Diana
La Dea, che cacciatrice, e Vergin casta
Venne chiamata, e insiem Diana detta,
Allor che notte al viator sovrasta
Luna nomata è in ciel bella, e perfetta.
Negli abissi tien reggia orrenda, e vasta,
Proserpina si dice, che vendetta
Soltanto agogua Enea deposta l’asta
Il ramo a lei sacrò di forma schietta.
Cinzia vien detta ancor, come Febea
Suora del Sol, e l’uomo o veglia, o dorme
Col raggio, e col poter inebbria, e bea.
Fascele, e Delia perchè drizza l’orme
Dell’uom col Dio di Delo, e lo ricrea :
Questo è il poter della gran Dea triforme.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841