Vesta
Con fiamma viva, che le splende al piè,
Col volte pien di rigida virtù,
Divinità spreg evole non è ;
Anzi che i n lei non può cercarsi più.
Di fiori ha un serto, che il gran Giove diè
Ad ella quando assisesi lassù ;
Lei promette a donzelle alta mercè,
Perchè più bella, e la più antica fù.
Il suo rito scordarsi omai non può,
E a chi lo conservò con fedeltà
Eccelsi premii di sua man donò.
Questa moetra prudenza, e rarità,
Questa i n Egitto, e in Roma un dì regnò
La Dea della gentil Verginità.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841