"Heinrich Institor (Krämer), Jakob Sprenger
Il martello delle streghe. La sessualità femminile nel 'transfert' degli inquisitori"
Il martello delle streghe" class="bordox4" align="left" hspace="10" width="98">
Anno pubblicazione: 2003
Notazioni |
Scrive Armando Verdiglione nell'Introduzione: "'Noi, inquisitori della Germania': Heinrich Institor (krämer) e Jakob Sprenger parlano in nome di un gruppo professionale, nell'interesse dei pontefici e dei Prìncipi. Domenicani (Domini canes), sono particolarmente dediti, qui, alla conservazione tanto dei vecchi codici quanto delle vecchie gerarchie, sul modello della predicazione e spinti dalla fretta delle campagne d'inquisizione. Ne risente, fra l'altro, l'aspetto letterario del Malleus, dichiaratamente pre-umanistico. I predicatori domenicani privilegiano - non a caso in ciò che vuole essere il discorso dell'inquisizione - la classe dominante. Vi si connette la menzione ricorrente di palazzi, castelli, tribunali, burocrazie di una vasta amministrazione. A questo proposito Reginald Scot scriverà: 'Riteniamo stregati coloro che diventano rapidamente ricchi'. Accanto all'elenco di massacri che contornano le 'cartelle cliniche' della seconda parte del Malleus, viene precisato che a un nobile o a un ricco possono essere rivelati i nomi dei testimoni perché 'ha beni temporali in abbondanza', mentre nel caso di un povero questo è 'pericoloso' perché ha 'complici cattivi, ribelli e omicidi, che non hanno da perdere nient'altro che la propria persona'... La prima edizione del Malleus è dell'inverno 1486-1487 a Strasburgo, seguita da una seconda a Spira prima dell'aprile del 1487. Fino al 1669 seguono trentaquattro edizioni (dieci a Lione, tre a Venezia, due a Parigi, quattro a Norimberga, quattro a Francoforte, tre a Spira, due a Colonia...), giungendo a più di trentacinquemila copie...". [La presente versione, la prima in italiano del Malleus maleficarum, si è avvalsa dell'accurata edizione di Nicolaus Bassaeus (Francoforte 1588) oltre che dell'edizione Ioannes Antonius Bertanus (Venezia 1574)]. Abstract Il martello delle streghe è il testo ecclesiastico ufficiale della persecuzione contro le streghe. È scritto da due inquisitori domenicani, autorizzati dalla bolla Summis desiderantes affectibus promulgata da papa Innocenzo VIII. Costoro spiegano le ragioni dell'inquisizione, la procedura in ciascun "caso", in ciascun negotium fidei, nella ricerca del "mostro eversivo", del "complotto diabolico", nella negazione della dissidenza delle donne e per spazzare via il sesso che è per loro sempre contronatura. Offrono esempi di massacri di donne mandate al rogo, sotto il principio dell'Esodo che "non bisogna lasciare in vita neanche una strega", ritenuta rappresentante del sapere sessuale, della droga, divoratrice di bambini, operatrice di aborti. Questo testo d'inquietante attualità vuole essere, nel progetto degli autori, anche un manuale contro la droga, a vantaggio della medicina sacramentale. Ma la negazione del femminile trae in un delirio politico gli inquisitori, travolti dalla fantasmatica della sessualità femminile fino all'allucinazione, alla pornografia, al romanzo d'amore, fino a dimenticare Dio, il diavolo, la genealogia, provocati dal corpo delle "streghe". |