scrive un meravigliato scrittore cristiano sui Dei della terra:
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Agli antichi Mitologi non bastò l'avere assegnato tre Dee al globo terrestre, …, ed anche al tre Divinità Superiori ai principali prodotti della Terra, cioè CERERE alle biade, Bacco al vino, VULCANO alla metallurgia, ecc.; e lasciando libero il freno alla immaginazione videro Divinità da per tutto, nei monti, nei fiumi, nelle fonti, nelle selve e perfino nelle piante, come col microscopio si vedono da per tutto brulicar gl'insetti e gl'infusorii. Sappiamo poi dagli scrittori ecclesiastici dei primi secoli del Cristianesimo ( i quali studiavano con gran premura ed attenzione la Mitologia per dimostrare le assurdità della religione degl'Idolatri), molte particolarità che non si trovano altrove, perchè le trassero da quei libri dei Pagani, che posteriormente furon perduti o distrutti nelle successive invasioni dei Barbari.
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per rendere ridicole certe affermazioni dell’autore è sufficiente ricordare le guerre di religione, anche sulla trinità del dio cristiano.
sulla capacità dei cristiani di comprendere le divinità pagane basta ricordare l’esaltazione dell’ignoranza, ignoranza necessaria per accedere al loro regno dei cieli.
sulla distruzione dei testi pagani sulla mitologia bisogna intendere che quando scrive di barbari si deve leggere cristiani.