Thursday, June 19, 2008

Che guardoni questi neuroni specchio

La Stampa Tuttoscienze 18.6.08
Che guardoni questi neuroni specchio
Neuroscienze. Si accendono se vediamo un film porno
La prova che il desiderio sessuale è “questione di testa”
di Giulia Caterina

La visione di grazie femminili attiva la parte del cervello detta opercularis
«Questa ricerca infrange un tabù antico sull’eccitazione nei maschi»

Ancora loro, i neuroni specchio. Stavolta sono considerati come i primi responsabili dell’eccitazione di fronte ai film hard. Le cellule cerebrali diventate celebri per la capacità di attivarsi mentre osserviamo le azioni altrui, come se fossimo noi a compierle, espandono ancora il loro raggio d’azione e, adesso, a loro si attribuisce la capacità di scatenare risposte «automatiche», quasi incontrollabili, erezione compresa. È cerebrale, quindi, la scintilla che accende il desiderio sessuale, secondo la ricerca di un team dell’Université de Picardie «JulesVerne» ad Amiens, in Francia. Gli scienziati hanno misurato la risposta mentale di un gruppo di «cavie» maschili di fronte alla visione di vari tipi di filmati, tra cui un film a luci rosse, valutando i cambiamenti che avvenivano sia nel cervello (visibili grazie alla risonanza magnetica funzionale) sia nel pene. Harould Mouras e i suoi collaboratori hanno notato che «l’aumentare del volume dell’organo maschile è correlato all’attivazione di un’area, la pars opercularis, in cui si manifesta proprio l’attività dei neuroni specchio». Si è anche scoperto che «la loro attivazione precede l’eccitazione e la conseguente erezione». Vilayanur Ramachandran, direttore del «Center for Brain and Cognition» allaUniversity of California at San Diego è una delle «star» degli studi su queste cellule cerebrali, definisce il test come «coraggioso» e si è congratulato perché è la dimostrazione che i neuroni specchio contribuiscono a rompere un tabù sulla sessualità. «È perfettamente possibile che queste cellule giochino un ruolo fondamentale nell’attrazione per la pornografia», ma - aggiunge - è necessario approfondire gli esperimenti per capirne di più. «Molte strutture cerebrali sembrano essere coinvolte, non solo la pars opercularis, e al momento la risonanza magnetica funzionale non è abbastanza accurata per rivelare che cosa accade in “frame” temporali tanto brevi». E che ci vogliano altri studi lo pensa anche VittorioGallese, che fa parte del gruppo coordinato da Giacomo Rizzolatti all’Università di Parma e che negli Anni 90 scoprì l’esistenza dei neuroni specchio. «I soggetti dovevano dare una risposta premendo un bottone e c’era, quindi, una componente motoria che potrebbe aver contribuito ad attivare l’area in cui sono presenti questi neuroni - sottolinea Gallese -. In più non c’è un controllo che abbia dimostrato che quest’area, attivata durante l’osservazione di scene erotiche, sia poi la stessa che si “accende” quando si fa davvero del sesso. Mi sembra che ci sia unpo’ la corsa a mettere l’etichetta “neuroni specchio” su tutto. Sarei quindi cauto prima di affermare che sono implicati nel controllo dell’erezione». Le ricerche continuano. Di certo - sostiene lo studio di Peter Enticott della Monash University di Melbourne in Australia -, l’attività di questi neuroni ci aiuta non solo a comprendere le attività e le intenzioni altrui, ma anche le loro emozioni.