Tuesday, November 01, 2005

halloween "pagana" contro pedofilia cristiana

halloween <<pagana>> contro pedofilia cristiana

salve,
anche quest’anno i monoteisti in tutte le salse si
sono impegnate contro la festa di Halloween.
la festa ha avuto un grande successo. sono trascorsi
solo pochi anni da quanto solo noi pagani celebravamo
questo evento. certo halloween e’ stata recuperata
dal mercato e dal consumismo. ma questo non e’
importante. nel suo significato questo momento
rappresenta un cambiamento di prospettiva su come i
bambini affrontino una festa.
le feste presenti nel nostro calendario hanno
un’impronta troppo cristiana. anche le ricorrenze
laiche sono inflazionate dalla presenza di esponenti
religiosi.
anche se sono alcuni anni che non celebro piu’ rituali
durante halloween, sono sempre di sostengo a chi vuole
festeggiare in questo giorno.
reputo halloween una festa educativa per i bambini.
perche’ insegna ai giovani un diverso e migliore
rapporto con gli adulti. e’ bello vedere il coraggio
dei bambini che girano per le case e suonano i
campanelli e ti dicono: <<dolcetto o scherzetto?>>. e’
importante vedere i ragazzi che si organizzano da
soli, che si fanno coraggio per suonare i campanelli,
che si fanno forza per chiedere porre la classica
domanda agli adulti.
il loro agire non e’ controllato da nessuno. non fanno
questa per la parrocchia. cercano il divertimento. non
dipendono da nessuno.
si puo’ capire perche’ un vescovo ha dichiarato:
<<La festa di Halloween è uno sgarro all'identità
cristiana e non ha niente a che vedere con la visione
cristiana della vita". >>
non abbiamo alcun problema nel concordare con quanto
dice.
facendo una piccola rassegna stampa sulla festa di
halloween ho trovato una dichiarazione incredibile.
scrivono quelli del telefono antiplagio: <<il
capodanno esoterico, la festa piu' importante per i
seguaci di Satana. (..) Le origini di Halloween,
quindi, sono connesse alla magia e al satanismo. (…) I
bambini, purtroppo, sono le persone piu'
influenzabili. (…) Halloween puo' essere anche
un'occasione per fare sacrifici, perfino umani, e
messe nere. >>(1)
per capire questi elementi basta visitare il loro
sito, e leggere i loro principi. la loro ispirazione
viene dalla bibbia e sul loro sito riportano questo
versetto: <<Devi far morire la donna che pratica la
magia. (Esodo 22,17)>>. penso che ogni commento sia
superfluo.
a tutti i cristiani importa impedire che i giovani
crescano.
ho letto dichiarazione incredibili e folli dei
cristiani contro una festa, ma non ho trovato simili
parole contro la pedofilia dei loro sacerdoti.
certo per un cristiano un bambino che ha coraggio, che
e’ indipendente, che e’ sicuro, diventa una preda
difficile.
mentre leggevo le dichiarazioni di questi cristiani ho
trovato una notizia che risale a pochi giorni prima
della festa di halloween.
la notizia viene da un paese profondamente cattolico
come l’irlanda.
nella cattolica irlanda la pedofilia cattolica e’
emersa.
in un paese cattolico, un uomo politico cattolico si
trova a dichiarare: << A nome del governo condanno le
gravi mancanze di quanti si trovavano in posizioni di
responsabilità nella diocesi di Ferns>>.
vi chiede ancora perche’ i cristiani attacchino la
festa di halloween?.
saluti
francesco scanagatta

(1)
http://www.comunicati.net/comunicati/societa_civile/varie/16503.html
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dal sito:
http://www.irlandando.it/news/news.asp?id=557
26/10/2005
Il governo irlandese accusa la Chiesa per la copertura
di abusi sessuali
La Chiesa cattolica irlandese nella bufera per un
nuovo scandalo di pedofilia.Al termine di un'inchiesta
durata anni, il governo di Dublino ha concluso che la
Diocesi di Ferns, pur sapendo, non ha preso
provvedimenti contro 21 sacerdoti accusati di abusi
sessuali.
Nel 2002 il vescovo, Brendan Comiskey, fu costretto
alle dimissioni quando si scoprì che era al corrente
degli abusi commessi da un ecclesiastico della
diocesi: Padre Sean Fortune, suicidatosi tre anni
prima - travolto dagli scandali.
Nel rapporto dell'esecutivo, presentato ieri dal
ministro irlandese per l'infanzia Brian Lenihan, si
dettagliano un centinaio di casi risalenti sino a metà
degli anni '60 e si biasima la Chiesa per non aver
protetto le giovani vittime.
"A nome del governo condanno le gravi mancanze di
quanti si trovavano in posizioni di responsabilità
nella diocesi di Ferns", ha detto Lenihan.
L'arcivescovo Sean Brady, Primate d'Irlanda, ha
espresso la "vergogna della Chiesa" per l'"orrendo
tradimento della fiducia".
Tre anni fa la gerarchia cattolica accettò di pagare
128 milioni di euro di risarcimento alle vittime di
altri abusi sessuali perpetrati in istituti religiosi.

dal sito:
http://www.megachip.info/modules.php?name=News&file=article&sid=1710
<< Un fatto emerso non spontaneamente, purtroppo, ma
soltanto per ordine del tribunale che ha imposto alla
diocesi di aprire gli archivi ai 560 querelanti che la
assediano.

Soltanto la paura, l'arroganza, forse il senso di
impunità di cui la gerarchia soffriva possono spiegare
casi come quello del Padre (parola che si usa in
questo caso con un brivido) Michael Baker che
spontaneamente, volontariamente, confessò all'allora
arcivescovo Mahony di essere un molestatore di
bambini, nel 1985. La risposta fu di mettere tutto a
tacere, di sospenderlo dalla sua parrocchia, di
proibirgli contatti con i minorenni e di sottoporlo a
una serie di sedute con psichiatri e psicologi.

Soddisfatta, la curia lo riassegnò ad altre parrocchie
in Arizona dove Baker ricadde prevedibilmente nelle
sue abitudini. Almeno dieci sono i casi documentati di
bambini che egli molestò gravemente dopo la sua
"riabilitazione" e dunque certamente assi più
numerosi, visti il pudore le vergogna che hanno
impedito a molte vittime di farsi avanti.

Si dovette aspettare il 2000, quindici anni dopo la
sua confessione, per vederlo finalmente spretato ed
espulso dalla Chiesa.

Quello di spostare sulla scacchiera i pezzi marci e
colpiti dalle accuse più gravi era il metodo scelto
dagli arcivescovi per mettere a tacere gli scandali,
insieme con qualche forma di risarcimento in danaro
alle famiglie colpite dai predatori in clergy. Fino al
2002, quando la tragedia dei preti pedofili esplose
incontenibile a Boston portando la curia quasi alla
bancarotta finanziaria oltre che morale, la diocesi di
Los Angeles, la più estesa d'America con cinque
milioni di fedeli sui 60 milioni di cattolici
americani, aveva sborsato 10 milioni di dollari.

Una piccola somma, ricordando che il primo caso
registrato di "silenzio comperato" risaliva al
lontanissimo 1935. Ma la collaudata e triste formula
manzoniana del "sopire e sedare" è stata spazzata via
dall'uragano che si abbatté nel 2002 su Boston, altro
caposaldo dell'America cattolica sulla costa opposta,
dove 500 preti furono accusati di pedofilia, uno
condannato al carcere per violenza carnale su bambini
e un assegno da 100 milioni di dollari è stato pagato
per danni alle famiglie.

Un conto che potrebbe impallidire davanti al disastro
che queste ultime rivelazioni prospettano a Los
Angeles. Lo scorso anno, la diocesi di Orange County,
sobborgo losangeleno, è stata condannata a 100 milioni
di danni per gli 85 casi di pedofilia provata in
tribunale. Dal 2002, le denunce, sicuramente stimolate
anche dal successo delle precedenti e dalla
sostanziosa ricompensa, sono lievitate.

Centoventisei sacerdoti e altrettanti diaconi e
personale non ordinato, per un totale di 250
dipendenti dalla archidiocesi di Los Angeles sono
stati denunciati e gli avvocati di parte stimano in
500 milioni il possibile "pay off", il conto finale.

Ma neppure la lezione di Boston, dove la resistenza
passiva del cardinale Law servì soltanto a ingigantire
lo scandalo e a turbare il gregge, è stata imparata a
Los Angeles, dove ancora si è tentato di insabbiare.
La curia aveva ammesso che ancora quattro sacerdoti
riconosciuti pedofili sono in attività. Ma quando i
cassetti dei segreti si sono aperti, e i documenti
sono stati pubblicati sul sito della arcidiocesi, si è
scoperto che erano, che sono, il doppio, otto.

Eppure anche queste rivelazioni non sarebbero che "uno
sguardo dalla serratura" sostiene l'avvocato dei
querelanti, che ha ovviamente interesse a dirlo. La
sola certezza è che questi casi, che feriscono la
Chiesa Cattolica americana, per ora soltanto quella
americana, nel cuore della propria missione più
cruciale, l'apostolato presso i bambini, aumenteranno,
perché in ogni diocesi, da Boston, a New York, a
Milwaukee, a Miami, a Dallas, le denunce si accumulano
e le proteste di quella "tolleranza zero" promessa già
da Giovanni Paolo II non convincono e non dissipano le
nuvole di ansia presso i genitori.

Non quando leggono il dossier oggi pubblico di padre Richard Henry, denunciato dalle suore presso la chiesa del Santo Rosario che avevano informato, garbatamente, il vescovo delle "sue eccessiva predilezioni per i bambini", andò in prigione nel 1993 ma soltanto due anni or sono, nel 2003, venne finalmente espulso dalla Chiesa Cattolica Romana, creando l'impressione di essere più intenta a estirpare i peccati dalle società civile che a bonificare se stessa.

Vittorio Zucconi
da www.repubblica.it