Società archeologica comense «A Lazzago ritrovamento senza pari»
05/11/2008 LA PROVINCIA ONLINE
Simbologia e astronomia si fondono in una particolare e raffinata costruzione risalente al VI secolo a.C.: si tratta di quello che è stato denominato "il cerchio magico", venuto alla luce a Lazzago (Como), una struttura con precisi orientamenti astronomici e simbologie legate alle festività principali e ad altri tipi di cerimonie. Il tema verrà approfondito l'8 novembre in un convegno nel Chiostro di Sant'Abbondio di Como, che vuole essere un aggiornamento sulle più recenti scoperte archeologiche (quota di iscrizione 10 euro, per informazioni:INFO@archeologicacomo.org). Ne abbiamo parlato con Giancarlo Frigerio, presidente della Società Archeologica Comense.
Dottor Frigerio, che cos'è il "Cerchio magico"?
Si tratta di due cerchi concentrici, di grosse pietre provenienti dal Monte Croce, il cui diametro è di settanta metri: è un complesso finora unico in Italia settentrionale, senza confronti. Il fatto che venga chiamato "cerchio magico" non indica una relazione con la magia in senso stretto, ma vuole designare una funzione astronomica, di riunione: si tratta probabilmente di un luogo di culto, di cerimonia di queste popolazioni.
Quali sono i temi principali del convegno?
La dottoressa Stefania Jorio parlerà di questo "cerchio magico" o "doppio cerchio" di Lazzago e degli ultimi ritrovamenti dell'area Prestino - San Fermo. Si parlerà anche di importanti ritrovamenti di epoca romana, tra cui lo scavo delle Terme di Viale Lecco e i ritrovamenti di Mariano: sono stati rinvenuti materiali molto interessanti che portano chiarezza sul discorso delle Terme. Poi si parlerà dei ritrovamenti di Lecco, del Canton Ticino e di alcune indagini, riferite al territorio comasco, del Museo di Como, che riguardano la Val Cavargna, Peglio, e il castelliere di Ramponio.
Ma. Mo.
05/11/2008 LA PROVINCIA ONLINE
Simbologia e astronomia si fondono in una particolare e raffinata costruzione risalente al VI secolo a.C.: si tratta di quello che è stato denominato "il cerchio magico", venuto alla luce a Lazzago (Como), una struttura con precisi orientamenti astronomici e simbologie legate alle festività principali e ad altri tipi di cerimonie. Il tema verrà approfondito l'8 novembre in un convegno nel Chiostro di Sant'Abbondio di Como, che vuole essere un aggiornamento sulle più recenti scoperte archeologiche (quota di iscrizione 10 euro, per informazioni:INFO@archeologicacomo.org). Ne abbiamo parlato con Giancarlo Frigerio, presidente della Società Archeologica Comense.
Dottor Frigerio, che cos'è il "Cerchio magico"?
Si tratta di due cerchi concentrici, di grosse pietre provenienti dal Monte Croce, il cui diametro è di settanta metri: è un complesso finora unico in Italia settentrionale, senza confronti. Il fatto che venga chiamato "cerchio magico" non indica una relazione con la magia in senso stretto, ma vuole designare una funzione astronomica, di riunione: si tratta probabilmente di un luogo di culto, di cerimonia di queste popolazioni.
Quali sono i temi principali del convegno?
La dottoressa Stefania Jorio parlerà di questo "cerchio magico" o "doppio cerchio" di Lazzago e degli ultimi ritrovamenti dell'area Prestino - San Fermo. Si parlerà anche di importanti ritrovamenti di epoca romana, tra cui lo scavo delle Terme di Viale Lecco e i ritrovamenti di Mariano: sono stati rinvenuti materiali molto interessanti che portano chiarezza sul discorso delle Terme. Poi si parlerà dei ritrovamenti di Lecco, del Canton Ticino e di alcune indagini, riferite al territorio comasco, del Museo di Como, che riguardano la Val Cavargna, Peglio, e il castelliere di Ramponio.
Ma. Mo.