Scoperto uno strato preistorico sottostante, risalente all'età della pietra
Lo Swedish Pompeii Project, associato all'Università di Stoccolma e all'Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, ha lavorato per cinque stagioni in una sezione di Pompei per studiare e documentare i resti dell'antica città romana. Ma quando hanno svuotato un pozzo dalla pietra pomice che lo riempiva dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., i ricercatori hanno fatto una spettacolare scoperta: circa due metri sotto il livello del pavimento, le pareti del pozzo hanno rivelato altri strati con tracce di insediamenti preistorici. Lo strato più profondo e antico è stato datato con il C14, e risale al 3500 avanti Cristo, ovvero all'età della pietra. È ricoperto da uno strato di polvere, che probabilmente indica una precedente eruzione vulcanica, sopra il quale ci sono resti dell'era del bronzo. Il terreno è ricco di frammenti di ceramica. In altre parole, si trattava di un insediamento dell'età della pietra poi seppellito da un'eruzione del Vesuvio, proprio come l'antica Pompei.
"Ora intendiamo continuare gli studi - ha dichiarato Anne-Marie Leander Rouati, che guida il progetto - per determinare l'estensione di questo insediamento preistorico". Sarà però necessario rimuovere l'antica pavimentazione stradale per poter scavare un'area più vasta rispetto al ristretto spazio attorno al pozzo.
Fonte: "Le Scienze" del 23-04-2005