Friday, August 17, 2007

"L'alternativa mediterranea"

"L'alternativa mediterranea"
Feltrinelli, Campi del sapere, Pagine: 664, Prezzo: Euro 40

"la Repubblica" , 14/07/2007
Massimiliano Panarari
Appello mediterraneo al dialogo tra civiltà

"Il “pluriverso mediterraneo” contro il “monoteismo atlantico” (e atlantista). Ancora una volta, si tratta di una questione di acque – come insegna l’intramontabile geopolitica – di Oceani (l’Atlantico, anche se gli interessi statunitensi si stanno sempre più spostando in direzione del Pacifico) opposti ai Mari (nella fattispecie, quello che dovrebbe costituire davvero il Mare nostrum). Un drappello di intellettuali e studiosi antiliberisti raccolti da Franco Cassano e Danilo Zolo, e accomunati dal vissuto nei paesi adagiati sulle due sponde del Mediterraneo, individuano senza mitizzazioni nella koiné “medi-terranea” (“tra le terre”) un robusto antidoto alla retorica (e alla tragica prammatica) dello scontro di civiltà che va per la maggiore tra le classi dirigenti anglosassoni. Delineando così L’alternativa mediterranea (slogan-manifesto e titolo del volume che annovera, tra gli altri, contributi del teorico della decrescita Serge Latouche, di Samir Amin, Bruno Amoroso, Raja Bahlul, Ali El Kenz, Predrag Matvejevi, Gustavo Gozzi), ovvero l’approccio multiculturalista e relativistico che, derivato dalla condivisione di uno spazio appartenente “a tutti e nessuno”, rigetta l’“integralismo dei continenti”. Dunque, l’ibridazione e la contaminazione delle culture, in una parola il meticciato contro il velenoso armamentario di purezza e integrità dei fondamentalismi, il peggiore dei quali appare attualmente agli autori quello di mercato. Tra inviti a scoprire senza pregiudizi il pensiero politico islamico contemporaneo (e il suo femminismo), denunce degli atteggiamenti neocolonialistici o, al meglio, paternalistici dell’Occidente e questione palestinese, un appello braudeliano al dialogo tra le civiltà, e una prospettiva (troppo) critica nei riguardi dell’universalismo liberal- progressista e modernista à la Habermas o à la Beck. "