Wednesday, April 08, 2009

Venerdì "santo" - "Cena del Musso" (cena a base di carne di asino)

Venerdì "santo" - "Cena del Musso" (cena a base di carne di asino)
Organizzatore il gruppo di Facebook:
Mangio carne il Venerdì Santo perchè la mia religione me lo consente!
Tipo: Festa - Cena
Data: venerdì 10 aprile 2009
Ora: 20.00 - 23.55
Luogo: Ritrovo a Marostica (vi)
Indirizzo: Viale della Stazione, vicino all'edicola.

In internet è possibile trovare la storia di questo evento che si tiene ogni anno a partire dagli inizi degli anni 90.
Dal 1993 la cena del musso è in memoria dell'amico Bruno. Bruno è stato uno dei fondatori di questo evento.

Scrive "la repubblica" del 25 febbraio 2009:
"
Scuole, fino a Pasqua in mensa niente carne
(…)
Per i cattolici, si sa, la quaresima è tempo di astinenza: rinunciare alla carne ogni venerdì sino a Pasqua è penitenza cui tutti i fedeli sono tenuti, tranne se malati, anziani o minori di 14 anni. Dettaglio evidentemente sconosciuto all´assessore capitolino alle Politiche educative, Laura Marsilio. Che ieri, quando s´è accorta che il giorno dopo, mercoledì delle ceneri, sarebbe iniziata la quaresima, ha ordinato in fretta e furia - tramite fax - la variazione dal menu in tutte le scuole elementari e medie di Roma: via la carne dalle mense, oggi e per i prossimi sei venerdì, sino al 3 aprile.
"
riportiamo la Dichiarazione di Demetrio Bacaro, Segretario di Radicali Roma

"Con un fax urgente a tutte le scuole di Roma l'Assessore Marsilio ha comunicato "d'imperio" un cambiamento urgente nella composizione dei pasti dei venerdì quaresimali per i bambini dai 5 ai 13 anni: dall'asilo alle medie. Niente carne quindi di venerdì per i piccoli romani, per un omaggio sfacciato ed evidente alla prossima visita in Campidoglio del Capo di Stato del Vaticano. Il nostro Assessore Capitolino non è nuovo a queste "perle" di sensibilità sociologica e culturale, avendo già imposto a Natale la "riscoperta" del valore del presepe (ovviamente cristiano cattolico) sempre nelle scuole romane. Ci permettiamo di suggerire all'Onorevole Marsilio, alcune pratiche future per le scuole romane, per proseguire in questo filone di integrazione multietnica e rispettoso delle diversità religiose: gita obbligatoria a Lourdes nei mesi primaverili per tutte le terze medie, separando maschi da femmine; abolizione delle palestre
scolastiche e loro sostituzione con cappelle di culto cristiano, con obbligo di frequenza annotata sul voto di condotta; distribuzione gratuita in tutte le scuole della nuova versione del catechismo cattolico, al posto della vetusta e superata Costituzione Italiana. Sono provvedimenti certo un po' onerosi da un punto di vista finanziario, ma siamo sicuri che accelererebbero quel processo di annessione della nostra città alla Città del Vaticano, disegno che appare esplicito nelle decisioni francamente sempre più imbarazzanti del nostro Assessore. Al quale peraltro ricordiamo sommessamente che la dottrina Cattolica esenta i minori di 14 anni dall'osservanza del precetto sulla astensione dalla carne. Carnevale è finito signori, è cominciata la Quaresima e credo che da un punto di vista del diritto nel nostro Comune durerà qualche anno."

Possiamo dunque capire che questa cena del musso, con passare degli anni, diventa sempre più significativa.

Questo è il brano di Nietzsche che viene letto all'inizio della cena:
"
E ancora una volta Zarathustra riprese a parlare. O miei nuovi amici - esclamò – voi straordinari, voi Uomini Superiori, come mi piacete ora, da che siete ridiventati allegri! Proprio siete tutti rifioriti: mi sembra che a tali fiori quali voi siete occorrono nuove feste, una qualche coraggiosa sciocchezza, qualcosa, come un rito sacro o una festa dell'asino, qualche gaio pazzo Zarathustra, un vento impetuoso , che soffi e rischiari le vostre anime.
Non dimenticate questa notte e questa festa dell'asino, voi Uomini Superiori! E ciò che voi avete inventato qui, presso di me, e io lo prendo come un buon augurio, cose di questo genere le inventano soltanto coloro che stanno guarendo!
E festeggiatela ancora questa festa dell'asino, fatelo per voi, e fatelo anche per me! E in memoria di me!
F. Nietzsche. Così parlò Zarathustra.
"