Candida Moss
The Myth of Persecution: How Early Christians Invented a Story of Martyrdom
New York: HarperCollins, 2013
Il mito della persecuzione: come i primi cristiani hanno inventato una storia di martirio
In "Il mito della persecuzione", Candida Moss, una delle principali esperte di cristianesimo antico, rivela come la chiesa primitiva abbia esagerato, inventato e falsificato storie di martiri cristiani e come il pericoloso lascito di un complesso di martirio venga utilizzato oggi per silenziare il dissenso e galvanizzare una nuova generazione di guerrieri culturali.
Secondo la tradizione ecclesiastica cara e la credenza popolare, prima che l'imperatore Costantino rendesse legale il cristianesimo nel IV secolo, i primi cristiani venivano sistematicamente perseguitati da un brutale Impero Romano intenzionato alla loro distruzione. Come racconta la storia, un vasto numero di credenti veniva gettato ai leoni, torturato o bruciato vivo perché rifiutavano di rinunciare a Cristo. Questi santi, eroi ispiratori del cristianesimo, sono ancora venerati oggi.
Moss, tuttavia, mette in luce che l'"età dei martiri" è una finzione: non c'è stata nessuna lunga e sostenuta persecuzione dei cristiani da parte dei Romani per 300 anni. Invece, queste storie erano esagerazioni pie, riscritture altamente stilizzate delle tradizioni di morte nobiliari ebraiche, greche e romane, e persino falsificazioni destinate a emarginare gli eretici, ispirare i fedeli e finanziare le chiese.
La tradizionale storia della persecuzione è ancora insegnata nelle lezioni delle scuole domenicali, celebrata nei sermoni e utilizzata da leader ecclesiastici, politici e opinionisti dei media che insistono sul fatto che i cristiani sono stati, e sempre saranno, perseguitati da un mondo ostile e secolare. Sebbene la violenza contro i cristiani accada in parti selezionate del mondo oggi, la retorica della persecuzione è fuorviante e radicata in una storia inesatta della chiesa primitiva. Moss esorta i cristiani moderni ad abbandonare l'assunzione cospirativa che il mondo sia contro i cristiani e, piuttosto, ad abbracciare il conforto, l'istruzione morale e la guida spirituale che queste storie di martirio forniscono.
punti notevoli del libro.
Basato su una prodigiosa erudizione, profondamente seria. Mostra al lettore l'importanza di spazzare via i racconti fantasiosi e che usano il passato come scusa, una storia che è stata romanzata per troppo tempo, ci ricorda che gran parte di ciò che accettiamo acriticamente è leggenda pia, ma tali leggende avvelenano il linguaggio religioso e politico del nostro tempo..
Moss smantella la giustificazione che alcuni cristiani erigono per giustificare il loro conflitto con gli altri.
Toglie il velo su uno dei segreti meglio custoditi della storia occidentale: che i cristiani non furono mai oggetto di una persecuzione sostenuta.
giudizi:
“Brillante e provocatorio… Sulla base di attente letture delle tradizionali storie dei martiri e di una profonda ricerca storica, Moss dimostra in modo convincente che non esiste alcuna prova di una diffusa persecuzione dei cristiani da parte dei romani”. — —Publisher's Weekly