Sunday, October 02, 2005

poveri e beneficenza

salve,
ogni monoteismo si basa sempre sul derubare gli altri.
che sia della loro vita, del loro sapere, delle loro
conquiste, dei loro beni.
solo tramite la poverta' il monoteista pensa di potere
conquistare il regno dei cieli.
nel cattolicesimo c'e' bisogno dei povere affinche'
si possa raggiungere la <<santita'>>.
la lettura de <<la posizione della missionaria>> e’
piu’ che sufficiente per comprendere questo.
nell'islam uno dei precetti della fede e' la carita'
ai poveri.
e se non ci fossero i poveri?
questo per i monoteisti sarebbe un dramma.
per loro la poverta' e' il mezzo per la realizzazione
della loro fede.
nella visione cristiana protestante la poverta' e la
manifestazione di una punizione di dio.
la recente legge sull'esenzione dall'ici degli edifici
di proprieta' cattolica e' la dimostrazione di
come, ancora una volta, si voglia scaricare sui
cittadini il peso della religione monoteista.
si vuole esentare dal pagamento dell'ici anche quegli
edifici, di proprieta’ della chiesa cattolica, in cui
viene
esercitata un'attivita' commerciale.
certo, tutte le forze politiche ci vengono a parlare
di libero mercato. ma ci sara’ differenza tra chi
svolge un’attivita’ commerciale e paga l’ici e chi no.
certo che i comuni che si troveranno ad incassare meno
tributi da qualche parte i soldi li dovranno pur
sempre recuperare. dovranno tagliare i servizi.
molte persone si troveranno in una condizione di
disagio. i poveri avranno maggiori problemi nel vedere
ridotti i sostegni pubblici. nuova poverta' e nuovi
poveri.
nessun problema, per la chiesa cattolica ottime
prospettive. sapete come fanno incassare i poveri
usati per la campagna dell'otto per mille.
saluti
francesco scanagatta

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dalla Bibbia, dal vangelo di Marco:
3 Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il
lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un
vaso di alabastro di olio profumato di autentico
nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di
alabastro, glielo versò sul capo.
4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: "Perché
tutto questo spreco di olio?
5 Poiché si poteva vendere quest'olio per più di
trecento denari e darli ai poveri". Ed erano indignati
contro di lei.
6 Ma Gesù disse: "Lasciatela fare; perché le date
fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di
me.
7 Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando
volete, potete far loro del bene, ma non avrete sempre
me.

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http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=44911
Regalo elettorale: la Chiesa non paga l'Ici
di red

Dal governo è in arrivo un nuovo “condono”, un regalo
per la Chiesa: esenzione dal pagamento dell’Ici per
tutte le attività commerciali di proprietà
ecclesiastica. Scuole private, ristoranti e ostelli
non dovranno pagare la tassa comunale. Ma forse il
regalo se lo è voluto fare la maggioranza mirando ai
voti dei cattolici. Naturalmente a farne le spesa
ancora una volta saranno i comuni che perderanno circa
300 milioni di euro.

«La volontà del governo di strangolare gli enti locali
– ha denunciato il senatore diessino Esterino Montino
- sta andando oltre ogni immaginazione. Mentre con la
Finanziaria si stanno tagliando 3 miliardi di euro di
trasferimenti, si vuole scippare ai Comuni l'Ici
dovuta per gli immobili di proprietà degli enti
religiosi» E il danno non sarebbe di poco conto:
l'Anci lo ha quantificato in circa 200-300 milioni di
euro in meno, dei quali ben 20-25 solo per Roma. Sono
infatti oltre mila in Italia soltanto le strutture
ricettive. «Difatti l’articolo introdotto - denuncia
Montino - «estende anche agli immobili di proprietà
ecclesiastica utilizzati per attività commerciali le
agevolazioni già previste per i luoghi di culto. In
pratica, se fino ad ora l'Ici, giustamente, non doveva
essere corrisposta per chiese, oratori, conventi o
monasteri, ora verrebbero esentate, per fare qualche
esempio, anche scuole private, case di cura,
ristoranti, foresterie e ostelli di proprietà di enti
ecclesiastici».

Una norma non solo discriminante nei confronti delle
altre confessioni religiose ma che mette a nudo la
volontà del governo: «È evidente – tuona Montino - che
con una norma del genere Berlusconi e la sua
maggioranza vogliono senza pudicizia trarre qualche
vantaggio elettorale facendo interamente pagare il
conto agli enti locali e ai cittadini»

Nel provvedimento sono compresi anche tutti quegli
edifici che durante il Giubileo sono stati
«convertiti» ad uso diverso da quello originario. Per
ora il decreto ha ottenuto il via libera della
Commissione Affari costituzionali che ha comunque
invitato la Commissione di merito a valutarne le
condizioni di applicabilità. Intanto il testo è
arrivato al Senato che dovrà votare una norma che apre
il conflitto di competenza tra Stato e Regioni
penalizzando gli enti locali già colpiti dai tagli
ingenti alla spesa corrente. È la rivolta dei sindaci
ma la posta in gioco per la maggioranza è troppo alta.
Le elezioni sono in arrivo.

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per leggere il verbale della commissione:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=14&id=148779



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