Marte
Terribil Dio alla pietà crudele,
Nemico de’ mortali ogni momento,
Che tien seguaci suoi ira, e spavento,
Che si pasce di sangue, e di querele.
Che attosca l’alma con continuo fiele,
Avido sol di risse, e di cimento,
Infausto a’ Regi, a’regni ognor tormento,
Che corre il mar di sangue a piene vele.
Fonte, e cagion di stragge, e di ruina,
Autor di pianto per qualunque stato,
Che l’uom più fiero a piedi suoi s’inchina.
Dal mondo sol per lui fù il ben scacciato,
E mentre a danni crudelmente inclina
Il flagello di Dio Marte è chiamato.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841