Polytheist Memory Day
24 Febbraio
Roma
24 Febbraio 391 ev
l’imperatore cristiano Teodosio
ordina lo spegnimento del fuoco sacro di Vesta.
il fuoco sacro ardeva da 1150 anni.
Lo spegnimento venne compiuto come tentativo di annientamento del paganesimo.
Ovidio, Fasti, VI, 256-268; 283-298:
“Si tramanda che Roma aveva celebrato quaranta Palilie, quando la dea che veglia sul fuoco fu accolta nel suo tempio, opera del placido re (Numa); la terra sabina non produsse alcuna indole più di lui timorata della divinità. Quel tempio che ora vedi di bronzo, allora l’avresti veduto coperto di paglia, con le pareti conteste di flessibili vimini. Quel piccolo luogo, che ora sostiene l’atrio di Vesta, allora era la grande reggia dell’intonso Numa. Tuttavia la forma attuale del tempio si dice che sia uguale all’antica, e occorre spiegare la ragione di essa. Vesta è come la terra: al di sotto di entrambe vi è il fuoco perenne: la terra e il fuoco simboleggiano infatti la propria dimora. Chiedi perché sia venerata la dea da sacerdotesse vergini? Troverò ragioni appropriate anche per questo argomento. Si ricorda di Giunone e Cerere sono nate da Ope e dal seme di Saturno; Vesta fu la terza figlia. Si sa che le prime due si sposarono, ed entrambe generarono figli; delle tre rimase una sola, insofferente di un marito. Perché meravigliarsi se una vergine si compiace di sacerdotesse vergini, e ammette ai suoi riti soltanto mani caste? E tu per Vesta non intendere altro che la viva fiamma; vedi che dalla fiamma non è mai nato alcun corpo. Dunque a buon diritto è vergine, in quanto non rende né accoglie seme, e si compiace di seguaci di intatta verginità. Stolto, ritenni a lungo che vi fossero immagini di Vesta, poiché ho appreso che sotto la volta della cupola non ve ne è alcuna. In quel tempio si cela l’inestinguibile fuoco: né Vesta né il fuoco possono avere alcuna effigie”.