IL MESSAGGERO 31 marzo 2008 -
Si torna a scavare per scoprire segreto Stonehenge
LONDRA (31 marzo) - Dopo oltre quarant'anni, si torna a scavare a Stonehenge: gli archeologi sperano di capire qualcosa di più su quel maestoso ed enigmatico monumento megalitico circolare costruito a tappe tra il 3000 e il 1660 avanti Cristo nelle campagne dell'Inghilterra meridionale vicino alla città di Salisbury.
Gli scavi, cominciati oggi, dureranno due settimane e si concentreranno sui monoliti bluastri che componevano il «doppio cerchio di pietre blu», il più interno dei tre cerchi. A giudizio di Simon Thurley, capo di English Heritage, l'ente per la tutela del patrimonio che ha in cura il monumento megalitico, quelle pietre (di colore bluastro perché a base di una roccia basaltica chiamata dolerite) «sono la chiave per capire lo scopo e il significato di Stonehenge». Finora mai chiarito. Le teorie più accreditate lo vogliono un tempio, un osservatorio astronomico (le pietre sono orientate in funzione del sorgere e tramontare del sole), un centro ospedaliero o un cimitero segreto.
Le ultime ricerche furono effettuate 44 anni fa. I lavori iniziati oggi prevedono di scavare una fossa (larga 3,5 metri e profonda 1,5) nella zona al centro del monumento e di andare alla ricerca di frammenti dei pilastri originali di dolerite. I due archeologi incaricati dei lavori, Timothy Darvill e Geoffrey Wainwwright, si dicono convinti che la nuova campagna di scavi porterà risposte alle «eterne questioni» sul quando e perché Stonehenge fu eretto. A quanto si sa, ottanta pietre blu del «cerchio doppio» provengono dal Galles (per l'esattezza dalle colline Precelli del North Pembrokeshire) e furono collacate nel sito attuale dopo un tragitto di circa 250 chilometri.
Si torna a scavare per scoprire segreto Stonehenge
LONDRA (31 marzo) - Dopo oltre quarant'anni, si torna a scavare a Stonehenge: gli archeologi sperano di capire qualcosa di più su quel maestoso ed enigmatico monumento megalitico circolare costruito a tappe tra il 3000 e il 1660 avanti Cristo nelle campagne dell'Inghilterra meridionale vicino alla città di Salisbury.
Gli scavi, cominciati oggi, dureranno due settimane e si concentreranno sui monoliti bluastri che componevano il «doppio cerchio di pietre blu», il più interno dei tre cerchi. A giudizio di Simon Thurley, capo di English Heritage, l'ente per la tutela del patrimonio che ha in cura il monumento megalitico, quelle pietre (di colore bluastro perché a base di una roccia basaltica chiamata dolerite) «sono la chiave per capire lo scopo e il significato di Stonehenge». Finora mai chiarito. Le teorie più accreditate lo vogliono un tempio, un osservatorio astronomico (le pietre sono orientate in funzione del sorgere e tramontare del sole), un centro ospedaliero o un cimitero segreto.
Le ultime ricerche furono effettuate 44 anni fa. I lavori iniziati oggi prevedono di scavare una fossa (larga 3,5 metri e profonda 1,5) nella zona al centro del monumento e di andare alla ricerca di frammenti dei pilastri originali di dolerite. I due archeologi incaricati dei lavori, Timothy Darvill e Geoffrey Wainwwright, si dicono convinti che la nuova campagna di scavi porterà risposte alle «eterne questioni» sul quando e perché Stonehenge fu eretto. A quanto si sa, ottanta pietre blu del «cerchio doppio» provengono dal Galles (per l'esattezza dalle colline Precelli del North Pembrokeshire) e furono collacate nel sito attuale dopo un tragitto di circa 250 chilometri.