Thursday, April 22, 2021

il paganesimo

 

Il paganesimo, dunque, è innanzi tutto il contrario esatto del cristianesimo; ed è proprio questo a costituire la sua forza inquietante, forse la sua stessa eternità. Almeno da tre punti di vista esso si distingue radicalmente, pur nelle sue differenti manifestazioni, dal cristianesimo nelle sue diverse versioni. Il paganesimo non è mai dualista e non oppone ne lo spirito al corpo ne la fede alla conoscenza. Esso non istituisce la morale come principio esterno rispetto ai rapporti di forza e di senso che traducono gli accidenti della vita individuale e sociale. Esso postula una continuità tra ordine biologico e ordine sociale che da un lato relativizza l'opposizione della vita individuale alla collettività nella quale essa si inscrive, mentre dall'altro tende a fare di ogni problema individuale o sociale un problema di lettura: esso postula che ogni evento costituisca un segno e che ogni segno abbia un senso. La salvezza, la trascendenza e il mistero gli sono essenzialmente estranei. Di conseguenza il paganesimo accoglie la novità con interesse e spirito di tolleranza; sempre pronto ad allungare la lista degli dèi, esso contempla l'addizione, l'alternanza ma non la sintesi. Questa è certamente la ragione più profonda del suo malinteso con il proselitismo cristiano: il paganesimo non ha mai avuto, da parte sua, alcuna pratica missionaria.

 

Marc  Auge', Genio del Paganesimo, Bollati Boringhieri, 2002