Saturday, March 27, 2021

il pagano

… il Pagano conservava da sua dignità in tutta la vita, sia in quella dell’esperienza che in quella della conoscenza, mentre egli aveva la forza di mantenere la distanza e il mondo era quindi per lui reale e plastico nel senso più vivo, il Cristiano invece non fa che meditare sulla sua indegnità e si fa un onore — e l’unico — di riconoscere quest’indegnità. Con l’incapacità umana di mantenere la distanza, il mondo è diventato un’ombra; la sua valutazione dipende solo dagli apprezzamenti di un animo malato. Per la stessa ragione non può esserci un rapporto dignitoso verso la divinità, ma solo le forme più sfacciate della rinunzia contrita o di un’esaltata unione amorosa, forme che risalgono fondamentalmente alla medesima mancanza di superiorità. Dove la dignità e la distanza sono andate perdute è finita naturalmente anche la libertà spirituale. È arrivata l’epoca della rivelazione stampata. Ogni nozione viene ad essere legata al libro, le cui parole debbono sempre essere decisive, perché si vuole che esso garantisca la beatitudine. Così il mondo è diventato vuoto, la realtà un’ombra. Vi è rimasto solo lui, il povero indegno, con le sue miserie e le sue nostalgie.

 

Walter Friedrich Otto

Spirito Classico e mondo cristiano

La nuova italia Editrice, 1973, Firenze