Salve,
i monoteisti hanno sempre la pretesa di attribuire le
loro pratiche alle altre religioni.
I sacrifici umani: un ritornello utilizzato per
descrivere, in modo negativo, i popoli antichi.
Sempre maggiori studiosi confermano che i popoli
pre-cristiani non utilizzavano simili riti.
In ambito accademico, per il momento, si hanno alcune
difficolta nellÂesporre questa scoperta.
In ogni caso le cose proseguono e si fanno strada.
Faccio un piccolo esempio. Una delle ultime
trasmissioni di Gaia, parlando degli antichi popoli
maya, ha riportato la notizia che un numero sempre
maggiore di studiosi sostiene che gli antichi maya non
praticavano sacrifici umani. Studiando attentamente i
Âpozzi in cui si sono rinvenuti scheletri, hanno
affermato che questi luoghi erano siti di sepoltura.
Max Muller e stato un grandissimo linguista. Ha
profondamente studiato tutte le lingue indo-europee.
Max Muller affermata che in tutte queste lingue non vi
e traccia alcuna di un retaggio di sacrifici umani.
Ben sappiamo quante notizie ci fornisca, anche in
epoca contemporanea, la linguistica.
Sotto vi riporto un testo recente, che come sempre non
ha avuto diffusione. Il motivo: mette in discussioneÂ
Saluti
Francesco scanagatta
Fonte: http://www.abc.net.au/children/
Data : 22.07.04
IL SACRIFICIO UMANO ERA PIÃ RARO DI QUANTO CREDUTO
La pratica rituale dei sacrifici umani nellÂetà del
Bronzo era probabilmente più rara di quanto creduto,
secondo uno studio sullÂantico DNA delle ossa,
condotto recentemente in Europa centrale.
LÂantropologo tedesco Dr Susanne Hummel
dellÂUniversità di Gottingen, ha presentato la ricerca
del suo team alla recente conferenza sullÂantico DNA
tenutasi a Brisbane, Australia.
Hummel ha dichiarato che la ricerca è stata la prima
ad usare lÂantico DNA per completare un albero
genealogico dai resti preistorici umani. I ricercatori
hanno esaminato le ossa umane di 3000 anni or sono
appartenute a circa 40 persone trovate in una grotta
del Lichtenstein, nella Bassa Sassonia, Germania
nord-occidentale.
La grotta fu scoperta negli anni Â80 ed è uno dei
pochi siti nellÂEuropa centrale dove siano state
trovate ossa umane dellÂetà del Bronzo.
E ritenuto comunemente che gli uomini dellÂEtà del
Bronzo cremassero i loro morti, e che quindi
generalmente rimanesse poco delle loro spoglie
mortali. La presenza di ossa in questa ed altre grotte
aveva quindi portato gli archeologi a concludere che
fossero siti di sacrifici umani. A sostegno di questa
conclusione, vi sarebbero i segni di incisioni sui
crani e sulle ossa degli arti superiori ed inferiori.
ÂAllÂinizio si credeva che la grotta del Lichtenstein
fosse un altro sito di sacrifici umani ha dichiarato
la Hummel. ÂSi pensava che alcune persone della zona
fossero state portate nella grotta ed uccise in
qualche modoÂ.
Ma la Hummel ed il suo team hanno analizzato le ossa e
non hanno trovato tracce di violenza. Hanno anche
determinato lÂetà della morte, indicata dalle ossa, ed
inferito che non corrispondesse ai canoni previsti per
il sacrificio umano.
ÂSolitamente oggetto di sacrificio rituale era un solo
genere ed una sola classe di età , diciamo tutte
giovani donne, che sono le persone più preziose della
società  ha dichiarato.
Â[Ma] qui abbiamo invece individuato tutte le classi
dÂetà . Abbiamo bambini, giovani, giovani adulti,
adulti più grandi, e persone anziane, attorno ai 70
anni di età .Â
LÂANALISI DEL DNA RIVELA UNA SORPRESA
Per determinare se il sito fosse funerario piuttosto
il luogo prescelto per un sacrificio rituale, i
ricercatori hanno analizzato il DNA dalle ossa, per
verificare se le persone a cui appartenne in vita
fossero in qualche modo imparentate.
ÂSe avessero formato un clan familiare, sarebbe
apparso assolutamente improbabile che si trattasse di
un sito sacrificale ha spiegato la Hummel.
Insieme al suo team, ha estratto il DNA ed analizzato
le impronte genetiche, i tracciati del cromosoma Y e
del DNA mitocondriale per stabilire chi fosse
imparentato.
Con grande sorpresa, i ricercatori hanno trovato un
albero familiare completo di padri, madri, figli e
nonni.
ÂEÂ affascinante pensare che si hanno solo dei piccoli
frammenti dÂosso, e che, di qui, si possa determinare
chi fosse la mamma, chi il papà e quali i figli, 3000
anni or sono ha dichiarato Hummel, aggiungendo che si
tratta del primo albero familiare preistorico ad
essere stato identificato.
Hummel ed il suo gruppo hanno trovato quattro
generazioni fino ad ora, e si aspettano di trovarne
una quinta per il tempo del completamento delle
analisi.
ÂCiò ci dice che la grotta, con certezza quasi
assoluta, non era un luogo di sacrificio, ma un sito
funerario ha dichiarato.
La Hummel ha aggiunto che altri siti ritenuti essere
sacrificali potrebbero in realtà essere funerari,
specialmente dal momento che la maggior parte di essi
contiene ossa senza segni di taglio.
ÂFino ad ora, non si era mai pensato che potessero
esistere pratiche funerarie alternative. Si è sempre
creduto che vi fosse esclusivamente la cremazione e
che qualsiasi altra cosa fossero sacrifici rituali ha
aggiunto. ÂMa ora questa idea deve essere confutataÂ.
Se la Hummel riuscirà a riprodurre le sue scoperte in
una o due altre grotte, ciò costituirebbe prova
definitiva che i corpi seppelliti senza cremazione
erano semplicemente un alternativo, seppure meno
comune, metodo di disposizione dei morti. E che il
sacrificio umano non fosse frequente nellÂEuropa
centrale dellÂEtà del Bronzo, come ritenuto in
precedenza.
LE GROTTE PROTEGGONO I RESTI PREISTORICI
Le analisi molecolari sono state possibili poiché il
DNA delle ossa era ben preservato. Una ragione per
questo sono le basse temperature allÂinterno delle
grotte ed il fatto che siano rimaste indisturbate dal
tempo del seppellimento.
La grotta è lunga 140 metri, ma è molto stretta ed ha
un soffitto molto basso, che richiede spesso che le
persona si muovano accucciate allÂinterno.
ÂQuel che è certo è che nessuno vi è più entrato negli
ultimi 3,000 anni ha spiegato.
Hummel ha dichiarato a sostegno di ciò che i reperti
di ceramica e bronzo e tutte le ossa trovate, erano
coperte da un leggero strato di scorie di gesso
idrato, uno speciale tipo di fosfato di calcio
dallÂacqua saturata che gocciolava dalla grotta.
Qualsiasi intrusione esterna sarebbe stata registrata
in questo sedimento, che appare invece intatto.
Le analisi dellÂantico DNA hanno aperto una nuova
finestra sulle società preistoriche, gettando luce su
ogni dettaglio, dal colore dei capelli a quello della
pelle, alle cause della morte, ai rapporti
matrimoniali e filiali.
ÂOra noi abbiamo uno strumento molto valido che ci
dice in che modo le persone fossero imparentate, che è
la cosa più importante che caratterizza una società Â
ha dichiarato.
___________________________________
Nuovo Yahoo! Messenger: E' molto più divertente: Audibles, Avatar, Webcam, Giochi, RubricaÂ
Scaricalo ora!
http://it.messenger.yahoo.it