

Eppure anche queste rivelazioni non sarebbero che "uno
sguardo dalla serratura" sostiene l'avvocato dei
querelanti, che ha ovviamente interesse a dirlo. La
sola certezza è che questi casi, che feriscono la
Chiesa Cattolica americana, per ora soltanto quella
americana, nel cuore della propria missione più
cruciale, l'apostolato presso i bambini, aumenteranno,
perché in ogni diocesi, da Boston, a New York, a
Milwaukee, a Miami, a Dallas, le denunce si accumulano
e le proteste di quella "tolleranza zero" promessa già
da Giovanni Paolo II non convincono e non dissipano le
nuvole di ansia presso i genitori.

Non quando leggono il dossier oggi pubblico di padre Richard Henry, denunciato dalle suore presso la chiesa del Santo Rosario che avevano informato, garbatamente, il vescovo delle "sue eccessiva predilezioni per i bambini", andò in prigione nel 1993 ma soltanto due anni or sono, nel 2003, venne finalmente espulso dalla Chiesa Cattolica Romana, creando l'impressione di essere più intenta a estirpare i peccati dalle società civile che a bonificare se stessa.

Vittorio Zucconi
da www.repubblica.it

dialogo interreligioso giudaico-cristiano

dialogo interreligioso giudaico-cristiano

salve,
come pagani abbiamo non ci e’ mai piaciuto il termine
dialogo interreligioso. e’ un concetto che appartiene
alla visione religiosa del monoteismo. il dialogo
interreligioso ha la caratteristica di voler far
superare tutte le differenze e portare ad sola visione
del mondo. questo e’ realizzabile solamente per chi
concepisce un unico dico.
proprio in questi giorni e’ stata pubblicata
un’intervista al l rabbino Rabbino Ángel Kreiman.
ma per capire la portata delle sue dichiarazioni
riportiamo alcune informazioni biografiche: <<
Vicepresidente internazionale del Consiglio Mondiale
delle Sinagoghe, il quale ha partecipato il 27 ottobre
scorso nel Palazzo della Cancelleria in Vaticano
all’atto commemorativo per i 40 anni della
pubblicazione della Dichiarazione del Concilio
Vaticano II Nostra aetate. (…) Dal 1994 il Rabbino
Kreiman presiede una fondazione per il dialogo
interreligioso >>(1). dunque un personaggio non di
secondo piano.
questo rabbino ci informa <<che siamo giunti ad una
nuova tappa del rapporto tra giudei e cristiani>>(1).
e che <<gli sviluppi nel dialogo teologico sono molto
incoraggianti>>(1).
certo queste notizie per noi pagani non hanno alcun
valore. la follia dei monoteisti ci e’ nota da troppo
tempo.
ma dalle parole di questo rabbino meglio possiamo
comprendere le finalita’ e le necessita’ di questo
dialogo: <<non si tratta solamente di dire che
cristiani ed ebrei sono amici, che gli ebrei non sono
accusati di deicidio, ma si tratta di dire che
giudaismo e cristianesimo sono il fondamento della
lotta contro il paganesimo>>(1) e che <<Il paganesimo
del nostro tempo si esprime nelle forme del
terrorismo, del secolarismo, del materialismo e del
razzismo. Pertanto vogliamo essere un popolo con un
solo Dio e combattere contro il medesimo nemico>>(1).
di questo discorso dobbiamo riconoscere la franchezza
e la sincerita’.
e’ inutile pensare che il monoteismo possa cambiare.
che possa esistere un monoteismo che non si scontri
con il paganesimo e il politeismo.
penso che, ancora una volta, le parole di Nietzsche
ci debbano fare da guida:
<< Con ciò sono alla conclusione e pronuncio il mio
giudizio. Condanno il cristianesimo, levo contro la
Chiesa cristiana l'accusa più spaventosa che mai sia
uscita dalla bocca di un accusatore. Essa è per me, la
suprema tra tutte le corruttele immaginabili, essa ha
avuto la volontà della estrema possibile corruttela.
La Chiesa cristiana, con la sua depravazione, non
lasciò nulla d'intatto, essa ha fatto d'ogni valore un
non-valore, di ogni verità una menzogna, d'ogni
rettitudine un'infamia dell'anima. Che osino parlarmi
ancora delle sue benemerenze "umanitarie"! Il
sopprimere una qualsiasi miseria andava contro la sua
più profonda utilità: essa visse di miserie, essa creò
miserie per perpetuare se stessa... Il verme del
peccato, per esempio: solo la Chiesa ha arricchito
l'umanità con questa miseria! - L'eguaglianza delle
anime davanti a Dio", questa falsità, questo pretesto
per le rancunes d'ogni anima vile, questo esplosivo
concettuale, il quale alla fine si è fatto
rivoluzione, idea moderna e principio di decadimento
per l'intero ordine sociale - è dinamite cristiana...
Benemerenze "umanitarie" del cristianesimo! Far
crescere dalla humanitas un'autocontraddizione,
un'arte dell'autolesionismo, una volontà di menzogna
ad ogni costo, una avversione, un disprezzo per tutti
i buoni e retti istinti! - Queste sarebbero le
benedizioni del cristianesimo, per me! - II
parassitismo come unica prassi della Chiesa; che col
suo ideale anemico di "santità" beve fino all'ultima
goccia ogni sangue, ogni amore, ogni speranza di
vivere: l'ai di là come volontà di negazione d'ogni
realtà; la croce quale segno di riconoscimento per la
più sotterranea congiura mai esistita - contro salute,
bellezza, costituzione bennata, coraggio, spirito,
bontà dell'anima, contro la vita medesima... Questa
eterna accusa al cristianesimo io voglio scrivere su
tutti i muri ovunque siano muri - possiedo caratteri
per far vedere anche i ciechi... Io chiamo il
cristianesimo unica grande maledizione, unica grande
intima perversione, unico grande istinto di vendetta,
per il quale nessun mezzo è abbastanza velenoso,
occulto, sotterraneo, piccino - io lo chiamo unico
imperituro marchio d'abominio dell'umanità... E noi
computiamo il tempo a partire dal dies nefastus con
cui questa calamità principiò - dal primo giorno del
cristianesimo! -Perché non piuttosto dal suo ultimo! -
Da oggi! - Trasvalutazione di tutti i valori! >>.
saluti.
francesco scanagatta

(1)
http://www.zenit.org/italian/visualizza.php?sid=6059



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Sunday, October 23, 2005

sempre schiavitu'

salve,
dal sito del vaticano vi riporto una lunga parte di un
intervento di un vescovo nigeriano.
alcuni quotidiani hanno riportato parti di questo
intervento non pubblicate <<ufficialmente>>.
le dichiarazioni ufficiali forniscono elementi di
valutazione piu’ che sufficienti.
il vescovo dichiara che nel cattolicesimo c’e’ << il
desiderio di sopravvivenza>> , di conseguenza per
sopravvivere si e’ disposti a fare molto, anzi troppo.
ma non e’ questa la dichiarazione piu’ grave.
l’episcopo aggiunge: << (…)reclutare in modo
indiscriminato le giovani donne nei territori di
missione. Queste giovani vengono sradicate dalla loro
cultura e dalla loro tradizione(..)>>.
in quali altre parole potremmo tradurre simili azioni?
ipotizzo che qualcuno non abbia difficolta’ nel
definire questo comportamento come schiavismo.
se non fosse per il dramma che riguarda queste donne,
quando questo vescovo dice: <<Inevitabilmente, molte
di loro cadono vittima delle persone e delle
situazioni>> avrebbe quasi un sapore comico.
il discorso di questo vescovo comunque non e’ certo
una novita’ scrive <<il giornale>> del 15/10/2005:
<< La denuncia-choc non è tuttavia nuova. Nel 2001
esplose il caso di alcune religiose africane
violentate da missionari, sia nel Paese d’origine che
in Occidente. >>.
perche’ questo prete non ci parla nei metodi con cui
queste donne vengono convinte ad entrare negli ordini
religiosi. una idea ci viene fornita da
Arun Shourie nel libro << Missionaries in India>> (
New Delhi, ASA Publications, 1994): << "To gain acces
to non-Christian households, counsels the
'Catholic Dharma ka Pracharak,' [How to Preach the
Catholic Religion] the preacher should know something
of medicine. He will then be sought after whenever
there is some illness in the house. Once there, he
should try to prevail upon the parents that he should
be allowed to baptize the child as the baptism would
aid the child's recovery.
If they do not agree, says the guide: 'If it is clear
to you that the father is not going to agree to the
child being baptised, and, as far as you can see, the
child is close to death, then, on the pretext of
administering some medicine, sprinkle water on his
head in some secret way and pronounce the words of
baptism. O, preacher, should the child die, you would
have opened the gates of heaven for this child. Is
this not a good deed?
Now, if every preacher were to devote himself to his
work, then how many children would they send to heaven
in a year?' >>.
queste istruzioni raccomandano al predicatore di
conoscere qualche nozione di medicina. e quando sara’
cercato per essere d’aiuto in qualche malattia dovra’
convincere che il battesimo del bambino permettara’ la
sua guarigione.

c’e’ da chiedersi, ma perche’ questi attenti uomini di
chiesa lasciano che cio’ accada? dov’e’ la loro
ispirazazione? dov’e’ la loro umanita’?
quando si e’ monoteisti dell’uomo e del mondo non si
ha piu’ interesse. quando si pensa agli altri come
peccatori c’e’ solo la condanna per il loro peccato.
il monoteismo non puo’ essere altrimenti. il
monoteista deve provocare la sofferenza, ama la
sofferenza.

un libro come <<la posizione della missionaria>>, ci
illustra le imprese di madre teresa di Calcutta, per
comprendere come per il monoteismo il vedere le
persone soffrire e’ un successo. nel libro viene
riportato il seguente fatto:
<<’’Stai soffrendo come Cristo sulla Croce, perciò
sicuramente Gesù ti sta baciando’’, disse Madre Teresa
di Calcutta a un moribondo. E il sofferente rispose:
‘’Allora per favore digli di smettere di baciarmi’’.>>

pensate alla crudelta’ di un padre pio che scrive ad
una moribonda: <<Il tuo soffrire è voluto da Gesù per
il tuo perfezionamento, ed egli gode a tenerti sulla
croce insieme a lui. Se le piaghe non basteranno,
allora vorrà dire che faremo piaghe su piaghe>>.

pensate questo vescovo che parla di queste donne
<<sradicate>> per la loro sofferenza ha la
definizione di << corpo spezzato di Cristo>>, ed e’
sincero quando dice questo. a tutti i cristiani
importa solo questo, la sottomissione all’immagine
malata e perversa del crocefisso. quando un monoteista
parla della vita la vede solo come via alla
sofferenza.
per definire l’immagine di cristo Raoul Vaneigem ha
giustamente scritto: << Ha servito da pennacchio, da
cartello indicatore, da spaventapasseri per conservare
in pace i morti e in ginocchio i vivi>>.
un pensatore laico come Michel Onfray scrive nel suo
<<trattato di ateologia>>:
<< (…) nonostante le differenze storiche e geografiche
e nonostante l’odio che da secoli separa i fedeli
delle tre principali religioni (ebraismo,
cristianesimo e islam), esse si possono in sostanza
ridurre a un identico fondo comune: in sintesi,
l’esortazione alla rinuncia alla vita e la
celebrazione della pulsione di morte (con tutto ciò
che ne deriva in termini di odio dell’intelligenza a
cui viene preferita l’obbediente sottomissione, odio
per questo mondo sempre svalorizzato rispetto al
beatifico aldilà, odio per il corpo corruttibile e i
piaceri che da esso derivano rispetto all’anima eterna
e immortale, odio per le donne origine di tutti i
peccati).
>>.
Nietzsche in un suo aforisma intitolato <<nuove
battaglie>> scriveva:
<<
Dio è morto: ma, come è nella natura degli uomini,
forse ci saranno ancora per millenni caverne in cui si
indicherà la sua ombra. E noi - noi dovremo
sconfiggere anche la sua ombra!
>>
lo scontro del presente e’ tra il politeismo e il
monoteismo.
saluti.
francesco scanagatta

--------------------
http://www.vatican.va/news_services/press/sinodo/documents/bollettino_21_xi-ordinaria-2005/01_italiano/b21_01.html

<<
S.E.R. Mons. Felix Alaba Adeosin JOB, Arcivescovo di
Ibadan (NIGERIA)

Cura pastorale degli immigranti
(…)
La cura delle immigranti religiose è più complessa e
merita una maggiore attenzione. La vita consacrata è
una testimonianza di Cristo nella Chiesa e la loro
presenza è una benedizione per la Chiesa locale.
Tuttavia, esse non devono risiedere in una Chiesa
locale senza l’autorizzazione scritta dell’ordinario
locale. In questi tempi, la diminuzione del numero di
religiosi nell’antica Chiesa e il desiderio di
sopravvivenza e di continuità hanno portato a
reclutare in modo indiscriminato le giovani donne nei
territori di missione. Queste giovani vengono
sradicate dalla loro cultura e dalla loro tradizione e
trapiantate in Europa e in America, dove spesso sono
sopraffatte dal clima, dalla cultura e dalle usanze e
vengono espulse dalle istituzioni. Inevitabilmente,
molte di loro cadono vittima delle persone e delle
situazioni. La loro situazione come corpo spezzato di
Cristo deve essere guardata con compassione e amore.
Esse sono parte del corpo di Cristo, la Chiesa.
(…)
A guidare la vocazione delle religiose nella sua
diocesi attraverso l’amministrazione adeguata dei
sacramenti nei loro conventi e il controllo del
reclutamento indiscriminato delle giovani donne al di
fuori della sua diocesi, che potrebbe portare ad
abusi.
>>


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Thursday, October 13, 2005

Processione sacra: 14 ottobre 2005

Processione sacra
Padova-Jesolo, 14 ottobre 2005

Salve,
venerdi' 14 ottobre 2005 la prima statua, del tempio
pagano del bosco sacro di jesolo, verra' collocata.
La statua e' una bella riproduzione della Nike di
Samotracia.
Per l'occasione abbiamo organizzato una piccola
processione sacra. Tutti possono parteciparvi. Chi
vuole puo' assistere all'introduzione della statua nel
bosco sacro ed al successivo rito di consacrazione.
Ci sono due punti di incontro.
Il primo e' alle 19,30 a radio gamma 5 in via belzoni
9 a Cadoneghe (padova). Io con il teoforo ed altri
pagani si partira' dalla radio per raggiungere il
luogo ove si trova la statua.
Allo stesso orario il pontefice della federazione
pagana con il flamine del bosco sacro ed altri pagani
inizieranno i lavori rituali all'interno del bosco
sacro di Jesolo ed attenderanno il nostro arrivo.
Ai pagani la scelta se partecipare alla sacra
processione da padova a jesolo, o partecipare al rito
di collazione della statua all'interno del bosco
sacro.
Per chi parte con me dalla radio raccomando la massima
puntualita', appena giunto il teoforo si parte
immediatamente.
Per informazioni il numero di cellulare e': 349
7554994.
in alternativa potete chiamare il pontefice della
federazione pagana: 041 933185 .
Vorrei ricordarvi che questo e' un rito religioso, ed
e' un nuovo grande passo che il paganesimo italiano
compie.
Saluti
Francescco scanagatta




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Monday, October 10, 2005

il crocifisso e� inquinamento

il crocifisso e’ inquinamento
salve,
vi segnalo questa bella iniziativa.
questa notizia dimostra che chi attendo al mondo, chi
osserva la realta’, chi entra in contatto con la
natura percepisce il cristianesimo come forma di
inquinamento. anche in passato alcuni gruppi hanno
segnalato che volendo installare croci, si sono aperte
strade, si sono sbancati monti.
concordiamo pienamente con la dichiarazione: <<C’è
ormai una smisurata fioritura di croci e lapidi che,
con il ritiro dei ghiacciai, è diventata la grande
piaga delle nostre alte montagne>>.
precisi studi storici hanno dimostrato come il
disseminare croci sui monti, fosse finalizzato al solo
scopo di marcare la proprieta'. della sacralita’ dei
monti ai monoteisti nulla importa.
ancora di piu’ ci riconosciamo in queste parole: <<
Bisogna finirla con lo sfruttamento delle cime, le
montagne sono già un simbolo del divino, non hanno
bisogno di emblemi religiosi.>>
ricordiamoci le parole dell’inno omerico a Pan, le
cime dei monti sono sacre a questo Dio.
un ricordo. nel 1986 noi politeisti vicentini abbiamo
intrapreso la lotta per traslare la croce del Monte
Summano in altro luogo, la lotta continua.
nelle nostre richieste abbiamo sempre chiesto <<la
traslazione della croce in posto piu’ acconcio>>.
volutamente abbiamo parlato di traslazione, termine
riferito alle salme. la croce e’ solamente un simbolo
di morte, un patibolo. c’e’ chi giustamente ha
sottolineato che esporre una croce non sia niente di
diverso che di esporre un patibolo, la ghighiottina e
la sedia elettrica.
gli autori di questa meritevole iniziativa giustamente
hanno dichiarato: << contrapporre ai tanti simboli di
morte e sofferenza>>.
leggere un simile notizia e’ riconferma di quanto
fosse giusta e fondata la nostra lotta, ed anche
dimostrazione di quanto da noi iniziato si diffonda in
chi ha retto sentire.
ciao
francesco scanagatta
------------------------------
da: http://www.vaol.it/DetRub.jsp?idrub=13089
Pizzo Badile: buddha al posto della croce?

Quattro alpinisti chiedono vette libere dai simboli
sacri.
L'iniziativa è partita da un gruppo di alpinisti
locali che in spalla hanno portato in cima al Badile
la statua di un buddha .
La statua è stata collocata sulla sommintà della
vetta. La spiegazione fornita dagli autori di questa
iniziativa è stata la seguente: "L'augurio più grande
è che si restituisca alla montagna la sua essenza di
luogo libero da ogni simbolo: via lapidi, croci e
altre effigi sacre, per lasciare solo il puro spazio
di relazione tra l'uomo e la sua spiritualità,
qualsiasi essa sia. Il buddha - hanno spiegato Mario
Scarpa, Jacopo Merizzi, Luca Maspes e Giovanna
Novella, autori della trovata -, emblema di religione
universale, si contrapporre ai tanti simboli di morte
e sofferenza che normalmente tempestano le nostre
montagne

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/29/buddha.shtml
A dare il via la polemica una provocazione contro
l'inquinamento delle cime Buddha o croce, la sfida in
vetta Sondrio, statua orientale sul Pizzo Badile.
Messner: via tutti i simboli. Da Polenza: i simboli
religiosi parte della tradizione STRUMENTIVERSIONE
STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

La statua di Buddha troneggia sulla vetta del Pizzo
Badile (Corsera)
MILANO - «Se voi non tirate giù le vostre croci noi
non tireremo giù il nostro Buddha». E’ «guerra santa»
sulle vette. Partita come provocazione di un gruppetto
di guide alpine valtellinesi, la polemica adesso
rischia di esplodere. Proprio come quella sul
crocifisso a scuola o nelle aule del tribunale.
Tutto inizia qualche giorno fa, quando sulla cima del
Pizzo Badile (3308 metri), in Valmasino (Sondrio),
viene issata una statua di Buddha alta un metro e
trenta e pesante venti chili. La portano sulla vetta
Jacopo Merizzi, 46 anni, guida alpina che ha aperto
decine di vie, Lupa Maspes, 33, scalatore di punta con
imprese anche sull’Himalaya, Mario Scarpa, 33, e
Giovanna Novella, 25. «Ci siamo divertiti da matti -
dicono - poi abbiamo deciso di lasciarla lì. Almeno
sino a quando sulle vette non spariranno tutti i
simboli religiosi. C’è ormai una smisurata fioritura
di croci e lapidi che, con il ritiro dei ghiacciai, è
diventata la grande piaga delle nostre alte montagne».


Gli alpinisti che hanno portato il Buddah in vetta
(Corsera)
Un pretesto «ecologico» che però ha aperto il
dibattito: le croci sono testimonianza di fede o
inquinamento ambientale? E soprattutto, se ci stanno i
simboli di una religione perché non ci possono stare
quelli di un altra? E’ categorico Reinhold Messner:
«Né croci, né Buddha». «Bisogna finirla con lo
sfruttamento delle cime - dice -, le montagne sono già
un simbolo del divino, non hanno bisogno di emblemi
religiosi. Quando si arriva in vetta basta fare come
si usava una volta, costruire un ometto di sassi».
Don Josef Hurton, parroco di Solda, uno dei padri del
soccorso alpino italiano, la pensa però diversamente:
«Perché mai dovrebbero sparire le croci? Da duemila
anni fanno parte della nostra cultura e rappresentano
il massimo valore del cristianesimo, un segno portato
proprio dove l’uomo è più vicino a Dio. Le altre
religioni devono rispettare questo. Chi porterebbe mai
delle croci sulle vette dell’India? E poi - continua
don Josef - qualcuno si è chiesto la gente del posto
sarebbe d’accordo?». «Ma via, siamo seri», dice il
senatore Fiorello Provera (Lega), presidente della
Provincia di Sondrio. «Le croci sulle nostre montagne
in molti casi ricordano persone, civili ma anche
militari, che hanno perso la vita in quei luoghi. Ci
vuole rispetto. Non è così che si dimostra il laicismo
della nostra società che in secoli di storia è
cresciuto parallelamente alla religione. L’iniziativa
del Buddha mi pare ridicola».
Anche Agostino Da Polenza, capo della spedizione
italiana sul K2 nel 2004, taglia corto: «I simboli
religiosi sulle montagne fanno parte della nostra
tradizione e della nostra cultura. Detto questo mi
pare altrettanto legittima l’iniziativa di chi invece
della croce vuole mettere un Buddha». «La montagna è
già bella così, non ha bisogno di simboli», sostiene
invece Marco Columbro, che si definisce libero
cercatore dello spirito. «Se si vuole arrivare a
parificare le religioni, non è questa la strada. Il
chiasso non serve. Bisogna sedersi a un tavolo e
discutere. E magari iniziare facendo studiare tutte le
religioni a scuola».
Luigi Corvi
29 settembre 2005



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il nazismo NON e' pagano:

salve,
una delle tante menzogne della chiesa cattolica e’ di
definire il nazismo come neo-paganesimo.
voglio sottolineare questa definizione di
neo-paganesimo.
durante il nazismo tutti i gruppi pagani furono messi
fuori legge. vari pagani furono incarcerati.
non si puo’ definire paganesimo il libro di Rosemberg
<<il mito del del xx secolo>>. chi lo ha potuto
leggere, in tedesco, non vi ha riscontrato nulla di
pagano. questo testo puo’ essere comodamente definito
come un libro di visione protestante di polemica
verso la chiesa cattolica di roma, tipico argomento di
tutte le riforme protestanti. questo testo ha una
curiosa storia. Rosemberg divenne ministro tedesco nel
1933.
la chiesa cattolica chiese ad Hitler se doveva
considerare le tesi del rosemberg come idee condivise
dal partito nazista. hitler rispose che le idee di
rosemberg erano esclusivamente personali. dopo circa
sei mesi, da questa dichiarazione, la chiesa cattolica
mise il libro all’indice. sottolineo i tempi, prima di
procedere la chiesa cattolica chiese il <<consenso>>
ad hitler.
ricordo che in suo discorso il ministro della
propaganda Gobbels si scaglio contro il presidente
americano Roosvelt che citava spesso la bibbia. il
motivo e’ presto detto. Gobbles reputava che la bibbia
fosse un testo cosi’ sacro che non doveva essere
utilizzato per creare discordia tra i combattenti
cristiani e non dovesse essere utilizzata per la
propaganda di guerra. considerato che gobbels e’
sempre stato considerato un grandissimo propagandista,
si puo’ comprendere da questo sua presa di posizione
l’importanza che per lui rivestiva un libro come la
bibbia.
Nel suo libro <<Mein Kampf>> Hitler non si occupa in
maniera predominante di questioni religiose. chi lo ha
potuto leggere, in tedesco, non vi ha mai trovato
nessun accenno al paganesimo e nemmeno al pensiero di
Nietzsche.
scrive in proposito, il noto scrittore cattolico
franco cardini: <<Se ad esempio si scorrono il Mein
Kampf o i suoi discorsi e le sue dichiarazioni
ufficiali, si è colpiti dalla frequenza con la quale
egli chiama in causa il «Creatore», il «Signore del
mondo», la «Provvidenza»: tutte espressioni che, per
quanto generiche, rimandano alla concezione di un Dio
creatore e personale. Insomma, il Dio cristiano. Nel
Mein Kampf, Hitler rievoca con parole commosse la sua
infanzia, le sue visite all’abbazia di Lambach, il
«signor abate».>>.

se si vuole conosce qualcosa di piu’ della posizione
religiosa di hitler, si possono leggere i tre volumi
de <<idee sul destino del mondo>>. in esso vi
troverete giudizi positivi sul cattolicesimo, in
alcuni sue parti hilter afferma che i cattolici sono
piu’ furbi del protestanti.
vorrei ricordare che il generale delle ss leon
degrelle era un fervente cattolico.
un dato che e’ poco conosciuto e’ il gigantesco lavoro
svolto dal nazismo nel cercare di dimostrare le
origini ariane di cristo. ci furono vari studi per
dimostrare questo, si parlo’ anche di un cristo
nordico.
l’unico contrasto che si ebbe tra chiesa cattolica e
nazismo, derivava dalla difficolta’ iniziale di
stipulare un <<concordato>>, ma non pensate ad un
lungo scontro. hitler vinse le elezioni nel gennaio
del 1933 ed entro lo stesso anno venne firmato il
desiderato e agognato concordato.
i movimenti pagani tedeschi non trovarono mai spazio e
sostegno nel nazismo. scrive il cattolico Franco
Cardini: << La verità, sul carattere «religioso» del
nazionalsocialismo, non sta nelle sue connessioni con
ambienti o riti neopagani di sorta. >>.
in quel periodo storico sono esistiti anche movimenti
culturali che si richiamavano all’antica cultura
germanica. mi riferisco in particolare alla cosiddetta
<<rivoluzione conservatrice>>. movimento che si oppose
sempre ad hitler, e da hitler stesso sempre
disprezzato.
neanche Wagner, cosi’ ammirato dal
nazional-socialismo, puo’ essere considerato
<<pagano>>. Wagner e’ stato un grandissimo musicista
nel senso tecnico del termine, ma tutte le sue opere
sono state una demonizzazione di antichi miti.
andatevi a leggere i testi delle sue opere. la
mitologia nelle sue opere e’ stata completamente
stravolta e mistificata al solo scopo di esaltare il
cristianesimo.
quando la chiesa cattolica parla del nazismo come
neo-paganesimo compie solo propaganda.
basti pensare cosa ha scritto vittorio messori:
<<(…)sin dal 1930, i protestanti si fossero
organizzati nella "Chiesa del Reich" dei Deutsche
Christen, i "Cristiani Tedeschi", che avevano come
motto: «Una Nazione, una Razza, un Führer». Il loro
grido: «La Germania è la nostra missione, Cristo la
nostra forza».>>

si sono dette molte parole sul valore dello svastica
(piccolo inciso svastica e’ di genere maschile ed
attualmente esiste un movimento internazionale per la
sua rivalutazione). anche in questo caso ci vengono
d’aiuto le parole del pastore cristiano protestante
Wieneke-Soldin:
<< La croce a forma di svastica e la croce cristiana
sono una cosa sola. Se Gesù dovesse apparire oggi tra
noi sarebbe il leader della nostra lotta contro il
marxismo e contro il cosmopolitismo
antinazionale>>(time, 17/04/1933).
pensate che il profondo legame nazismo-cristianesimo
e’ confermato anche da un certo il cardinale Joseph
Ratzinger: «Il fenomeno dei "Cristiani Tedeschi" mette
in luce il tipico pericolo al quale si trovava esposto
il protestantesimo nei confronti dei nazisti. La
concezione luterana dì un cristianesimo nazionale,
germanico, anti-latino, offrì a Hitler un buon punto
di aggancio, (…)>>, questa dichiarazione e’ riportata
nel libro di Vittorio Messori <<Pensare la storia>>,
San Paolo, Milano 1992, p. 284.
ci sembra proprio che le origini del
nazional-socialismo siano alquanto cristiane.
saluti
francesco scanagatta



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Thursday, October 06, 2005

il politeismo

<<Il monoteismo - ebraico, cristiano, islamico - crede
in un dio unico che trascende il mondo e in una
salvezza che si persegue entro una comunità ecclesiale
diversa dalle comunità politiche. Il politeismo, di
contro, implica che gli dei siano molteplici: in
quanto tali, non sono né onniscienti, né onnipotenti,
né infiniti, né assoluti. Questi dei fanno parte del
mondo e si sono differenziati con esso a partire dal
Vuoto (Chaos) e da Gaia, la terra. C'è del divino nel
mondo e del mondano nella divinità: può essere divino
un corpo celeste, un fiume, un monte, una passione
(Eros), una nozione morale e sociale (Dike, Eunomia).
Il politeismo non riposa su una rivelazione, ma sul
nomos, cioè sulla convenzione e sulla consuetudine.
C'è dunque una continuità fra religioso e sociale: la
religione degli antichi è una religione civica.>>
(…)
<< Nella religione formatasi fra l'VIII e il IV
secolo, manca di ogni forma di rivelazione e di figure
di profeti o di messia. La tradizione religiosa, senza
casta sacerdotale e senza libro, non può essere
dogmatica. Il credente riceve la sua religione con la
tradizione e i miti, trasmessi prima come favole, poi
tramite i poeti, che svolgono un ruolo pubblico e
istituzionale.
La tradizione poetica è oggetto di interpretazione.>>

J.-P. Vernant, Mito e religione in Grecia antica Roma,
Donzelli, 2003



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Sunday, October 02, 2005

poveri e beneficenza

salve,
ogni monoteismo si basa sempre sul derubare gli altri.
che sia della loro vita, del loro sapere, delle loro
conquiste, dei loro beni.
solo tramite la poverta' il monoteista pensa di potere
conquistare il regno dei cieli.
nel cattolicesimo c'e' bisogno dei povere affinche'
si possa raggiungere la <<santita'>>.
la lettura de <<la posizione della missionaria>> e’
piu’ che sufficiente per comprendere questo.
nell'islam uno dei precetti della fede e' la carita'
ai poveri.
e se non ci fossero i poveri?
questo per i monoteisti sarebbe un dramma.
per loro la poverta' e' il mezzo per la realizzazione
della loro fede.
nella visione cristiana protestante la poverta' e la
manifestazione di una punizione di dio.
la recente legge sull'esenzione dall'ici degli edifici
di proprieta' cattolica e' la dimostrazione di
come, ancora una volta, si voglia scaricare sui
cittadini il peso della religione monoteista.
si vuole esentare dal pagamento dell'ici anche quegli
edifici, di proprieta’ della chiesa cattolica, in cui
viene
esercitata un'attivita' commerciale.
certo, tutte le forze politiche ci vengono a parlare
di libero mercato. ma ci sara’ differenza tra chi
svolge un’attivita’ commerciale e paga l’ici e chi no.
certo che i comuni che si troveranno ad incassare meno
tributi da qualche parte i soldi li dovranno pur
sempre recuperare. dovranno tagliare i servizi.
molte persone si troveranno in una condizione di
disagio. i poveri avranno maggiori problemi nel vedere
ridotti i sostegni pubblici. nuova poverta' e nuovi
poveri.
nessun problema, per la chiesa cattolica ottime
prospettive. sapete come fanno incassare i poveri
usati per la campagna dell'otto per mille.
saluti
francesco scanagatta

---------
dalla Bibbia, dal vangelo di Marco:
3 Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il
lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un
vaso di alabastro di olio profumato di autentico
nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di
alabastro, glielo versò sul capo.
4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: "Perché
tutto questo spreco di olio?
5 Poiché si poteva vendere quest'olio per più di
trecento denari e darli ai poveri". Ed erano indignati
contro di lei.
6 Ma Gesù disse: "Lasciatela fare; perché le date
fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di
me.
7 Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando
volete, potete far loro del bene, ma non avrete sempre
me.

----------------
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=44911
Regalo elettorale: la Chiesa non paga l'Ici
di red

Dal governo è in arrivo un nuovo “condono”, un regalo
per la Chiesa: esenzione dal pagamento dell’Ici per
tutte le attività commerciali di proprietà
ecclesiastica. Scuole private, ristoranti e ostelli
non dovranno pagare la tassa comunale. Ma forse il
regalo se lo è voluto fare la maggioranza mirando ai
voti dei cattolici. Naturalmente a farne le spesa
ancora una volta saranno i comuni che perderanno circa
300 milioni di euro.

«La volontà del governo di strangolare gli enti locali
– ha denunciato il senatore diessino Esterino Montino
- sta andando oltre ogni immaginazione. Mentre con la
Finanziaria si stanno tagliando 3 miliardi di euro di
trasferimenti, si vuole scippare ai Comuni l'Ici
dovuta per gli immobili di proprietà degli enti
religiosi» E il danno non sarebbe di poco conto:
l'Anci lo ha quantificato in circa 200-300 milioni di
euro in meno, dei quali ben 20-25 solo per Roma. Sono
infatti oltre mila in Italia soltanto le strutture
ricettive. «Difatti l’articolo introdotto - denuncia
Montino - «estende anche agli immobili di proprietà
ecclesiastica utilizzati per attività commerciali le
agevolazioni già previste per i luoghi di culto. In
pratica, se fino ad ora l'Ici, giustamente, non doveva
essere corrisposta per chiese, oratori, conventi o
monasteri, ora verrebbero esentate, per fare qualche
esempio, anche scuole private, case di cura,
ristoranti, foresterie e ostelli di proprietà di enti
ecclesiastici».

Una norma non solo discriminante nei confronti delle
altre confessioni religiose ma che mette a nudo la
volontà del governo: «È evidente – tuona Montino - che
con una norma del genere Berlusconi e la sua
maggioranza vogliono senza pudicizia trarre qualche
vantaggio elettorale facendo interamente pagare il
conto agli enti locali e ai cittadini»

Nel provvedimento sono compresi anche tutti quegli
edifici che durante il Giubileo sono stati
«convertiti» ad uso diverso da quello originario. Per
ora il decreto ha ottenuto il via libera della
Commissione Affari costituzionali che ha comunque
invitato la Commissione di merito a valutarne le
condizioni di applicabilità. Intanto il testo è
arrivato al Senato che dovrà votare una norma che apre
il conflitto di competenza tra Stato e Regioni
penalizzando gli enti locali già colpiti dai tagli
ingenti alla spesa corrente. È la rivolta dei sindaci
ma la posta in gioco per la maggioranza è troppo alta.
Le elezioni sono in arrivo.

------------
per leggere il verbale della commissione:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=14&id=148779



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Rivelazioni e menzogne

Rivelazioni e menzogne.
salve,
un recente premio e’ stato attribuito ad Othmar Keel.
non conoscevo questo scrittore, ma la lettura della
motivazione del premio e di un suo testo mi hanno
permesso di inserirlo tra tutti quei studiosi che ci
dimostrano come il monoteismo sia un’invenzione. anche
questo autore ci porta a comprendere come il
monoteismo si sia lentamente solidificato e
organizzato, cioe’ sia un’invenzione
politica/culturale o meglio una malattia che ha avuto
un suo sviluppo e una sua crescita.
significativa la motivazione del premio: <<mostrando
che il monoteismo ebraico si è costituito
progressivamente e sottolineando la stretta parentela
storica e culturale che lega le tre grandi religioni
monoteiste del Medio Oriente, non solamente tra di
loro, ma anche al politeismo che le ha precedute.
>>(1).

<<
in suo testo ha scritto: <<
La divinità solare, proprietaria del santuario in
origine, deve dichiarare che non si oppone al fatto
che Jahvè, il dio del Sinai, dio della montagna, della
tempesta e della guerra, si installi nella nube (=
tenebra) del Santo dei santi. Ma Jahvè non ha preso
alla divinità solare solo il luogo di culto, ma anche
gli attributi e le storie.
(…) Un altro attributo mutuato dal dio solare è
costituito dalla personificazione della giustizia. La
divinità del giusto (sedeq) ordine nella società e nel
mondo non ha, di sua natura, nulla in comune con
Jahvè. Essa è strettamente legata alla divinità solare
e a Gerusalemme (cf i nomi portati a Gerusalemme:
adoni-sedeq, "il Signore è giustizia", melki-sedeq,
"il re è giustizia"). Poco prima, Gerusalemme era una
"città di sedeq" (Is 1,21). Ecco che è diventata come
Sodoma (Is 1,9). Il dio del sole è il giudice di tutta
la terra. Ogni mattina, egli ricostituisce la
giustizia e il diritto (Sof 3,5; Sal 101,8; Gb
38,12-15). >> il testo completo lo trovate su:
http://www.archeogate.it .
>>.
dunque ulteriore dimostrazione nella menzogna della
rivelazione, della falsita’ dei profeti e
dell’inesistenza del dio dei monoteisti.
francesco scanagatta

(1)
http://www.swissinfo.org/sit/swissinfo.html?siteSect=106&sid=6116248&cKey=1127739697000



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Saturday, August 27, 2005

con Reitia a Cittadella

con Reitia a cittadella (padova)

domenica 4 settembre 2005
si terra' la seconda edizione della Festa dei veneti,

anche quest'anno nel corteo, che partira' alle ore
16,00,
ci saranno i pagani, i politeisti e i wiccans veneti
con gli
stendardi della dea Reitia.
Il corteo sara’ attorno alle mura di cittadella. Ad
ogni ponte, per noi pagani, un
Rito che ci ricolleghi alle antiche tradizioni e al
culto delle sacre acque.

per l'occasione abbiamo anche realizzato un maglietta
con l'immagine di Reitia.
la festa e', per definizione e voluta scelta degli
organizzatori, esclusivamente
culturale, nessun partito e nessun schieramento
politico.
la festa e' aperta a tutti.
ciao
francesco scanagatta
Cell 349 7554994

per il programma completo della festa:
per informazioni www.raixevenete.net


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Monday, August 15, 2005

Fwd:ROMA 16 agosto ore 20.00 MANIFESTAZIONE

salve,
come pagano non mi sento molto in sintonia con
il pensiero degli anti-clericali.
finalmente, anche loro, si sono accorti
del profono legame pedofilia/cristianesimo.
vi invio l'annuncio di una loro manifestazione
sul tema.
sull'argomento pedofilia invio anche un articolo
relativo sul nuovo responsabile dell'inquisizione,
chiamato a testimoniare sul caso dei preti pedofili.
ciao
francesco scanagatta
--------------------
ROMA 16 agosto ore 20.00 di fronte a Piazza San Pietro

In concomitanza con l'apertura a Colonia della
giornata mondiale della gioventù, anticlericale.net
organizza una

MANIFESTAZIONE PER LA

LIBERTA' SESSUALE E DI

COSCIENZA

contro le cause delle deviazioni e sofferenze
a cominciare da quelle dei preti pedofili
e delle organizzazioni pedofobe.

Sin dal 1962 le più alte gerarchie vaticane, intese
sia come massimi rappresentanti sia della religione
cattolica che dello Stato Vaticano, hanno, nei fatti,
organizzato e realizzato quella che oggi appare in
tutta la sua gravità: una rete di protezione dei preti
pedofili tale da consentire la diffusione e, per
diversi di loro, la reiterazione delle violenze
perpetrate per anni nella più assoluta impunità.

Già nel 1962 il Vaticano era a conoscenza del
compiersi di questi reati e della loro diffusione. Per
"governare" lo scandalo, diede disposizioni tassative,
pena la scomunica, con il solo obiettivo di evitare la
fuoriuscita di qualsiasi notizia relativa a violenze
commesse da esponenti del clero.

Disposizioni confermate, nel 2001, da Papa Benedetto
XVI, allora cardinale, Prefetto della Congregazione
per la Dottrina della Fede.

Anziché fare un passo indietro e ammettere le proprie
responsabilità, l’8 febbraio scorso -secondo quanto
riportato, e non smentito, dal National Catholic
Reporter, membro dell’associazione della stampa
cattolica - il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale
Sodano, durante il colloquio ufficiale con la sua
omologa americana Condoleeza Rice, ha chiesto di
intervenire in un processo in corso a Louisville
contro dei preti accusati di pedofilia, processo in
cui il Vaticano è stato chiamato a rispondere delle
disposizioni date nel 1962.

Il portavoce vaticano Navarro-Valls, interpellato dal
National Catholic Reporter, ha dichiarato che è "ovvio
e ragionevole" che la Santa sede, in quanto entità
sovrana, "chieda l’immunità per i propri atti,
prevista dalla legge internazionale".

Questa vicenda, di cui si discute in tutto il mondo,
tranne che in Italia, deve essere affrontata nelle
sedi appropriate. Approfittando del proprio status di
entità sovrana, la Santa sede, ha abusato
dell'immunità prevista dalla legge internazionale e
del vincolo d'obbedienza a cui sono legati i propri
sudditi, e organizzato un sistema per sottrarre alla
giustizia i preti colpevoli di reati di pedofilia,
mentre non ha fatto nulla per impedire che
reiterassero li reiterassero.

Lo scandalo dei preti pedofili non si limita al
recente scandalo esploso negli Stati Uniti. Non è solo
scandalo, ma reato e non è circoscritto alla sola
Chiesa americana. La giustizia ha iniziato il proprio
corso, ma finora non è mai accaduto che la Santa sede
abbia denunciato essa stessa alle autorità giudiziarie
fatti di abusi sessuali - per essendone a conoscenza -
né abbia collaborato alle indagini..

Vieni anche tu, ti aspettiamo!

Maurizio, Michele e Sabrina

www.anticlericale.net
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Articolo pubblicato su CatholicWorldNews.com:
Archbishop Levada waives immunity, will testify on
Portland

San Francisco, Aug. 11 (CWNews.com) - Archbishop
William Levada has consented to waive the diplomatic
immunity that he will enjoy, as prefect of the
Vatican's Congregation for the Doctrine of the Faith,
and give testimony in sex-abuse lawsuits in the
Portland, Oregon archdiocese.

On Sunday, August 7, as he celebrated a farewell Mass
before leaving his current post as Archbishop of San
Francisco, Levada was served with a subpoena
compelling his testimony in the Portland case. The
archbishop who headed the Portland archdiocese from
1986 to 1995, will be questioned about policies for
the disciplinary handling of priests accused of
molesting children there.

As a Vatican official, the archbishop could claim
immunity from American courts. But Archbishop Levada
has agreed to accept the court's jurisdiction, and
will give testimony in a deposition scheduled to take
place in San Francisco in January of next year.

The archbishop's testimony in a sex-abuse case will
command unusual attention because, as prefect of the
Congregation for the Doctrine of the Faith, he will
supervise the Vatican's handling of disciplinary
action against priests who are accused of molesting
children.



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Friday, August 12, 2005

13/08/2005 TRASMISSIONE RADIO SULLA FESTA DEI VENETI

13/08/2005 TRASMISSIONE RADIO SULLA FESTA DEI VENETI
salve,
domani sabato 13 agosto 2005,
condurro' una trasmissione su
radio gamma 5 dalle ore 12 alle 15.

dalle ore 14.00 alle 15.00
interverra' l'amico patrik, uno
dei responsabili di raixe venete.

presentazione e illustrazione del programma
della festa dei veneti di cittadella del
4 settembre 2005.

oltre alla festa tematiche relative
agli antichi veneti.

chi vuole intervenire in diretta
puo' chiamare il numero 049 700 700.
in veneto radio gamma 5 trasmette sui FM 94.
in internet la si ascolta su
www.radiogammacinque.it

vi ricordo che il 4 di settembre, a cittadella, noi
pagani e politeisti partecipiamo al corteo con gli
stendardi della dea Reitia.
per l'occasione abbiamo realizzato una maglietta
con la dicitura: <<Reitia dea dei veneti>>.
ciao
francesco scanagatta


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