Sunday, September 16, 2007

La ninfa del silenzio

scrive Eva Cantarella, su National Geographic,:
Come dimostra la storia di un´antica divinità dal nome molto significativo, Tacita Muta. Prima di assumere questo nome, leggiamo nei Fasti di Ovidio, Tacita era una ninfa di nome Lara (dal verbo greco laleo, parlare), che, purtroppo per lei, un giorno ebbe la pessima idea di svelare alla sorella Giuturna l´amore che Giove nutriva per lei, rendendo vani i tentativi di seduzione del dio. Per punirla, Giove le strappò la lingua, e partire da quel giorno Lara divenne Tacita, e fu onorata come dea del silenzio.
[...]
Molteplici sono i significati che potremmo trarre da questo racconto, ma prima di tutto possiamo far emergere che il parlare della ninfa rende inpossibile a Giove i tentativi di seduzione. Come a dire che i rapporti con gli Dei hanno una caratteristica prima di tutto fisica, cioè sperimentale e non "metafisica".