Cerambo era nipote di Poseidone stesso e di una Ninfa. Pascolava le sue molte greggi sui monti suonando bucolicamente uno strumento musicale di sua invenzione, la lira. Perciò le Ninfe gli apparvero e si posero a danzare intorno a lui. Anziché venerarle e godersi lo spettacolo, Cerambo le insultò. Sopraggiunse un inverno freddo, gelarono i torrenti e i prati si coprirono di neve, e Cerambo fu mutato in un miserabile tarlo del legno, nero e con i denti ricurvi; «i fanciulli gli giocano intorno e, dopo avergli tagliato la testa, che, con le sue corna, somiglia alla lira, se la mettono indosso».