Tuesday, December 25, 2007

Il primo cane addomesticato? Morto e sepolto

Galileo :: Giornale di scienza e problemi globali » Il primo cane addomesticato? Morto e sepolto:
"Il primo cane addomesticato? Morto e sepolto"

Da quando il cane è il miglior amico dell’uomo? La risposta di un gruppo di archeologi guidati da Darcy Morey, dell’Università del Kansas di Lawrence (Usa), è che i primi cani addomesticati risalgono a 14 mila anni fa, ovvero molto più tardi rispetto alla data suggerita dai genetisti. Lo studio, pubblicato sul Journal of Archaeological Science, prende in considerazione, come indicatore dell’addomesticamento, le prime sepolture degli animali effettuate dall’essere umano.

La data è relativa alla più antica tomba scoperta, che si trova in Germania. Il cane domestico discende dal lupo (Canis lupus) e si è separato da quest’ultimo, lungo una linea evolutiva differente, tra i 15.000 e i 40.000 anni fa. La ricerca ha esaminato 50 sepolture sparse su tutti i continenti, a esclusione dell’Antartide. In alcuni casi i cani venivano sepolti in fosse comuni, in altri casi singolarmente e raramente insieme a esseri umani. La popolazione di Ashkelon, nell’attuale Israele, circa 2.200 anni fa, ad esempio, seppellì più di mille cani in un cimitero per animali domestici, disponendoli in tombe separate. In un altro sito, invece, a Rode Island gli archeologi hanno ritrovato un cane sepolto e adornato di conchiglie intorno alla testa.

I ritrovamenti rappresentano, secondo Morey, la testimonianza migliore per determinare la comparsa del cane addomesticato. Ma c’è chi non è d’accordo con questi assunti. Secondo Carles Vilà, un biologo evolutivo dell’Università di Upsala in Svezia, autore di alcune delle analisi genetiche criticate da Morey, è probabile che i cani siano stati addomesticati prima di 14.000 anni fa, ma che gli esseri umani abbiano iniziato a seppellirli successivamente. (m.z.)

---

commento:

risalgono a 14 mila anni fa, ovvero molto più tardi rispetto alla data suggerita dai genetisti,

questo è ormai un ritornello classico di tutte le nuove scoperte archeologiche, ogni volta che si approfondisce la conoscenza della storia dell'uomo la data della sua attività viene continuamente spostata indietro nel tempo. Queste scoperte non sono un problema per noi pagani, a noi piace ricordare la frase degli antichi greci che si definivano "antichi come le montagne". anche la fissazione della scienza di trovare un inizio, una data precisa in cui sarebbe comparso l'uomo deriva da una follia monoteista. L'uomo e la sua civiltà non si comprende utilizzando come metro di misura il calendario, ma conoscendo e comprendendo la cultura che riesce ad elaborare, le civiltà che riesce a costruire, il come regola ed elabora le regole di una società.
Ogni scoperta archelogica è sempre una conferma della mitologia "pagana", ed un'ulteriore smentita della panza della creazione dal nulla tanto cara ai monoteisti.
Francesco Scanagatta