"Vi si può scoprire che la storia narrata nel Vangelo era già stata "scritta prima", dall'inizio alla fine. La storia della divina Annunciazione, dell'Immacolata Concezione (o Incarnazione), della Natività e dell'Adorazione del Messia bambino, erano già state scolpite in geroglifici e raffigurate in quattro scene consecutive sui muri interni del Tempio di Luxor, fatto costruire da Amenhept III, faraone della diciottesima dinastia (1700-1600 a.C.). Nell'immagine, la regina Mut-Em-Ua, madre di Amenhept, suo futuro figlio, impersona la vergine madre che ebbe gravidanza priva di congiunzione carnale, la madre come barca del sole, la madre dell'Uno e Solo... Nella prima scena sulla sinistra si vede il dio Taht (Thoth), il Mercurio lunare, la divina Parola o Logos, nell'atto di salutare la vergine regina, annunciandole che darà alla luce un figlio. Nella scena successiva, il dio Kneph (unitamente a Hathor) infonde la vita dentro di lei. E' lo Spirito Santo che provoca la concezione; Kneph, in questo caso. La gravidanza e la concezione sono rese evidenti dalle forme più rotonde del ventre della vergine. Si vede poi la madre seduta sulla sedia della levatrice e il bambino sollevato dalle mani di una delle ancelle. La quarta scena è quella dell'Adorazione. Qui il bambino è seduto sul trono e riceve omaggi dagli dèi e doni dagli uomini. Dietro il dio Kneph, a destra, ci sono tre uomini inginocchiati, che offrono doni con la mano destra e la vita con la sinistra. Il bambino così annunciato, incarnato, nato e adorato è la rappresentazione faraonica di Aten il Sole, Adon in Siria, Adonai in ebraico, il Cristo-bambino (Krst) del culto di Aten, la miracolosa concezione della vergine madre personificata da Mut-Em-Ua.
da: Gerald Massey, The Historical Jesus and the Mythical Christ