Scoperta a Parma la dea madre più antica
la PADANlA 20-APR-2006
Un'eccezionale scoperta archeologica ha permesso di portare alla luce una statuinafemminile raffigurante la "dea madre" nella sepoltura di una donna vissuta 7.000 anni fa nel nord Italia. Lo straordinario ritrovamento è avvenuto di recente in un cantiere edile a Vico/ertile (Parma): gli archeologi vi hanno identificato sei sepolture neolitiche, datata alla metà del V millennio a,C. Una delle sepolture conteneva una statuinafeinminQe in ceramica, lunga quasi 20 centimetri che raffigura la "dea madre", ovvero la dea della fertilità, che incarna la religiosità delle più antiche comunità agricole. Statuette, generalmente frammentarie, che riproducono la dea madre sono state ritrovate in diversi insediamenti neolitici E' però la prima volta, in Italia settentrionale, che una statuina di questo tipo, tra l'altro intera, viene rinvenuta all'interno di una sepoltura Questa scoperta, afferma Anna Maria Bietti Sestieri presidente dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, è una clamorosa conferma alla connotazione della grande dea quale signora della vita, della morte e della rinascila, coerentemente con la sua identificazione con la "madre terra", dal grembo della quale la natura rinasce ogni anno.
Le caratteristiche della necropoli di Vicofertile, inolire, suggeriscono una lettura nuova delle comunità neolitiche italiane ancìie dal punto di vista sociale: la statuina era infatti posta nella tomba di una donna di età matura, affiancata dalle sepolture di un bambino e di tre giovani uomini R ritrovamento si inquadra nell'importante studio sulle necropoli neolitiche emiliane che è stato avviato, in collaborazione tra arcÌTeologi e aniropologi raccogliendo il frutto dei molti dati messi in luce negli ultimi 20 anni in Emilia grazie alle indagini preventive condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna. L'annuncio ufficiale del ritrovamento dell'importante statuetta del V millennio a. C. sarà dato da Maria Loretana Salvadei della Sezione di Antropologia del Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini di Roma durante una conferenza che si terrà a Firenze presso l'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria mercoledì 26 aprile, alle ore 15.30.
La statuetta è stata trovata nella tomba di una donna morta 7mila anni fa
la PADANlA 20-APR-2006
Un'eccezionale scoperta archeologica ha permesso di portare alla luce una statuinafemminile raffigurante la "dea madre" nella sepoltura di una donna vissuta 7.000 anni fa nel nord Italia. Lo straordinario ritrovamento è avvenuto di recente in un cantiere edile a Vico/ertile (Parma): gli archeologi vi hanno identificato sei sepolture neolitiche, datata alla metà del V millennio a,C. Una delle sepolture conteneva una statuinafeinminQe in ceramica, lunga quasi 20 centimetri che raffigura la "dea madre", ovvero la dea della fertilità, che incarna la religiosità delle più antiche comunità agricole. Statuette, generalmente frammentarie, che riproducono la dea madre sono state ritrovate in diversi insediamenti neolitici E' però la prima volta, in Italia settentrionale, che una statuina di questo tipo, tra l'altro intera, viene rinvenuta all'interno di una sepoltura Questa scoperta, afferma Anna Maria Bietti Sestieri presidente dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, è una clamorosa conferma alla connotazione della grande dea quale signora della vita, della morte e della rinascila, coerentemente con la sua identificazione con la "madre terra", dal grembo della quale la natura rinasce ogni anno.
Le caratteristiche della necropoli di Vicofertile, inolire, suggeriscono una lettura nuova delle comunità neolitiche italiane ancìie dal punto di vista sociale: la statuina era infatti posta nella tomba di una donna di età matura, affiancata dalle sepolture di un bambino e di tre giovani uomini R ritrovamento si inquadra nell'importante studio sulle necropoli neolitiche emiliane che è stato avviato, in collaborazione tra arcÌTeologi e aniropologi raccogliendo il frutto dei molti dati messi in luce negli ultimi 20 anni in Emilia grazie alle indagini preventive condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna. L'annuncio ufficiale del ritrovamento dell'importante statuetta del V millennio a. C. sarà dato da Maria Loretana Salvadei della Sezione di Antropologia del Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini di Roma durante una conferenza che si terrà a Firenze presso l'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria mercoledì 26 aprile, alle ore 15.30.
La statuetta è stata trovata nella tomba di una donna morta 7mila anni fa