Wednesday, October 10, 2007

Vita, eccessi e portenti di Aleister Crowley

salve,
a parte il risalto data agli aspetti più spettacolari
del personaggio Crowley, e che maggiormente colpivano
la triste morale del suo tempo, l'articolo è
intressante e può essere un invito di lettura per chi
ha la sfortuna di non conoscere Aleister Crowley.
In questo periodo così oscenamente pieno di tristi
figuri genarati dalla follia del monoteismo, si sente
sempre più il desiderio, e la necessità, del coraggio,
della forza e della pro-vocazione insita in tutte le
opere di Aleister Crowley.
Francesco Scanagatta
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Vita, eccessi e portenti di Aleister Crowley
di Fabrizio Legger - 21/09/2007
da: Rinascita.info

"Aleister Crowley. La Bestia 666" (pagine 601, Euro
39,50) è il titolo di questo affascinante libro di
John Symonds, interamente dedicato al più grande mago
del Novecento. Aleister Crowley, nato nel 1875 e morto
nel 1947, è stato l'occultista, il medium e
l'esoterista che ha fuso in sé le scienze occulte di
Oriente e d'Occidente, rendendo praticabili le grandi
magie tradizionali e mettendole alla portata della
sensibilità dell'uomo contemporaneo. Crowley fu
affascinato dal satanismo e dai riti legati ai culti
diabolici, ma fu anche uno studioso appassionato di
antica magia egizia, degli oracoli caldaici, della
negromanzia mesopotamica e iranica, dei rituali vedici
della magia induista. Questo corposo volume,
affascinante come un romanzo, racconta l'avventurosa
vita di Crowley, una vita trascorsa tra viaggi esotici
(in Egitto e nei Carabi), studi approfonditi di magia,
eccessi orgiastici e sessuali di ogni genere,
perversioni erotiche e sublimazioni mistiche. La sua
appartenenza al mondo della magia è caratterizzata
dalla creazione della dottrina esoterica di Thelema,
in cui fuse le tradizioni magiche e negromantiche
occidentali raccolte dalla Golden Down e quelle
dell'Oriente raccolte dall'Ordo Templi Orientis,
aggiungendovi poi contributi personali ed esplorazioni
individuali riguardanti la metafisica del sesso, la
magia erotica, l'esperienza misterica conseguente
all'uso di sostanze psicogene, i viaggi spirituali
conseguiti attraverso l'utilizzo del corpo astrale.
Crowley si fece chiamare La Bestia, fu affascinato dal
mito dell'Anticristo e si abbandonò ad eccessi
orgiastici e di perversione sessuale che lo resero
celebre in tutto il mondo, ma fu anche un poeta e uno
scrittore sensibile e di notevole valore letterario.
Fu, sostanzialmente, un personaggio molto
contraddittorio, con tanti lati oscuri, criticato e
criticabile, ma fu anche un grande mistico, un
intellettuale esoterico intelligente e dotato di una
cultura mostruosa, un poeta raffinato capace di
scrivere versi pieni di fascino. Insomma, un po'
angelo e un po' demone: un uomo complesso e tormentato
che univa nella sua anima luce e tenebre, materialismo
grezzo e volgare ed elevata spiritualità, perversione
e misticismo, creatore di un insegnamento magico
coerente, poeticamente suggestivo. La sua stessa vita
avventurosa, mistica e depravata fu assai simile ad
una bizzarra opera d'arte, e questo libro ce la
racconta in maniera esemplare.