Wednesday, December 28, 2005

il nazismo: per la chiesa cattolica una "buona pianta"

il nazismo: per la chiesa cattolica una <<buona
pianta>>
salve,
i cattolici cercano di accreditare l'immagine di cattolicesimo in lotta con il nazismo.
niente di più falso.
per sostenere la tesi di un'opposizione cattolica al nazismo usano un'arma logora, l'enciclica «MIT BRENNENDER SORGE», in italiano viene tradotta «CON VIVA ANSIA», di pio xi emanata nel 1937.
già alla prima lettura questa enciclica è ben chiara nei suoi intenti e della positiva attenzione verso il nazismo, infatti vi troviamo scritto: << La
moderazione da Noi finora mostrata, nonostante tutto
ciò, non Ci è stata suggerita da calcoli di interessi
terreni né tanto meno da debolezza, ma semplicemente
dalla volontà di non strappare, insieme con la
zizzania, anche qualche buona pianta>>. cioe’ il
nazismo promette un buon raccolto.
c’e’ chi giustamente ha scritto: <<Si usa l'immagine
della zizzania e del grano tratta dalla parabola
riportata da Matteo (XIII, 24 - XIII, 30 ). Si
chiarisce, dunque, il pensiero del papa che non vuole
condannare tutto il nazismo (il grano) a causa della
presenza di alcuni elementi contrari alla religione
cattolica (la zizzania) ma rivendica il rispetto del
concordato e assume, come il padrone della parabola,
l'atteggiamento di non voler estirpare la zizzania per
non correre il rischio di danneggiare il raccolto.>>
il raccolto era piu’ che garantito. Hitler aveva
dichiarato nel 1935: <<lo Stato nazional-socialista
professa il cristianesimo positivo. Sarà mio sincero
sforzo proteggere le due grandi confessioni cristiane
nei loro diritti e salvaguardarle nelle loro dottrine,
dalle interferenze, e nei loro doveri di produrre
armonia con gli obblighi e le richieste dello stato
attuale>>.
e questa non era solo una <<posizione personale>>:
<<Il Partito come tale rappresenta il punto di vista
del "Cristianesimo positivo" senza essere vincolato
confessionalmente ad una particolare confessione
religiosa.>> non e’ il programma di qualche partito
democristiano, ma e’ quanto possiamo leggere al Punto
24 del Programma del Partito Tedesco
Nazional-Socialista dei Lavoratori.
non era solo una dichiarazione di comodo. il punto era
condiviso da tutta la gerarchia del partito: <<Noi
crediamo che c’è un Dio nei cieli che ci ha creato, ci
ha guidato e ha pubblicamente riversato la sua
benedizione su di noi. Noi crediamo che Dio ci ha
mandato Adolf Hitler così che la Germania possa
ricevere un fondamento per la sua esistenza attraverso
tutta l’eternità.>> sono le parole di Robert Ley,
capo del Fronte Tedesco del Lavoro.
l’enciclica «MIT BRENNENDER SORGE» non rappresento
niente di particolarmente traumatico nel rapporto
cattolici nazisti. solo due anni dopo, nel 1939,
leggiamo in una lettera pastorale dei vescovi
cattolici della Germania: <<In quest'ora decisiva
esortiamo i nostri soldati cattolici a fare il loro
dovere in ubbidienza al Fuhrer e ad essere pronti a
sacrificarsi completamente.>>.
era un ricambiare le promesse fatte.
Hitler aveva dichiaro, il 1° febbraio 1933, al suo
primo discorso come nuovo Cancelliere, che i membri
del suo Governo <<avrebbero rispettato e difeso i
principi di base su cui è stata eretta la nostra
nazione. Essi considerano il cristianesimo una base
della nostra moralità nazionale>>.
qual’e’ il motivo di questa enciclica: <<Chi quindi
vuole banditi dalla Chiesa e dalla scuola la storia
biblica e i saggi insegnamenti dell'Antico Testamento,
bestemmia la parola di Dio, bestemmia il piano della
salute dell'Onnipotente ed erige a giudice dei piani
divini un angusto e ristretto pensiero umano. Egli
rinnega la fede in Gesù Cristo, apparso nella realtà
della Sua carne, il quale prese natura umana da un
popolo, che doveva poi configgerlo in croce. Non
comprende nulla del dramma mondiale del Figlio di Dio,
il quale oppose al misfatto dei Suoi crocifissori,
qual sommo sacerdote, l'azione divina della morte
redentrice e fece così trovare all'Antico Testamento
il suo compimento, la sua fine e la sua sublimazione
nel Nuovo Testamento.>> ed ancora: << I Libri Santi
dell’Antico Testamento sono tutti parole di Dio, parte
organica della Sua Rivelazione.>>.
ai cattolici e al loro papa non piace l’Avversione al
Cattolicesimo, l’odio per la Romanità che sono dei
pilastri del cristianesimo germanico, come era
concepito da Arthur Rosemberg.
l’odio anti-romano del rosemberg nell’enciclica viene
cosi’ contrastato: <<La fede nella Chiesa non si
manterrà pura e incontaminata, se non sarà appoggiata
nella fede al Primato del Vescovo di Roma.>>
una semplice disputa su chi e’ il capo.
lo stesso hitler aveva fatto presente di considerare
le idee del rosemberg solo opinioni personali.
nella Germania nazista in alcuni ambienti si sosteneva
il culto di un Cristo ariano di matrice non giudaica.
Molti studiosi delle chiese cristiane, in particolare
quelle luterane, resero marginale il testo del Vecchio
Testamento nell’intento di negare le radici ebraiche
del Cristianesimo, si arrivò anche ad escludere la
nascita in seno al popolo ebraico di Gesù Cristo,
presentato come un ariano tradito dai Giudei.
la zizzania, per la chiesa cattolica, era tentativo di
alcuni nazisti di cancellare la radice
veterotestamentaria del Cristianesimo.
la chiesa cattolica voleva mantenere l’esclusiva
dell’anti-giudaismo. Pio XI rivendica per i cristiani
di essere «spiritualmente semiti». la chiesa cattolica
si considera il vero popolo di dio, il vero popolo
d’israele, la chiesa cattolica si reputa di essere
l’autentico ebraismo. vediamo di capire questo
passaggio:
<< Monsignor Mattioli scrive: “Dal popolo ebraico
doveva nascere il Messia… Israele aveva una missione
storico-salvifica da compiere. Ora con la nascita di
Cristo questa missione si è adempiuta… A Israele,
popolo delle promesse, è succeduta la Chiesa
cristiana, popolo della realizzazione”>>(da "IL VOSTRO
PADRE È IL DIAVOLO" di don Curzio Nitoglia).
la chiesa cattolica ricordava al nazismo il suo
diritto esclusivo di perseguitare il <<popolo
deicida>>.
<<Nello stesso programma nazista di recide le radici
biblico-ebraiche della civilta’ europea, pio xi
ravvisava (encliclica “mit brenneder sorge”, 1937)
risonanze marcionite: condannando l’antisemitismo
hitleriano, ricordava la condanna del marcionismo. Ma
condannando il marcionismo, assumendo l’”antico
testamento” come una radice e una premessa del “nuovo
testamento”, il cristianesimo si e’ trovato a
contendere con gli ebrei il monopolio su una
tradizione, contesa tanto piu’ imbarazzante in quanto
l’ebraismo non ha lasciato il campo all’avvento del
cristianesimo, ma ha continuato a sussistere. Ed
ereditare la ricchezza (la bibbia, nella fattispecie)
da un vivente invece che da un defunto, e’ un caso
classico di faida familiare: gli eredi si dibattono di
fronte all’alternativa o della soppressione del
vegliardo che non ha alcuna intenzione di estinguersi,
o della dichiarazione notarile della sua
(sopraggiunta o congenita) incapacita’ di intendere e
di volere. E questa e’ appunto l’alternativa su cui ha
continuato ad oscillare il cristianesimo nei confronti
degli ebrei. Talvolta ha istigato al massacro, alla
soppressione; constantemente ha elaborato l’idea che
gli ebrei fossero incapaci di intendere le loro stesse
scritture – se intendono secondo la carne e non
secondo lo spirito, aveva sentenziato san paolo -; e
dunque il cristianesimo le ereditava a buon diritto e
a pieno titolo.>> (stefano levi della torre in
“intolerranza e societa’”).
l'enciclica «MIT BRENNENDER SORGE» era solo un richiamo fraterno al nazismo di non tramutarsi in un'eresia cristiana.
la chiesa cattolica non poteva tollerare nessun affacciarsi di <<eresie cristiane>>, considerava il nazismo un buon raccolto, non voleva permettere alla zizzania di propagarsi. e da come abbiamo visto il richiamo all'ordine venne prontamente accolto.
saluti.
Francesco scanagatta