Le Naiadi (nao, io scorro, gr.) eran le Ninfe dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle fonti. Abitavano nelle grotte vicine al mare o sul margine dei ruscelli o nei freschi recessi dei -boschetti. Stanno mollemente appoggiate sopra un'urna d'argento onde scaturisce l'acqua; hanno in mano conchiglie o perle, e una ghirlanda di canne incorona la sciolta chioma. Il popolo credeva che fosse lor cura l'innaffiare i fiorellini dei prati e dei boschi; e niuno osava intorbidare le fonti sapendo che eran date in custodia ad enti così leggiadri. Venivano sacrificate a queste ninfe capre ed agnelli, e fatte libazioni di vino, d'olio e di miele. Spesso si contentavano delle offerte di latte, di frutta e di fiori.
dal "Corso di Mitologia" di François Noel, Chapsal (Charles Pierre), 1861